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Cui prodest?
Cui prodest?
di Luciano Pedullà
04/01/2013
Sembra di essere tornati un anno indietro o forse sembra di essere tornati tanti anni indietro. Perché poi le storie si ripetono, purtroppo, costantemente. Il
“fatto Crema”
che occupa tutte le rubriche di pallavolo ha già creato ingiustizia. La gara con Piacenza è stata rinviata al 29 gennaio per cercare di recuperare nuove risorse economiche che permettano alla formazione lombarda neo promossa in A1 di continuare il campionato. Le giocatrici stanno già cercando nuove squadre con le quali proseguire la loro professione; anche perché si dimentica spesso che pur essendo la pallavolo uno sport dilettantistico i rimborsi elargiti a giocatrici e allenatori si configurano come veri stipendi che spesso insegnanti della scuola di infanzia non riescono a raggiungere nemmeno in mesi di lavoro! Sembra comunque esagerato parlare di poca correttezza delle giocatrici che avrebbero trovato delle motivazioni irrisorie per non prendere parte alla gara di Pesaro: provate a chiamare un artigiano a casa vostra per fargli fare un lavoro, senza averlo pagato in passato e la possibilità che al termine della sua opera non gli potrà essere corrisposto il dovuto! Da quanto risulta si sono verificati anche casi in cui le giocatrici si sono trovate sotto sfratto, cosa che ricorda quanto successo alcuni anni fa a Reggio Calabria con la squadra che continuò il campionato per orgoglio e onor di firma. Poi il caso di Firenze ritirata dal torneo 2003, Tortolì nel 2005 che dovette trasferirsi e allenare a Ravenna e alcune giocatrici che lasciando la squadra furono ingiustamente tacciate di scarsa professionalità! Due anni fa i problemi con il poi scomparso Perugia, ricordiamo già allora gli appelli del tecnico agli imprenditori locali, abbandonata dal magnate Jacob. L’anno scorso il caso Conegliano che, si dice, è totalmente differente da quello di quest’anno a Crema, ma la sostanza non cambia. Come nella scorsa stagione la formazione di Radogna, allora Parma, fu eliminata dalla corsa alla Coppa Italia perche Conegliano annunciando il ritiro prima dell’ultima giornata non permise alla formazione emiliana di guadagnare i tre punti a tavolino che gli avrebbero garantito di sopravanzare Novara. Si disse che furono pareggiati i punti di penalizzazione, assegnati da regolamento alla formazione piemontese, non presentatasi in campo alla prima di campionato per le diatribe sulle norme di tesseramento! Quest’anno se, come sembra, Crema non riuscirà più a prendere parte al torneo la squadra allenata da Radogna, questa volta Urbino, sarebbe penalizzata da una classifica, che, tolti i punti di Crema la vedrebbe qualificata ai quarti di Coppa. Saranno anche argomenti pretestuosi e cervellotici ma per chi s’impegna tutti i giorni in palestra con correttezza e onestà, il raggiungimento degli obiettivi è alla base del proprio lavoro e della forte motivazione da portare ogni giorno in campo. Lo scempio che ha presentato in questi anni la pallavolo di serie A1 femminile, senza citare i casi emersi in quelli di A2 da Lodi ad Aprilia e alla difficoltà di avere un numero d’iscritte pari alle previste dal regolamento, e la possibilità, citata dallo stesso presidente della Lega, che Modena potrebbe avere gli stessi problemi creatisi a Crema, dovrebbe porre alle dirigenze alcune domande sulla esattezza dell’attuale movimento. Forse sarebbe il caso di riformarlo per intero! Un campionato a chilometri zero con giocatrici e staff che costano poco perché sono prodotti locali, che potrebbero abbassare ulteriormente il livello tecnico ma che darebbero maggiore fascino alle contese stracittadine e una linfa migliore alle Squadre Nazionali che avrebbero più atlete da attingere dalle formazioni di A1 sia per la squadra Seniores che per quelle giovanili. Probabilmente una situazione di questo tipo necessita da parte delle istituzioni investimenti maggiori per la crescita qualificata di tecnici e dirigenti ma queste sarebbero ripagate da una credibilità di un ambiente che, di conseguenza, attirerebbe un’aurea maggiore intorno al proprio carrozzone. Nel week end quindi il torneo riprenderà monco di un incontro per fortuna ci saranno Bergamo e Chieri a farci divertire con l’anticipo che le vedrà opposte in tv. Di fronte due tecnici che si sono rivelati alla pallavolo di vertice, Salvagni le scorse stagioni, Lavarini quest’anno; poi il presente e passato di Francesca Piccinini che ritorna a Bergamo dove si è consacrata definitivamente al grande volley. Uno contro l’altra le squadre che più hanno sorpreso in questa prima parte di campionato, Bergamo che sta affrontando l’ennesima stagione al vertice frutto, qui si, di una dirigenza oculata e avveduta; Chieri che non è ancora riuscita a esprimere il proprio potenziale ma che può contare sull’apporto del numeroso, competente e storico pubblico di Torino che attendeva la pallavolo al vecchio Ruffini dai tempi di Lanfranco! Interessanti anche le gare che vedranno contendersi la vittoria tra Pesaro e Modena protagoniste di un avvincente 3 a 2 all’andata e Conegliano contro una Urbino ritrovata dalla cura Radogna. Più scontate le gare tra Busto e Giaveno o Villa Cortese che sfida Bologna.
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