Corigliano nel mirino...dei ladri

22/10/2012

Gennaro CilentoGennaro Cilento
Gennaro Cilento
«E’ veramente inaudito che periodicamente si debba subire le “attenzioni” di qualche ladruncolo che prende di mira il palazzetto, provoca danni alla struttura, ruba materiali e attrezzi che appartengono al Corigliano Volley e, in tutto ciò, che provoca grave disagio ad una società come la nostra che, con sacrificio, cerca di portare avanti un attività ai massimi livelli nazionali e dagli importanti risvolti sociali, visto che attorno al movimento pallavolistico ruotano migliaia di persone e ci sono centinaia di giovani che frequentano le nostre palestre e praticano il nostro sport». Così il presidente della Caffè Aiello Corigliano, Gennaro Cilento, molto amareggiato a fronte dell’ennesimo furto con scasso patito nella struttura di contrada Brillìa. Nella notte scorsa, infatti, ignoti si sono recati al palasport e, sfruttando il favore delle tenebre, hanno rotto la finestra dell’ufficio per cercare di penetrare all’interno della struttura. Per fortuna il sistema d’allarme installato nei mesi scorsi proprio a fronte dei tanti furti e tentati furti subiti ha funzionato alla perfezione, provocando l’intervento degli uomini della Sibari Control. L’arrivo dei vigilantes ha messo in fuga i ladri, che non sono riusciti a portar via nient’altro che il pc portatile dell’ufficio di segreteria. A margine di tutto ciò restano comunque i danni subiti, ossia il vetro rotto, l’infisso danneggiato, gli armadietti forzati e tutto il loro contenuto buttato per aria, ecc. «Siamo di fronte all’ennesimo atto di inciviltà che ci colpisce, ci crea danno e ci lascia attoniti, perché crediamo non sia possibile dover sottostare alle gesta malavitose di qualche ladruncolo che, periodicamente, pensa di poter aggredire in maniera arbitraria una struttura pubblica solitamente adibita allo spettacolo, allo sport e all’aggregazione sociale in genere. Ci auguriamo – ha concluso Cilento – che episodi del genere non si ripetano, poiché quotidianamente affrontiamo sacrifici e spese per mandare avanti la “macchina del volley” e non ci va giù che ci vengano creati dei danni in maniera reiterata».
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