Cuneo campione: la Coppa Cev in Piemonte per la terza volta

di Adelio Pistelli

28/03/2010

Il Presidente Lannutti portato in trionfoIl Presidente Lannutti portato in trionfo
Il Presidente Lannutti portato in trionfo
La Cev torna in Piemonte. La Bre Banca Lannutti cancella in uno splendido pomeriggio di grande pallavolo, l’amarezza della final four della scorsa stagione in Grecia e si gode un meritatissimo trionfo europeo. Vittoria della determinazione, della grande tenacia; vittoria di un gruppo forte, concreto, motivatissimo; vittoria che rilancia ancora e meglio la già ottima stagione di una squadra che ha dimostrato ancora e e meglio la faccia di una sola medaglia: orgoglio. Cuneo ha vinto una grande finale. Mai come in questo momento la Cev è
diventata prezioso successo europeo. Dopo il ripescaggio di formazioni uscite dalla Champions, il valore tecnico e agonistico di questa manifestazione è cresciuto oltre misura e la squadra di Giuliani merita di doppio applauso proprio per come ha gestito tutta la Cev vinta, qui a Maaseik dopo una cavalcata di soli successi centrati un po’ dappertutto nel nostro Vecchio Continente. Già, Giuliani: esordio e vittoria, binomio da ricordare. "Sono contento e felice di aver centrato questo risultato nel corso di un’annata sempre più bella ma che necessitava di un acuto. C’è stato e adesso godiamocelo senza perdere il filo del discorso". Non si smentisce, il tecnico marchigiano di Cuneo che fa della costante determinazione uno dei suoi biglietti da visita. Però e stavolta è giusto così, mentre nasconde a fatica questo primo prezioso traguardo. Lo meritava per come ha gradualmente lavorato insieme ad un team che va in palestra e lo segue, rilanciando puntuali conferme a dispetto di anni e anni passati sottorete. Una squadra che ha praticamente dettato le condizioni contro un avversario che ha lottato pallone su pallone, mettendo in vetrina un opposto da applausi (Schops), una ricezione ai limiti della perfezione, difese imprevedibili. Ma Cuneo ha saputo gestire il tutto con la consapevolezza dei propri mezzi e con la forza dei nervi distesi. Ed è stato capace di tornare perentoriamente in partita dopo un secondo set che avrebbe potuto minare tutta la finale. Un parziale che Grbic e soci comandavano senza patemi ma che è scivolato lentamente via dalle proprie mani per un evidente e globale calo tecnico e agonistico. Ed i russi dell’Odintosovo facendo leva anche sulla proverbiale fisicità, hanno fatto girare il match che è diventato spettacolare, avvincente con un carico di emozioni degni della migliore finale europea Onore al merito, dunque per chi ha perso ma applausi a scena aperta per chi ha vinto. Per una squadra che ha mostrato il meglio nei momenti decisivi del quarto set, il parziale che ha definitivamente consacrato Cuneo campione dopo altalenanti avvicendamenti tecnici.
E dove sono emersi anche le ‘solite’ certezze di campioni conosciuti insieme alla splendida serata di Parodi sempre più anello di congiunzione del suo team. Finale doppiamente importante e significativo anche per il belga di Cuneo Wijsmans. Ha vinto il premio di miglior giocatore davanti a genitori e amici mentre intorno facevano festa una decina di inebriati tifosi piemontesi. Il resto? La solita piacevole passerella di premi individuali con riconoscimenti a Grbic, ad Henno, allo stesso Wijsmans che rafforzano se mai ce ne fosse stato
bisogno, il significativo successo piemontese.
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