Daniele Bagnoli: "Tutto dice Trento però..."

di Adelio Pistelli

21/01/2011

Daniele BagnoliDaniele Bagnoli
Daniele Bagnoli
E’ancora il grande assente. Lo è dall’estate del 2007 ma è tornato e la prossima final four di coppa Italia lo vedrà ancora protagonista. Stavolta, però, Daniele Bagnoli seguirà le sfide di Verona (domani e domenica) insieme a migliaia di tifosi, quasi anonimamente. Sì, quasi perché Bagnoli è il re di Coppe, con i suoi sette successi in carriera (tre con Modena e quattro con Treviso), l’ultima nel 2007 prima di lasciare e volare a Mosca da dove è tornato, appunto, solo qualche mese fa. “Sembra già così tanto lontana” afferma sorridendo mentre capisci che è quasi con la testa altrove. Parla sottovoce. “Non voglio svegliare la piccolina”. Si
chiama Giulia, è nata tredici giorni fa. “Non riuscite ad immaginare la mia grande gioia” racconta il papà-tecnico mantovano. Ecco, improvvisamente, riscopri una parte di Daniele Bagnoli, uno dei più grandi allenatori al mondo, uomo di ghiaccio del nostro volley: magie meravigliose a contorno di un discorso che mette ‘nel mirino’ la due giorni veronese. “E’ quasi banale ripetere che Trento ha tutti i favori del pronostico. I suoi tanti successi recenti, la sua forza di squadra che non sembra avere punti deboli la mettono al riparo nella teorica corsa al vertice”. “Però, se la razionalità suggerisce un commento scontato – continua Bagnoli -, c’è sempre il rovescio della medaglia che rende ogni sfida più intrigante. Le sorprese non sono mai mancate in simili appuntamenti e sono sempre lì, dietro l’angolo, con il loro carico di emozioni. Intanto diciamo che saranno due semifinali bellissime (Trento-Treviso e Cuneo-Macerata, ndr) e, di fatto, ci guadagnerà lo spettacolo. Non è difficile prevederlo guardando alle partite che verranno. Sottorete vedremo le migliori espressioni della pallavolo italiana, le prime quattro dell’attuale classifica di A1. Prendete Cuneo e Macerata: un solo pallone può fare la differenza anche se i campioni d’Italia, sembrano avere quel qualcosa in più”.
Il via (domani alle 15,30 con la prima di tre dirette Rai Sport Uno) con la sua ex Sisley che proverà a confezionale una di quelle ‘famose’ sorprese. “Il team veneto ha armi importanti ma va a corrente alternata e non può permetterselo se vuole fare il colpaccio. L’ho vista anche mercoledì sera a Modena, calare di intensità e se dovesse succedere nella semifinale di coppa, Trento non perderebbe l’occasione per affondare i suoi artigli. Insomma: devono giocare giocano bene tutti e con continuità”. Ci sono consigli per il tecnico di Treviso, Piazza? “Roberto non ne ha bisogno e non è una frase fatta. Abbiano lavorato insieme negli ultimi tredici anni, mi sono subito trovato bene. So come allena, conosco la sua competenza ed ho avuto modo di vedere il suo team, preparato molto bene sia tecnicamente che agonisticamente. Poi ha avuto la fortuna di iniziare come primo allenatore in una società che conosce a memoria e che lo stima. I suoi giocatori lo seguono. Mi sbilancio volentieri: diventerà uno dei migliori”. Si sbilanci anche su… Daniele Bagnoli: presto sarà ancora protagonista in Italia, vero? “Ho una certa voglia di tornare, non lo nascondo e non vedo perché dovrei. Però, bisogna essere in due. Trovare chi ha intenzione e desiderio di portarti su una sua panchina”. Le voci parlano di Modena, anche per il suo passato glorioso con la società emiliana. Però c’è chi lo vede a Macerata dove qualcuno recentemente ha fatto capire i sui desideri. “Vedremo, qualcosa succederà. Certo, sono stato molto felice a leggere le parole rilanciate da Valerio (Vermiglio, ndr.) nei miei confronti sulle colonne del quotidiano Corriere Adriatico. E se dovesse davvero maturare l’ipotesi Lube, come potrei non prenderla in considerazione…”
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