Conegliano’s Karma

di Luciano Pedullà

19/02/2017

Conegliano’s Karma
Prima con Novara poi con il Club Italia, con due tre a zero che lasciano poche discussioni, Conegliano sembra svolgere il suo compito quasi come se fosse un rito di ogni giornata di campionato. La formazione veneta sta raggiungendo, gara dopo gara, una condizione di equilibrio che in questo momento non sembra avere pari tra le formazioni della serie A1. Privo della rivelazione della prima parte della stagione, la messicana Bricio, Mazzanti ha schierato tre attaccanti, Fawcett, Ortolani e Robinson, abili in attacco sia da zona 2 che da zona 4 e che soprattutto riescono a trovarsi a meraviglia con la palla alzata da Skorupa. La ricezione è garantita dalla stessa Robinson e dalla inossidabile De Gennaro, che appare sempre più sicura e a suo agio nell’occupare tanto spazio sia in ricezione che in difesa. I due centrali - ma forse sarebbe più giusto dire 4 centrali - garantiscono una grande altezza e presenza di muro facilitando le posizioni in difesa anche quando, raramente, la battuta risulta essere meno efficace, tutto questo grazie anche a scelte tattiche sempre precise e attente della squadra e del tecnico. Sembra un meccanismo particolarmente oliato eppure Conegliano in questa stagione ha sistematicamente cambiato la formazione in campo ma ha spesso mostrato un gioco meccanico sicuramente assimilato grazie alla meticolosità del lavoro in palestra. Nessun demerito per le avversarie, incontrate sul proprio cammino in questi quattro giorni; Novara, anzi, nella gara giocata mercoledì scorso era apparsa squadra ben disposta in campo sia in ricezione che in difesa, molto migliorata in tal senso rispetto alle prestazioni mostrate nella gara di andata, ma non è riuscita a scalfire l’impostazione di prima palla delle Campionesse in carica, né con il servizio e tantomeno con il muro ancora troppo poco capace a gestire buone scelte tattiche. Al contrario con Modena questo fondamentale ha mostrato grande aggressività ma nella gara dell’ultima giornata Novara ha sofferto particolarmente nella distribuzione e nel servizio che sono state gestiti con troppi errori, anche diretti. Modena ha giocato una partita più attenta, soprattutto nei momenti in cui le piemontesi riuscivano a acquisire break importanti, anche grazie a Heyrman che ha dato sempre il suo apporto sui punti pesanti della partita. Fermo Casalmaggiore, per la gara di Firenze che sarà disputata il 2 marzo, l’attenzione si è spostata sulla partita tra Busto e Scandicci che dava punti importanti per la quinta posizione, quantomeno per evitare quella sesta che potrebbe costringere ad incontrare le tre squadre che fino a questo momento sembrano avere un organico più ampio e competitivo: Conegliano, Casalmaggiore e Novara. Partita avvincente con bellissimi duelli da zona 2, dove Havlickova e una Diouf ancora una volta in splendida forma hanno firmato i migliori punteggi della propria squadra ma tra le quali si è inserita con una gara di alto livello la bustocca Martinez difficilmente difendibile da prima e seconda linea. Scandicci ha dato prova di un miglioramento del proprio sistema, nel quale Cruz ha lavorato con maggiore sicurezza crescendo set dopo set e firmando una prestazione di attacco tra le più convincenti della stagione. Le maggiori difficoltà per la squadra diretta da Beltrami sono arrivate quando la ricezione non è riuscita a mettere Rondon nelle migliori condizioni di gioco o sulle palle scontate di contrattacco dove le schiacciatrici hanno utilizzato troppo poco le tecniche di attacco. Ma la partita ha fatto vedere due formazioni in progresso e che potrebbero inserirsi a battagliare per arrivare a rappresentare le outsider nei play off. Cosa che è in grado di fare anche Bergamo, ancora molto altalenante nei risultati, soprattutto quando non si trova tra le mura amiche, anche se il successo contro un Monza non può essere giudicato come risultato di poco conto considerato che la squadra di Delmati arrivava da due gare giocate bene e acquisendo punti importanti per la propria classifica. Ancora una splendida Guiggi ha garantito un muro molto positivo che è riuscito a limitare da prima Tomsia e poi Nicoletti i due opposti alternati nel corso dei cinque set. In questo modo in difesa ha ripreso a brillare la stella di Cardullo, ancora titolare della formazione di Lavarini dopo la pregevole gara con Montichiari, che le aveva fatto guadagnare il premio MVP: classe infinita. Tra Monza e Montichiari, vittorioso al tie break contro Bolzano, la lotta per la salvezza si fa serrata e sembra aver tagliato fuori un Club Italia con grossi problemi di ricezione e continuità sia a Scandicci che con Conegliano. Tra le due lombarde, invece, la battaglia continuerà probabilmente fino allo striscione finale e forse proprio le azzurre potrebbero essere l’ago della bilancia di questa singolar tenzone. Campionato ancora vivo e vibrante e per questo: molto interessante.
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