Chi si ferma è …battuta!

di Luciano Pedullà

25/04/2014

Chi si ferma è …battuta!
Domani a Piacenza gara 1 delle finali dei play off femminili vedrà Busto campione d’Italia 2012 sfidare Piacenza campione d’Italia 2013. Un incrocio sicuramente affascinante, grazie al valore tecnico delle due formazioni, ma anche alla cornice di pubblico che prenderà parte alle gare: non è forse questa la vera essenza dello sport? Lunedì, giorno di Pasquetta, di scampagnate e di rientri, molte persone hanno voluto rinunciare alla gita fuori porta per assistere alla gara decisiva tra la formazione veneta di Conegliano e quella lombarda, che poi ha guadagnato il passaggio al turno che assegna lo scudetto. C’erano almeno cinquemila persone costipate in ogni ordine di posto e altre alla disperata ricerca di un biglietto per accedere alla disputa tra i propri beniamini. Un vero successo della pallavolo femminile, nonostante la costante emorragia di talenti (ma pare che il prossimo anno ne rientrerà qualcuno, nostalgico del buon livello tecnico e del lavoro che si acquisisce con gli allenatori Italiani!!), parzialmente ignorato dalla Lega Femminile che chissà perché dopo sei mesi e mezzo di campionato a cadenza settimanale, risolve la pratica play off in appena un mese, con sole due gare dei quarti e semifinali che pure sono la vera parte agonistica del torneo femminile. Un altro campionato hanno detto tutti i contendenti, che meriterebbe migliori spazi di gioco tra una partita e l’altra, anche un numero aumentato di gare per permettere al pubblico di applaudire le squadre accalcando i palazzetti come spesso si è visto in queste gare, concedendo altresì una migliore preparazione fisica, tecnica e tattica alle formazioni in lizza che invece rischiano per contrattempi o per infortuni mal recuperati, di vedere spegnere le proprie speranze di successo. Cosa che, peraltro, quest’anno non è accaduta e per il successo finale le due contendenti arrivate non solo hanno ampiamente meritato la possibilità di giocarsi il titolo tricolore in corso ma sono anche sembrate le formazioni con maggiore credito tecnico e capacità di gioco. Per le …battute finali dovranno aumentare ulteriormente gli sforzi fisici e tattici. Molto potrebbe decidersi proprio al servizio che ha mostrato una Piacenza particolarmente spietata nei momenti importanti della stagione. Ne hanno fatto le spese tutti, fino a questo momento: da prima Conegliano in Supercoppa, finita in maniera imbarazzante per le venete che pure avevano tenuto molto alto l’onore nel primo set della contesa, addirittura in vantaggio di quattro punti nel finale, si vedeva recuperare con un parziale di sette servizi di Bramborova che in pratica chiudeva la gara nella quale le trevigiane raccoglievano in seguito solamente venti punti in due set! E’ stato poi il momento di Busto e Bergamo in Coppa Italia che nelle gare di semifinale e finale non sono riuscite a portare via neanche un set alle emiliane padrone indiscusse del campo. Cosa che è altrettanto successo nelle partite decisive di quarti e semifinali dei play off di Piacenza contro Urbino e l’ostica gara 2 con Novara. Insomma quando il gioco si fa duro… . Sembra che Piacenza sia una Mercedes in questo strano mondiale di Formula Uno. Busto però ha iniziato a giocare una bella pallavolo in particolare grazie alla difesa di squadra ma probabilmente anche al cuore che le protagoniste mettono in campo, come ha dichiarato di recente Arrighetti, sorprendendo tutti per questa sua affermazione, ma che probabilmente ha una grande base di verità. Certo non basterà solo quello in questa interminabile gara di almeno nove set, ci vorrà molta ricezione, che ha rappresentato il vero tallone d’Achille della formazione di Parisi. Gli equilibri precari in questo settore possono essere rotti da Van Hecke e Meijners o dalla stessa Bramborova salvo che Busto non riesca a fare del proprio servizio l’arma destabilizzatrice nei confronti dell’avversario piacentino! Le varesine lavorano, in questo fondamentale attraverso un gioco maggiormente tattico finalizzato a orientate l’avversario verso la possibilità di contrastare con muro, difesa e contrattacco le possibilità di offesa avversaria. La pazienza in questa situazione, unita alle difese di Leonardi e Marcon, ai muri di Arrighetti e Michel e agli attacchi di palla alta offerti a Ortolani e Buijs potrebbero mettere in seria difficoltà Piacenza e offrire al grande pubblico che già si preannuncia per le ultime gare della stagione 25 incredibili e interminabili set: il Campionato Italiano se lo meriterebbe!
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