Cruz

di Paola Croce

19/08/2013

Paola CrocePaola Croce
Paola Croce
Un giorno chiesi a mio padre di portarmi in quel campetto di pallavolo nel quartiere di Cinecittà dove secondo le mie fantasie, la mia immaginazione si allenava una squadra molto forte... Era lì che volevo iniziare, ero emozionata, mi infilai le mie ginocchiere blu tiger ed entrammo, alla porta una piccola suora mi disse, guardandomi " ma tu sei troppo piccola!! non puoi ancora giocare con le altre" ( avevo 8 anni...) le lacrime agli occhi ...mio padre mi prese per mano, mi consoló dicendomi "non ti preoccupare troveremo un'altra squadra...!".
Qualche centinaio di metri più in là nel "mancini 34" iniziò la mia carriera.
Da allora sono passati un bel pó di anni, ho dedicato il mio tempo, le mie energie a questo sport magnifico, ho conosciuto migliaia di persone, ho girato un pò il mondo.
Nel frattempo quella bimba è cresciuta (non tanto in altezza purtroppo!!), ha iniziato a scegliere, a valutare, a volte a sbagliare, ma sempre con l'idea che forse il destino aveva scelto per lei un futuro diverso da quello che avrebbe mai potuto immaginare!!!!
Con la pallavolo sono diventata donna portando con me ogni anno un'esperienza in più, ho accumulato gelosamente le sensazioni più belle che questo sport incredibile ha saputo regalarmi, tantissime vittorie, diverse sconfitte, mi piace talvolta ricordarle estraniandomi per tenerle vive!!!
Ho amato e amerò per sempre la pallavolo perché quando si vivono tali emozioni puoi dire di essere una prescelta!
Quando vivi della tua passione, e magari ti svegli una notte durante un'olimpiade e ti accorgi che non è un sogno e capisci che la realtà coincide con il tuo desiderio più bello...allora sai di essere arrivata lassù e qualcosa si stringe nel petto!
Ecco, la pallavolo è stata per me il più grande sogno della mia vita...con altrettanta sincerità bisogna ammettere peró che vivere eternamente in un sogno non è possibile, almeno per noi atleti!!!
Ad un certo punto devi affrontare a viso aperto la realtà!!!
Mio padre mi ha sempre messa in allerta" sappi che vivi in un mondo magico ma la realtà è un'altra".
Ecco credo che quel fatidico momento in cui ci si affaccia alla realtà sia arrivato!
E alla fine si scopre che questa realtà, la cosiddetta "normalità" è ugualmente bella perché ti costringe a guardarti dentro e a scoprire che ci sono dei nuovi lati di te da scoprire, delle nuove e potenziali vie da intraprendere e delle "piccole" sensazionali gioie da condividere con le persone che ami e ti senti un pò più al sicuro...e realizzata!
Ed ora proprio come quando mio padre mi accompagnò in quel campetto di Cinecittà...sono pronta ad iniziare questo nuovo capitolo della mia vita!
Con affetto
Cruz#3
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