Cuneo sfida i pericoli della Champions

di Adelio Pistelli

01/02/2011

Simone ParodiSimone Parodi
Simone Parodi
Una delle garanzie di Cuneo? La professionalità e non solo tecnica, dei suoi giocatori. Sentite Simone Parodi: “Cosa è stato determinante nella sconfitta in campionato con Treviso? I miei errori sul finire del quarto set, quando eravamo avanti di due parziali a uno. Per il passo falso mi prendo tutte le responsabilità”. Non è facile ammettere le proprie colpe: onore al merito del giovane schiacciatore dei campioni d’Italia. E, allora, diventa ancor più
significativo ascoltarlo quando afferma in prospettiva Champions: “Partita delicatissima, ma da vincere e basta”. Il perentorio riferimento è rivolto all’imminente impegno contro i russi del Lokomotiv Belgorod che domani saranno sottorete a Cuneo per la gara-uno degli ottavi di finale della manifestazione per club più importante. Ha ragione Parodi: sfida difficilissima ma, proprio per questo, stimolante da giocare. “Ripeto, soprattutto da vincere”. In Piemonte vedremo (c’è una diretta televisiva dalle 20,30 su Sport Italia) una delle più pericolose formazioni del panorama europeo. Team scorbutico quello del padre-padrone Schipulin, agonisticamente molto valido e tecnicamente tra i peggiori che potessero capitare alla Giuliani band. Poi, vale la pena – anche se velocemente – guardare già alla sfida–due in Russia con le conosciute difficoltà logistiche che si aggiungeranno a quelle tecniche e che, in passato anche recente, hanno negativamente condizionato chi è arrivato a giocarsi qualcosa di importante nel palasport russo. Ma tutto ciò accadrà la settimana prossima. Adesso il mirino è va posizionato esclusivamente sulla sfida-uno, sicuramente decisiva per i campioni d’Italia. Una vittoria in Piemonte, intanto regalerebbe nuovo entusiasmo ad una squadra e che garantirebbe, intanto, l’assurdo Golden set se Cuneo dovesse poi perdere il ritorno in Russia. Intanto va fatta una necessaria precisazione: che nessuno guardi alle ultime quattro sconfitte consecutive del Lokomotiv in campionato: sarebbe un errore deleterio. “Per carità, nessun riferimento a ciò che è stato nel torneo russo” ribadisce lo stesso tecnico di Cuneo, Alberto Giuliani . Anzi, aggiungiamo: i meno 11 punti dalla capolista Kazan, potrebbero dare maggiore spinta ai russi di Schipulin, che potrebbero mirare alla Champions con ancor più interesse. Alle corte: sfida da seguire, pallone dietro l’altro, perché ogni azione potrebbe dire tanto sulla delicatissima sfida europea. A proposito di palloni: quanto influirà per Henno e soci giocare con il Mikasa, impegnati quasi costantemente con il Molten>? Inutile girarci attorno, l’interrogativo ormai si perde nella notte dei tempi. Uno dei primi a lanciare l’allarme fu Samuele Papi, una delle più grandi espressioni nel ruolo della ricezione, al ritorno, anni fa e proprio da una negativa trasferta a Belgorod. In pochi, inizialmente, ascoltarono le parole dell’attuale capitano Sisley ma, a lungo andare il problema-pallone è diventato un vero handicap per le italiane impegnate in coppe europee. Come sarà domani per Cuneo, per la stessa Sisley in Cev (contro i francesi dell’Arago de Sete) e, per Macerata in Challenge Cup, in Siberia, contro i russi del Surgut. E Trento? Non gioca: gli uomini di Stoytchev salteranno ottavi e quarti di Champions per aver organizzato le final four di fine marzo, a Bolzano. Chi saranno gli altri tre per la grande kermesse europea. Le scommesse sono aperte…
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