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Coppe europee maschili, vincenti tutte le italiane, solo Verona non passa il turno. Giovedì in campo Civitanova
Coppe europee maschili, vincenti tutte le italiane, solo Verona non passa il turno. Giovedì in campo Civitanova
21/03/2018
2018 CEV Champions League maschile – Ritorno PlayOffs 12
Martedì 20 marzo 2018
Trentino Diatec (ITA) - Chaumont VB 52 Haute Marne (FRA)
3-0 (26-24, 25-23, 27-25)
Mercoledì 21 marzo 2018
Sir Colussi Sicoma Perugia (ITA) - Halkbank Ankara (TUR)
3-0 (25-23, 25-23, 25-13)
Giovedì 22 marzo 2018, ore 20.30
Cucine Lube Civitanova (ITA) - PGE Skra Belchatow (POL)
Diretta Fox Sports (canale 204 del decoder Sky) - Commento di Roberto Prini e Samuele Papi (Ozbar-Schurmann)
2018 CEV Cup maschile - Ritorno Semifinali
Martedì 20 marzo 2018
Ziraat Bankasi Ankara (TUR) - Calzedonia Verona (ITA)
2-3 (20-25, 20-25, 25-20, 26-24, 11-15)
2018 Challenge Cup maschile – Ritorno Semifinali
Mercoledì 21 marzo 2018
Maliye Piyango Sk Ankara (TUR) - Bunge Ravenna (ITA)
1-3* [GS] (22-25, 25-22, 19-25, 19-25, 14-16)
Away Matches (21/3/2018) - 2018 Men's Champions League - Playoffs 12
Sir Colussi Sicoma PERUGIA - Halkbank ANKARA 3-0 (25-23, 25-23, 25-13)
Sir Colussi Sicoma PERUGIA: De cecco 1, Zaytsev 6, Podrascanin 6, Atanasijevic 15, Berger 9, Anzani 7, Colaci (L), Cesarini (L), Shaw 1, Russell 2, Della lunga 0, Ricci 1. N.E. Siirilä, Andrić. All. Bernardi.
Halkbank ANKARA: Ramazanoglu 2, Subasi 8, Güneş 1, Hernandez ramos 16, Petric 7, Capkinoglu 5, Yeşilbudak (L), Demirciler (L), Chernokozhev 0, Loh 0. N.E. Batur, Hierrezuelo aguirre, Çam, Aydin. All. Kovač.
ARBITRI: Dobrev, Porvaznik. NOTE - durata set: 24', 31', 20'; tot: 75'.
Missione compiuta per la Sir Colussi Sicoma Perugia!
I Block Devils di Lorenzo Bernardi tornano prontamente al successo dopo lo stop di domenica a Ravenna, superano 3-0, così come nel match d’andata, i turchi dell’HalkBank Ankara e staccano il pass per i Playoff 6. A contendere ai bianconeri l’accesso alla Final Four di Kazan i russi del Lokomotiv Novosibirsk.Ci voleva il successo di stasera per Perugia che si è tolta di dosso le tossine della sconfitta in gara 2 dei playoff scudetto ed ha ritrovato, in un festante PalaEvangelisti, entusiasmo, convinzione ed automatismi.
Primi due set combattuti contro un coriaceo HalkBank che, seppur primo del regista Hierrezuelo, ha lottato punto su punto guidato dagli attacchi di Henrandez e Petric. Vinto in rimonta il primo set ed in volata il secondo, Perugia, messa in banca la qualificazione, ha poi giocato sciolta dando spettacolo nella terza frazione.
Atanasijevic, 15 punti e 79% sotto rete, è il miglior realizzatore dei Block Devils. Buono anche il contributo di Berger, decisivo soprattutto nel finale del secondo set, ed in generale prova positiva di tutta la squadra, capace di superare un avvio complicato (complici anche 9 errori al servizio nel primo set) e di salire di rendimento proprio dai nove metri (alla fine 5 ace) ed a muro (7 punti nel fondamentale di cui 5 nel terzo parziale).
Nel terzo set, applaudito da tutto il PalaEvangelisti, si è rivisto in posto quattro Aaron Russell al rientro dopo l’ultima esibizione ufficiale dello scorso 25 febbraio. Una notizia certamente importante per Lorenzo Bernardi che potrà avvalersi di una freccia importante nella propria faretra in vista dei prossimi appuntamenti.
A proposito di futuro, quello di Perugia adesso è solo domenica. Al PalaEvangelisti arriva Ravenna (che oggi ha guadagnato la finale di Challenge Cup) per una fondamentale gara 3 dei quarti di finale scudetto. Ci vorranno una grande Perugia ed un grande palazzetto a dar manforte per prendersi, tutti insieme, la semifinale!
IL MATCH
Consueti sette delle ultime gare per Bernardi al via. Due punti di Berger in avvio (3-3). Si procede punto a punto con Podrascanin che chiude il primo tempo del 7-7. Ace di Subasi e break per Ankara (7-9). Punto di Capkinoglu in primo tempo e poi muro di Petric (9-13). Distanze invariate al secondo timeout tecnico (12-16). I Block Devils commettono alcuni errori di troppo al servizio e non riescono a ricucire (17-20). L’errore in attacco di Gunes riporta le squadre a contatto (21-22), l’ace di Podrascanin firma la parità (22-22). Fallo in palleggio di Ramazanoglu e set point Perugia (24-23). Fuori anche l’attacco di Hernandez accompagnato dal boato del PalaEvangelisti (25-23).
Il muro di Berger apre il secondo set (1-0). Due in fila per Atanasijevic, poi ancora muro ed attacco di Berger (5-1). Muro di Hernandez che dimezza (6-4). L’attacco di Atanasijevic ferma il gioco per la prima sospensione obbligatoria (8-5). Hernandez ed il muro di Gunes pareggiano i conti (10-10). Non si schioda l’equilibrio con Anzani che mette a terra il primo tempo del 15-14. Zaytsev scrive il 16-15 con un super attacco da posto quattro. Perugia piazza un break importante con Atanasijevic e con l’errore di Hernandez (21-18). Lo stesso Hernandez e l’ace di Subasi accorciano subito (21-20). Berger capitalizza il lavoro della seconda linea bianconera e riporta a +3 i suoi (23-20). Muro dell’Ankara (23-22). Berger chiude la diagonale e porta Perugia al doppio set point (24-22). Petric annulla il primo (24-23). Fuori il servizio di Hernandez che certifica il passaggio del turno di Perugia! (25-23).
C’è Russell in campo nel terzo set per Perugia. Subito break dei Blockv Devils con due attacchi ed un muro di Atanasijevic (7-2). Hernandez non ci sta e da solo riporta in carreggiata i suoi (8-7). Il primo tempo di Capkinoglu pareggia (8-8). Perugia riparte con due ace in fila di Anzani e con il muro di De Cecco su Hernandez (13-9). Perugia inserisce Ricci e Shaw e scappa via con il muro di Atanasijevic (18-12). Russell chiude lo smash del 21-13, Atanasijevic l’ace del 22-13. Il match è sulla via del tramonto. Proprio Shaw mette il muro che porta i Block Devils al match point (24-13). Chiude un altro ace di Atanasijevic (25-13)-
I COMMENTI
Marko Podrascanin
(Sir Colussi Sicoma Perugia):
“Sono molto contento. Non abbiamo sottovalutato l’avversario anche dopo la prima partita che avevamo vinto 3-0. Il primo passo lo abbiamo fatto e adesso dobbiamo prima di tutto pensare a Ravenna e conquistare la semifinale scudetto, poi al prossimo avversario che è il Novosibirsk”.
Nemanja Petric
(HalkBank Ankara):
“Secondo me abbiamo iniziato meglio oggi che la gara ad Ankara. C’è mancato poco nel primo e secondo set, dopo quando perdi la possibilità di fare qualsiasi cosa è dura rialzarsi ma loro hanno un livello di gioco un po’ superiore al nostro. Ci abbiamo provato. È bello misurare le forze contro le squadre più forti in Europa. Torniamo a giocare il nostro campionato turco e a loro auguriamo ogni fortuna in Champions League”
Away Matches (21/3/2018) - 2018 Men's Challenge Cup - Semi-Finals
Maliye Piyango SK ANKARA - Bunge RAVENNA 1-3* [GS] (22-25, 25-22, 19-25, 19-25, 14-16)
Maliye Piyango SK ANKARA: Gjorgiev 3, Stankovic 18, Kayhan 4, Venno 13, Yücel 10, Günes 0, İvgen (L), Tokgoz (L), Bidak 5, Siltala 1. N.E. Ekşi, Uslu, Karakaya, Dur. All. Uslu.
Bunge RAVENNA: Orduna 2, Poglajen 8, Diamantini 0, Buchegger 35, Marechal 9, Georgiev 13, Goi (L), Marchini (L), Pistolesi 0, Raffaelli 3, Vitelli 4. N.E. Gutierrez suarez. All. Soli.
ARBITRI: Buchar, Van zanten. NOTE - durata set: 27', 25', 28', 24'; tot: 123'.
Dopo quella contro Perugia domenica scorsa, la Bunge realizza un’altra grandissima impresa, conquistando la finale della Challenge Cup sbancando Ankara al golden set. I ravennati riescono infatti prima a pareggiare il conto battendo in quattro set il Maliye Piyango, dominando in particolare il terzo e il quarto periodo, e poi sono implacabili nella frazione decisiva, dove la spuntano ai vantaggi al termine di una girandola di emozioni. In un match lungo più di due ore Orduna e compagni (monumentale Buchegger con 43 punti realizzati) regalano a Ravenna una finale europea a ventuno anni dalla Coppa Cev vinta a Ginevra nel ’97. Nell’atto conclusivo della Challenge Cup la squadra di Soli sfiderà l’Olympiakos Pireo, che ha eliminato senza grandi problemi i russi del Gazprom-Ugra Surgut. L’andata è in calendario mercoledì 4 aprile al Pala De André, il ritorno l’11 aprile ad Atene, città dove l’allora Messaggero ha vinto ben due Coppe dei Campioni: la prima nel ’92 contro proprio l’Olympiakos, la seconda nel ’93 contro Parma.
Sestetti iniziali Sul fronte Maliye Piyango il tecnico Serdar Uslu schiera il sestetto formato dal palleggiatore macedone Gjorgiev, l’opposto estone Venno, gli schiacciatori Yucel e Stankovic, i centrali Gunes e Kayhan e il libero Tokgoz. Fabio Soli risponde invece con Orduna al palleggio, Buchegger opposto, Marechal e Poglajen bande, Georgiev e Diamantini al centro e Goi in seconda linea.
Primo set Dopo un inizio all’insegna dell’equilibrio la Bunge scatta sul 9-12 grazie a Poglajen e Buchegger . L’austriaco porta a quattro le lunghezze di vantaggio (12-16), ma i turchi si avvicinano con Stankovic, che a muro riduce il gap di un solo punto: 18-19. La squadra di Soli mantiene il divario con Poglajen (21-22) e nel finale tira fuori la zampata vincente, aggiudicandosi la frazione al primo set ball grazie alla battuta in rete di Venno: 22-25.
Secondo set I giallorossi hanno un buon avvio anche nel secondo periodo, allungando sul 5-8 per l’errore di Kayhan, ma il Maliye Piyango ribalta la situazione andando in corsia di sorpasso: 10-9. Le due formazioni stanno a stretto fino al 16-16, quando i padroni di casa premono ancora sull’acceleratore con Bidak: 19-16. Un ace di Buchegger vale il -1 (20-19), i turchi però non cedono un millimetro e pareggiano il numero dei set alla prima occasione grazie al muro di Bidak: 25-22.
Terzo set Con un parziale di 6-0 sul turno in battuta di Buchegger (due ace) la Bunge si invola subito sul 3-9 e risponde al tentativo di reazione dei padroni di casa con Orduna: 6-12. Una piccola battuta a vuoto avvicina gli avversari sul 9-12, ma i ravennati ritrovano in fretta il giusto spirito andando di nuovo a +5: 11-16 a firma dell’opposto austriaco. Un muro di Orduna vale il 14-20, l’attacco del solito Buchegger il 17-23 e così la formazione di Soli chiude in modo agevole al secondo set point con Marechal: 19-25.
Quarto set A partire a razzo questa volta è il Maliye Piyango, a +3 grazie a Kayhan (6-3), ma la Bunge prima riduce le distanze con Buchegger (7-6) e poi raggiunge il pareggio a quota 8 grazie a un errore di Venno. Sul 12-12 i ravennati danno uno scossone al match con tre punti di fila a firma di Buchegger e Georgiev: 12-15. L’austriaco mette a terra la palla del 14-18, Venno regala il 17-23 e a porre fine alla frazione ci pensa un errore al servizio di Stankovic: 19-25, si va al golden set.
Golden set Il muro di Georgiev vale subito lo 0-2, l’attacco di Buchegger il 2-5 e il muro di Vitelli il 4-7. Due punti di Venno avvicinano Ankara (7-8), che raggiunge il pareggio a quota 11. Marechal realizza il 12-13, Buchegger il 12-14, ma i padroni di casa annullano i due match ball con Stankovic e Yucel: 14-14. Buchegger non sbaglia l’attacco (14-15) e a far esplodere la gioia dei giocatori di Soli ci pensa Vitelli, con un grande muro su Yucel: 14-16, la Bunge va in finale contro l’Olympiakos Pireo.
Dichiarazioni del dopo-gara
Luca Casadio
(presidente Porto Robur Costa):
“E’ una gioia incredibile tornare a disputare dopo così tanti anni la finale di una coppa europea. Sono contentissimo per quanto stanno facendo i ragazzi in questa stagione: hanno formato un gruppo unico, con una bellissima alchimia tra di loro, con lo staff tecnico e con i dirigenti, prima base per raggiungere simili risultati. Questa squadra ha il merito di infiammare la gente ravennate, inorgogliendoci, in quanto era il nostro scopo quando abbiamo creato il Porto Robur Costa. È la bellezza di questo sport meraviglioso che è la pallavolo, che ci regala delle sensazioni meravigliose che ci appagano per i momenti duri e avari di gioie avuti in passato. Lo sport è questo, con la capacità di far svanire in un soffio tanti bocconi amari. Adesso dobbiamo mantenere la nostra consapevolezza e la nostra umiltà, andando verso nuove avventure”.
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