Cristian Savani decisivo per umiltà e carattere

di Adelio Pistelli

01/05/2011

La gioia di Cristian SavaniLa gioia di Cristian Savani
La gioia di Cristian Savani
Impresa Lube, impeccabile Savani: ancora lui. Semifinale carica di adrenalina, cinque set pieni di emozioni, due squadre diverse, dodici (meglio, quattordici) giocatori protagonisti di una sfida che offre il fianco a mille spunti. Partendo dall’ultima palla, beffarda: feroce battuta di Savani, la sfera tocca la rete e cade, lemme lemme minando le ultime speranze di Cuneo. Se ne riparla mercoledì, è vero, ma quello che è successo in gara-tre rischia di condizionare fortemente il resto dei play off dei piemontesi. Ma intanto, in attesa di sapere cosa succederà all’interno del piccolo-grande palasport maceratese, vale la pena ruotare attorno ad un giocatore diventato, gradualmente, irreversibile punto di riferimento della Lube: Cristian Savani. 61% in attacco, 3 ace, 18% di ricezione perfetta e proprio perché la perfezione non è raggiungibile, lo schiacciatore di Macerata, si regala e regala (si fa per dire) qualche emozione in più quando le battute avversarie lo cercano con frenesia. Ed il pomeriggio, diventa spesso difficile, ma Savani non se ne fa un cruccio, anzi. Si prende la sua doppia razione di martellanti battute, fatica a tenere il ritmo ma diventa comunque protagonista. La sua
mano è sempre più cattiva; ogni pallone che gli arriva dalla regia, lui sa come gestirlo, sa come innervosire il muro avversario. E non è facile. Ultimamente ha trovato una posizione particolare che aveva già positivamente sperimentato a Perugia. E’ tatticamente preziosissimo, lo è anche a muro, lo è quando attacca. Evidente, insomma, la continua crescita di un giocatore che sul finire dello scorso secolo e agli inizi del Duemila era additato (e giustamente) come uno dei più grandi talenti in arrivo sul palcoscenico nazionale. Sono stati anni importanti per questo schiacciatore che si è sempre messo al servizio della causa anche quando è stato spostato da opposto, un ruolo che ha faticosamente assorbito prima di tornare sottorete nel suo ruolo naturale. Crescita che è continuata con la nazionale, dove sta diventando pedina insostituibile e mai come in questa occasione. Arriverà alla prossima avventura azzurra sulle ali di una stagione sicuramente tra le migliori per questo giocatore che diventerà trentenne a pochi mesi da Londra 2012. Ma i Giochi, al momento, sono lontani: per lui e per la nazionale. Sicuramente Cristian non ha di questi pensieri, almeno adesso. E se davvero pensa in grande, sa nascondere bene le sue intenzioni visto come sta sottorete durante questi play off che lo hanno sempre visto (o quasi) grande protagonista. Come a Cuneo dove sembra, del resto trovarsi a casa. In stagione regolare la sua squadra vinse anche e soprattutto per le sue battute. Un pò come ieri, durante un tie break dove in pochi avrebbero puntato sulla Lube. Poi, mentre la squadra di Giuliani, per l’ennesima volta faceva ‘harakiri’ (è successo durante tutti i set: sempre avanti ha sempre puntualmente sprecato opportunità preziose) mentre i campioni arrancavano lui, Savani, è andato in battuta ed ha completato la sua splendida cavalcata. Bingo: per lui e per Macerata. Mercoledì sera cosa succederà?
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