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Busto prende la mira con la doppietta Cev
Busto prende la mira con la doppietta Cev
di Luciano Pedullà
03/04/2012
Quest’anno il campionato femminile continua a riservare emozioni, le ultime partite di campionato si sono risolte al tie break e l’esito finale della Coppa Cev è stato sancito dal Golden set e Busto ha meritatamente vinto il suo secondo Trofeo, malgrado l’assenza di Havelkova . Nonostante un’altra grande prestazione di Lo Bianco, palleggiatrice della squadra turca assolutamente non aiutata dalle sue compagne, le varesine hanno imposto in quattro set la propria supremazia che ha caratterizzato anche il suo cammino internazionale. Nel set di spareggio non c’è stata competizione in quanto il dominio della squadra italiana è stato notevole. Impressiona n questa squadra la capacità d’inserimento di Meijners che, a dispetto del fatto che abbia avuto poche opportunità d’ingresso nelle gare della stagione, è riuscita a non far rimpiangere l’assenza della capitana ceca, mentre si nota un grande calo di rendimento dell’altra giocatrice dell’est, Havlickova, che da zona due non sta offrendo un rendimento pari a quello visto in campionato. Soprattutto nella seconda gara di play off il suo apporto è mancato alla formazione diretta da Parisi e la sfida a distanza con l’opposta di Piacenza, ex di turno, ha visto la grande superiorità di Turlea che continua a essere una giocatrice importante e protagonista a distanza di dieci anni dalla vittoria del suo scudetto italiano. Le due semifinali di campionato non stanno dimostrando un grande livello tecnico con grossi e gravi errori, addirittura di palleggio o bagher nel terzo passaggio anche in situazioni fondamentali, ma offrono particolari momenti agonistici spettacolari che tengono attaccato il pubblico, televisivo e sugli spalti, anche nelle gare più lunghe. E’ stato il caso delle partite tra Bergamo e Villa Cortese, terminate ambedue per 17-15, a risultati invertiti, dopo più di due ore di gioco. La sensazione è quella che la formazione allenata da Abbondanza possieda molte più frecce al proprio arco ma che Bergamo nelle azioni clou abbia una grande reazione e una determinazione superiore che le permette di sistemare persino palloni che sembrano persi, grazie a belle difese e alla capacità di migliore gestione dei colpi d’attacco. Come già nella prima partita Diouf, opposta bergamasca, ha gestito con tranquillità e freddezza, alcune schiacciate decisive attirando, se ancora ce ne fosse stato bisogno, maggiore attenzione per un suo futuro con la maglia azzurra. Potrebbe rappresentare un tassello importante nello scacchiere della Nazionale Italiana sia per le Olimpiadi che per il dopo Londra, ed il Grand Prix potrebbe darle la possibilità di fare una grande esperienza internazionale. Mercoledì l’ultimo atto delle semifinali dovrà dire chi si sfiderà per la vittoria del tricolore 2012, gare aperte a qualunque risultato. Busto probabilmente potrebbe recuperare l’aiuto della propria capitana, ormai da quasi un mese lontana, dai campi di gioco (a parte una sporadica apparizione nella gara con il Galatasaray in terra turca), ma sembra che la partita, come anche quella di Villa Cortese, potrebbe essere determinata da poche e particolari alchimie tecnico e tattiche, scelte di muro, piuttosto che di battuta, attenzione in difesa contro varianti di attacco. Il ruolo di Libero potrebbe essere determinante come quello delle palleggiatrici che avranno il compito di dirigere chi la difesa, chi l’attacco delle proprie compagini. Il confronto tra la scuola americana da una parte, con Berg e Lloyd in regia e Davis in seconda linea e quella italiana affidata a Leonardi, Merlo e Puerari per le azioni di contrattacco e Serena e Dall’Igna per quelle di side out ha il suo fascino e prelude anche a quello che l’estate a cinque cerchi potrebbe regalarci. Quattro anni fa gli States ci portarono via il sogno del podio quest’anno c’è da credere che potrebbero essere invertite le parti. Ce lo auguriamo.
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