Champions e Lube: "E' un'altra finale"

di Adelio Pistelli

05/11/2013

Champions e Lube: "E' un'altra finale"
Prima il Kazan, adesso il Novosibirsk: per Macerata è sempre e comunque Champions League ad alta tensione. “Praticamente una finale dietro l’altra” prova a scherzarci su l’ambiente Lube che, del resto, arriva a questa seconda sfida europea con il morale a mille. Prima nel suo girone, in testa al suo campionato, ha voglia di continuare a sorridere con la consapevolezza, però, che la sfida ai campioni d’Europa sarà piena zeppa di rischi. Le parole del capitano Ivan Zaytsev: "Siamo di fronte ad un altro super match. Se quella di qualche settimana fa col Kazan rappresentava per noi un banco di prova importante per sbloccarci definitivamente dopo il brutto avvio in Supercoppa, questa con i campioni d'Europa a mio giudizio è infatti la partita in cui Macerata può ottenere la conferma di quanto di buono è riuscita a fare nelle cinque ultime partite giocate tra campionato e Champions League. Gara decisiva per la qualificazione ai Playoffs? Aritmeticamente no, visto che successivamente ci saranno altre tre partite da giocare. Ma è Innegabile che nel nostro girone di ferro, in cui alla fine peserà anche il singolo set vinto o perso. E trovandoci attualmente a punteggio pieno in classifica, senza set persi, dico allora che quella di domani deve essere assolutamente una sfida decisiva nella nostra testa, ovvero un match da giocare come se fosse una finale”. “Stiamo bene fisicamente e mentalmente – aggiunge il suo tecnico Giuliani -. Adesso sta a noi gestire palla su palla per archiviare al meglio anche questa delicatissima sfida”

CHI E’ IL NOVOSIBIRSK – Solo dodici mesi fa era considerata una realtà emergente del movimento russo. Adesso è una delle corazzate più temibili della competizione. E’ campione d’Europa in carica. La squadra, sconfitta un mese fa in Brasile dal Sada Cruzeiro nella finalissima del mondiale per club, è allenata da Andrei Voronkov , ‘pilota’ anche della Nazionale russa con la quale ha vinto l’ultima World League ed il recentissimo Europeo. Voronkov ha voluto con se il quarantenne bolognese Claudio Rifelli. “Da quattro anni sono in Russia e proprio durante l’ultima Champions – racconta – è maturata e concretizzata una grande amicizia professionale con Andrei. Il lavoro paga, l’ho sempre sostenuto e questo lavoro è la mia vita”. Giovanili a Treviso (“erano gli anni degli arrivi di Tofoli, di Gardini: che ricordi”) poi due panchine in Sicilia, quindi un’esperienza a Brescia prima di volare in Brasile e diventare uno dei principali assistenti di Bernardinho. E poi, la Russia. “Dove sto benone. Gratificato da una esperienza bellissima. Sì, avrei veramente tanta voglia di formare anche una famiglia ma la vita che faccio non me lo permette. E, non mi sembra giusto soprattutto per chi avrei vicino. Io la penso così. Ma, chissà, un giorno…”.
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