Compagni di scuola

di Luciano Pedullà

01/02/2013

Il muro di Gioli e Lo Bianco contrasta l'attacco di Marcon di Busto ArsizioIl muro di Gioli e Lo Bianco contrasta l'attacco di Marcon di Busto Arsizio
Il muro di Gioli e Lo Bianco contrasta l'attacco di Marcon di Busto Arsizio
La presenza del Galatasaray in Italia è stata un’interessante occasione per la pallavolo italiana e in particolar modo per Bergamo e Busto. In terra orobica il ritorno di Lo Bianco è stato accolto con grande affetto, indubbiamente logico per una persona di un valore così assoluto dentro e fuori dal campo, ma è stata anche la prima volta che Leo ha incontrato da avversaria Lavarini, allenatore della formazione Lombarda. E’ un revival particolare tra due compagni di classe: pochi sanno, infatti che tre quinquenni or sono il Liceo Scientifico Gobetti di Omegna era frequentato da tanti degli attuali protagonisti della pallavolo femminile italiana: Lavarini, Lo Bianco, Viganò (Villa Cortese) e Negrini (Urbino) erano compagni di classe e la stessa scuola era frequentata da Beltrami (allenatore di Bologna), Cardullo (Villa Cortese) e Minati (Ornavasso), un gruppo che sta scrivendo belle pagine del volley nostrano. Non a caso ceppi storici hanno spesso segnato l’evoluzione di questa disciplina sportiva, da Ravenna a Carrara, da Omegna a Orago sono alcune delle migliori realtà che hanno sviluppato giovani talenti di primissimo livello. Le amichevoli internazionali di metà settimana sono state una valida occasione di vedere all’opera la formazione di Barbolini in grande forma fisica e mentale, estremamente felice per il nuovo futuro incarico che lo vedrà impegnato nel prossimo quadriennio come C.T. della Turchia verso la quale molti suoi pensieri sono già rivolti. In futuro Bengodi diventerà città turca, nella quale la pallavolo svilupperà ulteriormente le sue prestazioni e verso la quale la maggior parte delle giocatrici prenderanno cittadinanza, forti delle carenze che stanno emergendo in Italia e Azerbaijan, rimaste tra le poche ad avere un campionato qualificato e di buon livello sia per giocatrici che per tecnici. Massimo ha già le idee chiare di quello che potrebbe essere lo sviluppo del torneo in Turchia e facendosi forza delle sue conoscenze ed esperienza potrebbe portare la pallavolo di questo paese a primeggiare per lungo tempo mantenendo un occhio particolare alle possibili Olimpiadi a Istanbul nel 2020. Busto e Bergamo hanno dimostrato che la pallavolo in Italia è ancora ampiamente competitiva, nonostante tutto questo, forte di una cultura conquistata con il lavoro di almeno un ventennio e che ha portato ben sei allenatori italiani, sui sette rimasti in lizza, a contendersi il titolo di Campione Europeo femminile per Club. Una bella soddisfazione che contrasta con le note dolenti che hanno investito la cronaca del mese di Gennaio impoverendo il massimo torneo, che nel week end vedrà la disputa di sole quattro partite. Due gare al Sabato e due alla Domenica fiaccano l’interesse mediatico della serie A1 che arriverà alla fase finale con uno spezzatino settimanale intervallato da qualche partita di Coppa. In campo in anticipo Bergamo e Piacenza, antipasto della semifinale di Coppa Italia, e Bologna che incrocerà le armi con Conegliano forte dell’arrivo di Barazza che consentirà alla formazione di Gaspari di avere equilibrio e un pizzico di esperienza in più per permettergli il primo successo casalingo in campionato. Domenica le Marche incontrano il Piemonte in un incrocio di gare tra Giaveno e Urbino e a Pesaro con Chieri che potrebbe consentire alle formazioni della regione pontificia di guadagnare bottino pieno. Pesaro e Urbino appaiono in gran forma: la squadra allenata da Pistola arriva dal successo importante a Piacenza dove ha mostrato piglio ed una grande forza di insieme; nella formazione di Radogna l’innesto di Croce darà sicuramente una maggiore consistenza in difesa a un gruppo che sembra aver ritrovato fiducia e gioco. Anche Chieri, che ha cambiato molto, sembra in crescita e pur arrivando dalla sconfitta casalinga con Villa vuole proiettarsi ad aprire un nuovo ciclo di gare positive per arrivare nelle migliori posizioni nella griglia finale. Compagni di scuola all’Isef eravamo io e Eden Fumagalli, allenatore a Desio, persona squisita, gioviale e affettuosa, mancata ai suoi affetti lo scorso 25 gennaio: a lui, Chiara e Giulia va un sincero ed eterno pensiero.
Sigla.com - Internet Partner