Ci risiamo, purtroppo. Questo maledetto covid continua a condizionare la nostra esistenza, continua a tormentarci, continua a spezzare i nostri sogni e a limitare la nostra libertà. Combattere un nemico invisibile è quasi impossibile, e malauguratamente ce ne stiamo rendendo conto di nuovo. Ovviamente ne risente in maniera diretta anche lo sport, la nostra grande passione e per molti una ragione di vita oltre che l’unica fonte di guadagno. NIENTE PUBBLICO. L’ultimo Dpcm valido fino al 24 novembre prevede significative restrizioni. “Niente più film e concerti, interdetti anche gli stadi. Non si potrà più andare al cinema o a teatro, nemmeno con il tetto dei 200 posti occupati applicato finora. Vengono sospesi anche i concerti e tutti gli spettacoli, al chiuso e all’aperto. Ribadito lo stop all’attività in discoteche e sale da ballo, che peraltro è in vigore da metà agosto. Altra novità importante riguarda gli stadi e i palazzetti, che torneranno a essere senza pubblico, mentre finora potevano ospitare un massimo di mille tifosi. Restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive, nonché le sedute di allenamento, degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse”. Insomma, i campionati di pallavolo continuano ma si torna a giocare senza pubblico, con danni significativi per lo spettacolo e per le casse societarie, oltre che per il morale dei giocatori e dei tifosi. AIUTI GOVERNATIVI. Adesso lo sport spera di ottenere un importante contributo dal Governo per cercare di fronteggiare la crisi e i mancati incassi. Con la speranza che non arrivino due noccioline e tre banane, ma soldi importanti per tenere in piedi lo sport che come ha scritto in una nota il Comitato 4.0 “E’ un settore produttivo a tutti gli effetti e, come tale, necessita di interventi di ristoro. Con il primo decreto cura Italia lo sport è stato equiparato a una industria produttiva, dobbiamo continuare in questo solco. ll comparto viene alimentato dagli sforzi economici di migliaia di imprenditori, che ora sono in grande difficoltà e che vanno sostenuti. Abbiamo bisogno di misure di liquidità agevolata, il rinvio delle scadenze fiscali e aiuti a fondo perduto”. Mi pare tutto corretto anche perché “Fermare lo sport vuol dire rendere l’Italia più povera dal punto di vista sociale, dato il ruolo che lo sport esercita sul territorio in termini di inclusione, di contrasto alla criminalità, di educazione”. Sottoscrivo in pieno nella convinzione che credo non servano ulteriori commenti. CLASSIFICA SPEZZATA. Intanto la SuperLega ha archiviato la settima giornata spaccando ulteriormente il gruppo. Il duo di testa è infatti in fuga, per dirla con un termine ciclistico in onore del Giro d’Italia appena concluso: Perugia è l’unica a punteggio pieno con 21 punti dopo aver battuto Ravenna per 3-0 (con 23 punti del solito Leon) e Civitanova insegne la capolista con una sola lunghezza di ritardo dopo aver piegato per 3-0 Milano (con 15 dell’eterno Juantorena). L’Allianz è rimasta terza ferma a quota 14, mentre Modena si è portata a quota 12 andando a vincere 3-1 a Padova con 22 punti di Vettori e 15 di Petric. I veneti sono in fondo alla classifica con solo 4 punti insieme a Cisterna, che ha fatto questo piccolo bottino da quando è arrivato in panchina Boban Kovac: domenica ha strappato un punto in quel di Verona arrendendosi solo 15-11 al tie break (Jaeschke mvp con 21 punti per gli scaligeri, Randazzo 20 per i laziali). Sono serviti cinque set anche a Monza per aver ragione di una Trento che sta decisamente faticando a ingranare: Massimo Eccheli, sostituto di Fabio Soli, ha esordito con il sorriso alla guida dei brianzoli spuntandola 15-13 al tie break grazie ai 23 punti di Lagumdzija e all’ottima prestazione dell’mvp Marko Sedlacek. Sabato successo a Vibo per Piacenza, che non potendo ancora schierare Baranowicz in regia si è affidata di nuovo al cubano Hierrezuelo e ha trovato 30 punti dal devastante opposto tedesco Grozer. Nel prossimo week end tengono banco la sfida di sabato tra Milano e Perugia e la classica di domenica tra Modena e Civitanova. Un vero peccato che venga giocata senza pubblico al Palapanini. TORNEO A SINGHIOZZO. Il covid sta purtroppo condizionando il massimo campionato femminile, costretto a rinviare la partita tra Busto e Firenze e quella tra Trento e Cuneo. Un bel caos, con l’obbligo di trovare date utili per recuperare questi incontri. Intanto Conegliano si conferma armata pressochè imbattibile continuando a dominare il campionato: è primissima con 18 punti dopo l’affermazione per 3-0 su Monza(con 17 punti di Paola Egonu). Scandicci domenica ha perso terreno e ora ha quattro lunghezze di ritardo complice il passo falso casalingo con Novara, passata in Toscana 18-16 al tie break dopo essersi trovata avanti 2-0: decisivi i 22 punti di Caterina Bosetti e i 21 di Britt Herbots, capaci di vanificare i 33 della polacca Stysiak (miglior realizzatrice del campionato con 161 punti, ben 49 in più della Piani, seconda in graduatoria). In coda da segnalare la vittoria per 3-1 di Bergamo su Perugia: adesso le orobiche sono a quota 4 e hanno superato le umbre, rimaste ferme a 3. Ultima in solitaria è Brescia con un sol punticino. La serie A1 è più che spaccata in due. BASTA SPORT. Nella bozza dell’ultimo Dpcm si dispone anche “la sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina”. E questo è un problema davvero serio, che va a mettere forse definitivamente in ginocchio un numero ad oggi imprevedibile delle 96.000 società dilettantistiche che operano in Italia dando lavoro a un milione di addetti. Un disastro autentico, non c’è che dire, anche per le migliaia società di pallavolo che operano anche con i giovani. Scusate, ma pensare prima a una soluzione meno drastica se gli specialisti del Cts temevano una pandemia di ritorno? CAMPIONATI RINVIATI. La Fipav, basandosi sul Dpcm del 18 ottobre, aveva deciso prima del nuovo decreto firmato dal Premier Conte di posticipare la partenza della Serie B. E’ stato comunicato che le prime due giornate sono rinviate d’ufficio a data da destinarsi e che il campionato partirà dalla terza giornata prevista nel week end del 21 e 22 novembre. Cosa cambierà adesso? Un ben caos, non c’è che dire? E il dubbio sorge spontaneo: come faranno a sopravvivere queste società? Dove troveranno le risorse? LA NUOVA CHAMPIONS. La CEV intanto ha accettato favorevolmente la proposta della Lega Pallavolo Serie A e dei suoi club di giocare la Champions League con un sistema di bolle: mi pare una soluzione intelligente, visto che questa organizzazione consentirà di contenere i contagi, i viaggi e i costi, facendo giocare le squadre in un numero più limitato di date. In questo modo si liberano anche date per i recuperi di campionato delle varie Leghe europee. Quarti, Semifinali e Super Finals di Berlino restano invece invariati nel nuovo planning. Almeno una bella notizia per il nostro movimento. Buona pallavolo e buona vita a tutti!