Caos calmo

di Luciano Pedullà

21/10/2011

Caos calmo
Tra Sabato e Domenica si disputerà la terza giornata del Campionato Italiano femminile, torneo che, quest’anno ha grande difficoltà a decollare nell’interesse. Le partite infatti sono state anticipate a sabato sera, tranne la gara tra Parma e Pavia, per dare modo alle giocatrici impegnate nella World Cup di rispondere alle convocazioni delle rappresentative, senza danneggiare di fatto la propria compagine. Le giocatrice della Nazionale Italiana sono state convocate per la giornata del 23, probabilmente lasciandole un periodo per il riposo, partendo il 26 per il Giappone dove la squadra di Barbolini affronterà un’amichevole per prepararsi alla manifestazione, che garantirà tre pass per le Olimpiadi di Londra. Intanto, però, la quarta giornata prevista per il 30 di ottobre non ha ancora subito alcuna variazione ma si presume, guardando gli organici delle squadre di A1, che qualche decisione e comunicazione in merito allo spostamento di quelle gare dovrà avvenire quanto prima. Un torneo partito con i peggiori presupposti, perdendo l’occasione di ristrutturare situazioni che avrebbero garantito, oltre a meno querelle, la possibilità di affrontare la partecipazione della Nazionale alla manifestazione in Giappone con maggiore disinvoltura. Un campionato a dieci squadre in A1 e con due giorni da otto in A2 permetterebbe una programmazione migliore e un’attenzione, da parte di media e televisioni al torno cadetto che in questo momento soffre di solitudine e disorganizzazione. Non basta, infatti il caso, non ancora a conclusione di Forlì, nonostante il verdetto del Consiglio di Stato, a destabilizzare la situazione di questo movimento dove si verificano spesso casi di cattiva organizzazione, con giocatrici che non hanno ancora percepito quanto dovuto la scorsa stagione da squadre regolarmente iscritte alla A2, atlete infortunate che non sono state seguite nelle valutazioni diagnostiche e, ovviamente tantomeno, in quelle di riabilitazione lasciata alla iniziativa individuale nel recupero della condizione di gioco dopo patologie causate dall’attività con le squadre di appartenenza. E’ una circostanza che non fa pari con la professionalità che spesso, invece, vediamo profusa dalle ragazze in campo e in allenamento. Se a questo aggiungiamo che la quasi totalità dei contratti delle giocatrici prevede ad atlete che dovessero rimanere incinta nel corso della stagione la sospensione del rapporto operativo, ci si accorge che ancora manca una struttura che garantisca diritti elementari tipici del mondo del lavoro. Non si tratta di fare il sindacalista, anche se alcune volte sarebbe opportuno una migliore salvaguardia della categoria degli addetti al mondo della pallavolo, quanto invece cercare di far fronte a problematiche che, se risolte, potrebbero garantire una più corretta visibilità ad un movimento che è spesso sulle cronache per quello che succede fuori dal campo. Il Campionato comunque continua: sabato lo scontro più interessante potrebbe essere quello tra Pesaro e Busto, affrontato in casa delle marchigiane, dove ad una risposta al momento positivo delle varesine ci dovrà essere quella della squadra di Tofoli, dopo un esordio a Modena non all’altezza del blasone della società. Ci si attende una buona prestazione dalla copia Ferretti – Ortolani, che concederebbe a quest’ultima la possibilità di presentarsi rinfrancata alla corte di Barbolini, pronta per conquistarsi il ruolo di opposto in maglia azzurra. La sfida che verificherà le condizioni, e in parte anche le ambizioni, di altre due contendenti sarà quella tra Modena e Urbino due formazioni trasformate rispetto alla passata stagione ma che si propongono con aspettative molto alte. Le rimanenti gare non dovrebbero riservare molto sorprese rispetto ai favori per le squadre di casa, sperando che garantiscano invece spettacolo interessante ed emozionante.
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