: “Oggi ci aspettavamo che si affrontasse direttamente e senza ulteriori indugi il problema della necessaria convivenza con i lavori al palasport. Ridadito che il nostro club non parteciperà alla gara di assegnazione della gestione futura dell’impianto perchè lo reputiamo ripensato in maniera economicamente disastrosa e non gestibile da un privato se non fortemente sovvenzionato dal pubblico, dopo un comprensibile stop alle chiacchiere, non volendo fare il Berlusconi con l’Annunziata, ho chiesto di formularci proposte concrete e, soprattutto, scritte, per gestire il prossimo periodo. Ci è stato anticipato che ogni accordo sarebbe stato limitato al primo anno con sei mesi di finestra di utilizzo, che i problemi legati ai danni economici per minori se non dimezzati introiti pubblicitari erano esclusivamente nostri problemi non risolvibili in alcun modo con, magari, estensioni della durata dell’accordo o con altre facilitazioni, che il problema dei collaboratori non sportivi di Vicenza che perderanno il lavoro non è un problema dell’assessore, che l’interruzione forzosa e anticipata di 2 mesi della convenzione in atto è semplicemente da accettare, che gli spazi di allenamento per le nostre 4 squadre partecipanti a campionati nazionali sarà fino al 1° novembre di 4 ore al giorno e che se avranno problemi, testuali parole del competente assessore Morsoletto, queste squadre potranno allenarsi insieme e così via...”.Detto questo la società biancorossa da oggi in poi non farà altre dichiarazioni attendendo la formalizzazione delle inaccettabili proposte oggi anticipate e sperando nella responsabile accettazione da parte del Sindaco della carica offertagli da Coviello a nome suo, della società e dei tifosi vicentini in modo che il prestigio e il carisma della prima carica cittadina, uniti alla sua auspicata sensibilità a un patrimonio comune, possano riuscire a fare quello che il presidente uscente non è riuscito a fare. In attesa di queste decisioni, soprattutto quella di Hullweck, nei prossimi giorni Coviello, che rimarrà in panchina nelle partite da dirigente e per non turbare troppo la squadra, sonderà la disponibilità di alternative di prestigio nel caso di rifiuto da parte del Sindaco volendo, in quel deprecato caso, il presidente che ormai si considera un ex recuperare tutta la sua libertà operativa e di critica.