Cristian Savani: "Rivincita e soddisfazione immensa"

di Sergio Martini

14/08/2012

Cristian SavaniCristian Savani
Cristian Savani
Appena ha fatto scalo a Roma da Londra siamo riusciti a sentire il capitano della nazionale di volley Cristian Savani, tornato in Italia con la medaglia di bronzo al collo. La gioia è ancora tutta nelle parole del miglior giocatore in battuta delle Olimpiadi. “In molti pensavano che questa nazionale non fosse in grado di vincere niente di importante; ci siamo presi una bella rivincita con chi non ci dava credito prima e soprattutto durante i giochi olimpici. Una grandissima gioia e un immensa soddisfazione maturata venendo fuori da una situazione difficile ma avvenuta nel momento più importante dai quarti di finale in avanti, nel momento che contava“.
Quale è stata la partita più bella?”. “Per me la partita contro la Bulgaria ancora di più di quella con gli Stati Uniti, per vari motivi. Ci siamo alzati alle 5 del mattino per giocarla e non era per niente facile reagire dopo la sconfitta subita due giorni prima dal Brasile. Ma a diffrenza di altre squadre favorite più di noi per la conquista della medaglia siamo finiti noi dietro Russia e Brasile”. “La tua prima Olimpiade da capitano e a 30 anni..
“Un'esperienza meravigliosa che non avevo ancora vissuto. E' stato come entrare in un frullatore di emozioni dove si mescolavano tanti sentimenti diversi gioia, rabbia, delusione. Era la prima volta ma nessun mondiale e nessun europeo mi hanno dato questa girandola di emozioni fantastiche".
La classifica ha rispettato i valori delle squadre in campo?”. “Penso proprio di sì perchè obiettivamente Russia e Brasile avevano qualcosa in più di noi e abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Tornare a casa con una medaglia al collo è stato comunque un grande risultato e mi avrebbe amareggiato tantissimo finire al quarto posto“. A caldo hai detto che era la tua prima Olimpiade e avrebbe potuto essere anche l'ultima. “Non lo so. Ho 30 anni e ci sono tanti giovani forti che stanno crescendo e ho dato tutto alla nazionale. Sento anche il dovere di ringraziare mia moglie, i miei genitori e mia sorella che per arrivare a giocare l'Olmpiade ho dovuto trascurare ma in sei mesi mi è accaduto di tutto perchè ho vinto il campionato con Macerata e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi. Che cosa posso chiedere di più? Nel 2013 ci sono gli Europei e poi nel 2014 i Mondiali e vedremo se sarò ancora in campo”. Rispettiamo Cristian e i suoi affetti ma speriamo che possa continuare, almeno per un pò, da capitano coraggioso di questa nazionale. Il momento più toccante, la maglia di Bovolenta sul podio. “Era un atto dovuto; avevo fatto una promessa prima di partire a sua moglie e ai suoi amici e, contro ogni rigido protocollo, l'abbiamo portata con noi sul podio. Non si poteva ma dovevamo farlo”. Un grande capitano e una grande squadra. Grazie ragazzi.
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