Busto rimane favorita Pesaro resta … Serena

di Luciano Pedullà

29/09/2012

Serena Ortolani in attaccoSerena Ortolani in attacco
Serena Ortolani in attacco
La chiusura dell’Olimpiade ai primi di Agosto, unita alla mancata disputa della qualificazione Europea per il Grand Prix 2013, hanno lasciato gli appassionati della pallavolo rosa orfani di emozioni e di interessi. La Lega femminile aveva previsto la ripresa dell’attività all’inizio di settembre con la disputa dei gironi di qualificazione della Coppa Italia di A1 dimenticandosi che per quella data le attività internazionali fuori dall’Europa potevano essere previste e che i nulla osta delle giocatrici extra comunitarie non sarebbero stati concessi dalla Fivb per l’inizio della stagione 2012-13. In questo modo abbiamo potuto assistere al pre campionato più lungo di questi ultimi anni con squadre al completo che hanno dato vita a gare amichevoli interessanti e che portano con sé alcune indicazioni importanti per il torneo che sta per iniziare. Molti cambiamenti, influenzati dalla capacità d’investimento maggiore che Azerbaijan, Russia e Turchia possono permettersi. E’ una situazione che si ripercuote anche negli altri sport, e fa specie piuttosto come il mondo del calcio sia stato capace, forte di questa situazione, a far crescere i propri talenti maggiori, magari anche facendogli trovare spazio all’estero. La crescita per Verratti in Francia o di Insigne al Napoli è garantita per due giovani che hanno appena superato la soglia dei vent’anni. Merito anche di allenatori come Zeman che la scorsa stagione ha puntato alla crescita della sua squadra in serie B con una formazione giovane, con gli altri anche il ventiduenne Immobile sta giocando in serie A, ma che alla fine ha ottenuto la promozione! Insomma c’è riuscito il calcio che ha un trend economico molto più importante di quello della pallavolo femminile, mentre ancora nel volley di seconda lega ci ritroviamo ogni anno con squadre di età media moto elevata, straniere poco qualificate, a volte anche meno di italiane messe in panchina, giocatrici riciclate dopo periodi di inattività e poco spazio per giovani talenti emergenti. Dispiace non vedere giocare stabilmente in formazioni di A2 atlete come Perinelli e Maruotti e destinate alla serie B altre come Zardo e Fiesoli. Nella pallavolo italiana sembra che il talento rappresenti maggiormente un problema piuttosto che un investimento e se adesso Busto rimane favorita a vincere il suo secondo campionato grazie all’inserimento di Kozuch al posto di una delle più grandi protagoniste della scorsa stagione, la ceca Havlickova, in pochi forse ricordano il percorso affrontato da questa speranza della pallavolo tedesca. Nel 2004 lei e Ortolani si affrontavano nei Campionati continentali giovanili e la schiacciatrice italiana riusciva a essere costantemente la protagonista principale dei successi azzurri contro le teutoniche. Da allora la perizia di Giovanni Guidetti, la pazienza dell’ambiente e la programmazione della nazionale hanno consentito a Kozuch di essere apprezzata come uno degli opposti di maggiore interesse internazionale. A poco, invece è valso a Ortolani l’essere risultata la migliore giocatrice in Coppa Campioni e la top scorer al Grand Prix: per lei l’ambiente parla di eterna incompiuta…! Serena resterà anche quest’anno a Pesaro con il desiderio di trascinare la propria squadra a diventare la sorpresa di questa stagione, dopo un’estate difficile e travagliata nella quale però la società marchigiana ha dimostrato ancora una volta grande dignità e serietà! Aspettative differenti hanno segnato il percorso di due giocatrici che hanno grandi numeri per diventare le protagoniste del prossimo quadriennio. Intanto mancano ancora due settimane all’inizio della contesa che vedrà l’anteprima dell’ennesima sfida tra Busto e Villa Cortese per la conquista della Supercoppa 2013, poi il campionato dirà come il solito chi questa estate ha raccontato la verità: quali saranno le protagoniste nel bene e nel male…?
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