Carolina Costagrande, campionessa di volley e di umiltà

di Lorenzo Dallari

17/03/2012

Lorenzo Dallari e Carolina Costagrande nella reception di SkyLorenzo Dallari e Carolina Costagrande nella reception di Sky
Lorenzo Dallari e Carolina Costagrande nella reception di Sky
"Sono sicura che a Londra saliremo sul podio: abbiamo una grande squadra e ci toglieremo un bellissima soddisfazione all'Olimpiade". E' decisamente ottimista Carolina Costagrande, che ritrovo con grande piacere dopo un po' di tempo, sorridente e serena. Ci incontriamo a Sky Sport, dove è venuta ospite di "Obiettivo Londra": la trovo in gran forma, comprensibilmente superfelice per il recente, ennesimo successo della sua carriera. Ha vinto il campionato cinese, nella squadra allenata da Jenny lang Ping. "Davvero un personaggio super: ottimo tecnico e grande persona. Ha fatto di futto per metterci nelle migliori condizioni per vivere questa esperienza a dir poco particolare: in Cina sono stata davvero benissimo, decisamente molto meglio che in Russia". Ma come è il volley cinese? "Difendono tutte in maniera incredibile, fa parte della loro cultura. Il gioco è divertente, il campionato decisamente corto: dura solo 3 mesi. Due gironi da 5 squadre, le migliori 2 si qualificano per le semifinali dei play off: in tutto abbiamo giocato 22 partite, e così ho potuto riservare un po' di energie per l'Olimpiade". Capito bene? In tutta la Cina, oltre 1 miliardo di persone (!), solo 10 squadre di vertice. In Italia ce ne sono 11 (dovrebbero essere 12 in verità) e qualcuno ne ipotizza 14... "Ho visto che il campionato italiano è un po' calato di livello, ma è inevitabile se consideriamo quante giocatrici sono andate all'estero. Non cosa sinceramente cosa potrà succedere in futuro qui". Grandissima campionessa, dopo un Europeo sottotono (nel quale è stata utilizzata da opposto), schierata da schicciatrice ha trascinato l'Italia al trionfo in Coppa del Mondo meritandosi il premio di miglior giocatrice. "Non ho mai fatto mistero di sognare la maglia della nazionale azzurra, e sono felicissima di averlo realizzato: ho trovato un gruppo eccezionale e il risultato che abbiamo centrato in Giappone non è certo casuale". E a Londra cosa succederà? "Sono certa che abbiamo una grande squadra e che saremo protagoniste. Una medaglia è e deve essere il nostro obiettivo".
Quando va ospite a Sky Sport 24 le chiedono della Piccinini: convocazione sì o no? "Non spetta a me decidere, dovete chiedere a Massimo Barbolini. Francesca è stata male poco prima della Coppa del Mondo e sono contenta che adesso stia meglio: è tornata a giocare su ottimi livelli. Però io non faccio il ct dell'Italia...". E del futuro di Barbolini cosa pensi, visto che pare certo che il prossimo anno andrà in Turchia, al Galatasaray? "Rispondo che non sono il presidente della Federazione Italiana, e pertanto non decido io: però un allenatore deve allenarsi esattamente come fanno i giocatori: non non ci fermiamo certo tra un'estate e l'altra in nazionale. Giochiamo tantissimo nei club per stare in forma. E a questo proposito deve ammettere che c'è una bella differenza tra la Cina e l'Italia, dopo ero sempre in campo tra campionato, Coppa Italia e Coppe Europee...". Grande Carolina, una straordinario esempio per tutti, di umiltà, di temperamento e di classe. Il terminale offensivo cui si affiderà l'Italia nella Rassegna a Cinque Cerchi, il collante di un gruppo che ha tutto, ma davvero tutto, per stupire ancora.
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