Bruninho, l'arte del palleggio

di Lorenzo Dallari

04/03/2014

Lorenzo Dallari e BruninhoLorenzo Dallari e Bruninho
Lorenzo Dallari e Bruninho
Miglior palleggiatore del mondo, figlio d'arte, simpatico. Bruninho è davvero un gran bel personaggio. Accolto come una star del calcio alla Malpensa, il regista brasiliano sta vivendo la sua seconda stagione a Modena. "Una città straordinaria, dove la pallavolo è storia e vita. Mi trovo benissimo e sono davvero felice di giocare qui". Il papà è Bernardinho, ct della Seleçao, la mamma è Vera Mossa, grande schiacciatrice dal passato pure italiano: ovviamente il dna che gli hanno trasmesso è quello del campione... "Però ho scelto io di giocare a pallavolo, e sono felice di questa scelta, anche se devo ammettere che i primi passi su un campo li ho fatti nella pancia della mamma, che oggi gestisce un negozio ed è la mia prima tifosa". Disponibile e cordiale, sempre sorridente, Bruno Mossa de Rezende è tornato in Italia per la crisi economica che attanaglia la Superliga. "Oggi il Brasile vive una situazione tutt'altro che felice, e molte risorse sono assorbite dal Mondiale di calcio: per gli altri sport ci sono pochi soldi, compresa la pallavolo che pure è molto diffusa e popolare. Io non potevo continuare a giocare senza essere pagato, pertanto ho deciso di tornare a Modena, dove la società è serissima e il pubblico straordinario: avevo offerte sia dalla Turchia che dalla Russia, ma ho preferito l'Italia per il valore del suo campionato. Spero che la situazione possa migliorare in vista dell'Olimpiade del 2016". Già, l'Olimpiade: si giocherà a Rio de Janeiro, a casa sua, e Bruno è molto motivato. "Ho vinto due argenti a Cinque Cerchi, e spero che l'amarezza possa essere compensata dalla soddisfazione più grande, l'oro a Rio. Se ricordo la sconfitta di Londra contro la Russia in finale? E come faccio a dimenticarla? Impossibile. Anche se non ho ancora trovato la forza di rivedere la partita, me la sogno spesso di notte: ancora non capisco come abbiamo fatto a perdere...". Prima dell'Olimpiade carioca c'è però l'appuntamento con il Mondiale in Polonia, dove il Brasile si presenta come tri-campione in carica. "E puntiamo al poker. Il mio sogno è quello di giocare una finale con l'Italia, che ha fatto tris prima di noi. Ovviamente dobbiamo stare attenti alla Russia, oggi davvero impressionante in quanto a fisicità, però noi e gli azzurri abbiamo tutte le carte in regola per batterli". Il tuo sogno è anche il nostro, caro Bruno. Semplicemente il numero uno, come tocco e fantasia tattica. Per chiudere il prossimo anno: ancora a Modena? "Ancora non è dato saperlo... Certo che qui sto davvero bene, e so che la società vuole allestire una squadra super. Però mi manca il mare...". E giù un bel sorriso.
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