Brindiamo in Coppa

di Luciano Pedullà

11/01/2013

Brindiamo in Coppa
Il Campionato ci riempie di tristezza con l’ennesimo ritiro di una squadra a torneo in corso, questa volta è Crema, e non si capisce come o perché le sorti avrebbero dovuto essere differenti da quando lo scorso 26 dicembre le giocatrici del team lombardo condotto da Barbieri avevano giocato l’ultima gara. Dopo di ciò il nulla: palestre vuote, giocatrici partite chi per Romania o Finlandia o per altre squadre italiane, e il tecnico a seguire le formazioni giovanili. Se anche qualche imprenditore avesse voluto salvare il salvabile, da dove avrebbe potuto ricominciare? Le notizie che colpiscono il campionato, da Modena a Crema, passando da Bologna e Giaveno, basta leggere la rassegna stampa di mercoledì, lasciano esterrefatti, quindi, cercando di svolgere al meglio un ruolo tecnico, è preferibile occuparsi di pallavolo giocata, quella che si è vista nelle palestre in Coppa Italia che, pur con qualche inconveniente, ha onorato sul campo l’impegno tecnico che ci aspettiamo ogni settimana. Dopo il turno di andata tre squadre hanno già più di un piede nelle Final Four che si svolgeranno il 16 e 17 marzo. Per Bergamo e Piacenza le possibilità di accedere al turno successivo sono molte elevate, grazie alla vittoria per tre a zero sul campo nemico e che adesso offre il vantaggio di qualificarsi anche conquistando un solo set sul proprio terreno di gioco. Bergamo ha bissato il successo ottenuto in campionato a Pesaro, questa volta grazie ad una prestazione positiva di Diouf che nella gara di campionato aveva dovuto lasciare il posto a una più efficace Brown. Solo l’ultimo parziale ha offerto maggiori emozioni al pubblico ma nei momenti importanti della partita la formazione diretta da Lavarini è sembrata più equilibrata e capace di superare le difficoltà per merito di una organizzazione di gioco più precisa e meno fallosa. Anche Piacenza può sorridere al pensiero che le basterà solo un set a casa propria per vincere in quella che sembrava la doppia gara più avvincente, ma a Torino, Chieri ha ancora mancato l’appuntamento con l’occasione e adesso le sarà più difficile ottenerlo in trasferta. Alla formazione di coach Salvagni manca la continuità di attacco che né Ravetta né Fabbris hanno offerto fin’ora, ma soprattutto un rapporto tra battuta e muro che non riesce ancora ad indirizzare la partita sui binari tattici voluti dall’allenatore bolognese. Uguale risultato potrà pensare di realizzarlo Villa Cortese ma dovrà conquistare il fatidico set in quel di Modena contro una squadra che pur in grossa difficoltà (non è dato sapere nemmeno se da febbraio riuscirà a proseguire la stagione) dovrebbe contare sul recupero di Aguero che potrebbe risultare il plus valore della formazione di Cuello. Le lombarde però appaiono in grande crescita con prove costantemente positive di Klineman e Caterina Bosetti, le due schiacciatrici sicuramente più interessanti del torneo Italiano, e difficilmente si lasceranno sfuggire l’occasione di raggiungere la terza finale nei suoi quattro anni di massima categoria. Sorpresa in Veneto dove Conegliano … espugna il proprio campo battendo tre a due le Campionesse Italiane in carica, prive di Faucette, grazie a una prova maiuscola di Nikolova ma anche alla buona tenuta della ricezione e alla splendida partita di Letizia Camera. La regista piemontese ha mandato in doppia cifra tutte le sue attaccanti dirigendo con grande autorità la squadra soprattutto nei momenti di difficoltà e in particolar modo nel quinto set. Un ottimo modo di proporre la sua candidatura in azzurro al nuovo C.T. Mencarelli con il quale ha già vinto un mondiale giovanile. Probabilmente questa giovane palleggiatrice lo meriterebbe per la sua umiltà e il temperamento. Busto si morde le mani ma ha l’occasione per ribadire la propria supremazia tecnica già da domenica anche se le prestazioni altalenanti di Kozuch iniziano a preoccupare il tecnico per i momenti clou della stagione. Dalla settimana prossima riprenderà il campionato senza Crema e speriamo senza altri stravolgimenti: la pallavolo praticante italiana non lo meriterebbe.
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