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Champions … Italia
Champions … Italia
di Luciano Pedullà
01/03/2017
Scandicci, Novara, Modena e Conegliano sono queste le quattro regine che si affronteranno per la conquista del secondo trofeo della stagione: la
Coppa Italia 2017
. Formazioni che potrebbero figurare anche in qualunque manifestazione europea tant’è che le venete e le emiliane già lo stanno facendo con obbiettivo Final Four di Champions. Sono squadre differenti nella forma, alcune più ispirate ai fondamentali di seconda linea, Modena, altre con potenza incredibile in attacco, Novara, ma tutte accomunate da un sistema che prevede nella copia di schiacciatrici una ricevitrice di eccellenza e una seconda più votata all’attacco. Conegliano è la formazione con i maggiori favori del pronostico, vuoi perché sono le Campionesse d’Italia in carica o per il fatti che conduce il campionato con un vantaggio che pare incolmabile entro il termine della regular season. Ha rivoluzionato la squadra dalla scorsa stagione e lo ha fatto altrettanto nel corso della stagione cambiando il proprio opposto da
Tomsia
, a
Fawcett
per arrivare alla soluzione
Ortolani
che, però, alla bisogna viene impiegata anche per qualche ricezione. Gioco interessante e spumeggiante fatto di attacchi dalla seconda linea, anche spostati rispetto alle previste pipe, ben organizzate da
Skorupa
che ha spiccate caratteristiche di gioco con le centrali. Aveva ottimamente utilizzato
Garzaro
e
Crisanti
nella sua prima stagione a Urbino, si è ripetuta con
Stevanovic
e
Gibbemeyer
a Casalmaggiore e quest’anno ha vita facile trovandosi a memoria con
De Kruijf
e
Follie
tra le più forti copie di centrali della stagione. Persa
Bricio
, la giocatrice più interessante da inizio campionato,
Mazzanti
ha trovato in
Robinson
l’elemento di equilibrio che gli permette di dare alla sua squadra un assetto che prevede
Fawcett
in zona quattro, ruolo occupato solamente lo scorso anno dall’atleta americana; il libero
De Gennaro
garantisce ricezione e difese di alto livello. Dovrà vedersela con Novara che è una formazione capace di ogni risultato grazie alle condizioni di forma di
Barun
che da quando è tornata in Italia ha giocato sempre in crescendo per colpi, punti e condizione fisica. La squadra guidata da
Fenoglio
poggia sulla ricezione sostenuta da
Sansonna
e
Piccinini
che occupano tutto il campo lasciando a
Plak
solito l’incombenza di attacco dove sicuramente ha altezze di colpo per dare fastidio a qualunque avversario. La distribuzione è affidata alternatamente a
Dijkema
e
Cambi
che hanno caratteristiche di gioco che possono favorire una maggiore alternanza di attaccanti, la prima, o una palla migliore per la
Barun
dalla giovane toscana. Al centro due dei più interessanti talenti italiani
Chirichella
e
Bonifacio
che rappresentano il futuro della Nazionale. Punto di riferimento è
Katerina Barun
che nelle ultime due stagioni ha vinto le due Coppa Italia e sempre nelle prime posizioni tra le Top Scorer; un biglietto da visita che non ha bisogno di alcun commento. Nell’altra semifinale incroceranno le armi Modena e Scandicci le due squadre che in questa stagione hanno inteso cambiare in corsa la propria guida tecnica.
Gaspari
ha preso il posto di
Miceli
e la squadra ha inizialmente reagito con grossa determinazione, ma ancora adesso alterna prestazioni di ottimo livello, prova ne siano le vittorie con Novara e Casalmaggiore in campionato e con Conegliano in Champions, ad altre inconcludenti. Gli elementi di spicco in attacco sono
Ozsoy
e
Brakocevic
ben serviti da
Ferretti
sempre protagonista nel campionato italiano ma reduce da un problema articolare che non le ha consentito di iniziare la stagione a pieno ritmo.
Heyrman
e
Belien
al centro utili e ordinate, una spina nel fianco per le avversarie. La prima grazie alla sua fast mentre la olandese più abile con gli attacchi davanti alla palleggiatrice.
Leonardi
e
Marcon
garantiscono una buona ricezione ma le difficoltà in attacco della veneta fanno spesso preferire al tecnico marchigiano l’inserimento di
Caterina Bosetti
che dimostra un ottimo potenziale ma poca continuità. Discorso simile arriva da Scandicci, la formazione che ha onore e onere di giocare la manifestazione nella propria città.
Beltrami
ha dato la scossa che serviva inizialmente soprattutto restituendo smalto in attacco a
Cruz
che nelle intenzioni iniziali doveva garantire più stabilita per la seconda linea toscana. I problemi fisici di
Meijners
non hanno dato la possibilità al tecnico di Omegna di provare con maggiore continuità una formazione basata soprattutto sugli attacchi della olandese e di
Havlickova
che rientrata da una stagione in Azerbaijan, ha dovuto aspettare qualche mese per ritrovare una buona condizione tecnica. Il vero elemento di carattere arriva dalle due centrali con la verve di
Arrighetti
e la determinazione di
Adenizia
una delle migliori giocatrici a muro del Campionato.
Merlo
è onnipresente in ogni posizione difensiva capace di prendere con semplicità attacchi di rara potenza e pallonetti distanti 7 – 8 metri per metterli sulla testa della palleggiatrice. E’
Rondon
che occupa questa posizione e si occupa della regia della squadra con una palla molto rapida anche per la posizione da cui partono i suoi palleggi. Oltre a questo è altrettanto brava e pericolosa quando ha la possibilità di effettuare attacchi di prima intenzione costringendo in tal senso i difensori laterali a un lavoro attentivo molto intenso. Pronostico aperto a qualunque risultato con quattro squadre che hanno investito tanto in questa stagione e che possono disporre anche di ottimi elementi che partendo dalla panchina potrebbero contribuire sensibilmente a rovesciare le sorti dell’incontro, Insomma: spettacolo assicurato per chi ha intenzione di recarsi al Pala Mandela di Firenze. Due giorni di grande pallavolo femminile.
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