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Davide Baraldi, l'artefice di una salvezza impossibile
Davide Baraldi, l'artefice di una salvezza impossibile
di Lanfranco Dallari
17/04/2014
Davide Baraldi e Lanfranco Dallari
Davide Baraldi e Lanfranco Dallari
Davide Baraldi
è riuscito nella mission impossible di conquistare con la sua Crovegli Reggio Emilia la salvezza nel campionato di serie A2 femminile. In pochi pensavano che la formazione reggiana potesse raggiungere questo grande traguardo soprattutto dopo la morte fulminea di patron Walter Crovegli alla vigilia dell'inizio del campionato, ironia della sorte avvenuta dopo un'amichevole della sua amata squadra. Dopo la tragedia Baraldi, assieme allo staff e alla squadra, ha fatto un gesto a dir poco encomiabile, ha accettato di ridursi l'ingaggio, ma ha continuato ad allenare con grande impegno e abnegazione, risalendo gradualmente la classifica che per diverse giornate vedeva la sua formazione inesorabilmnete condannata alla retrocessione. Gli inserimenti a gennaio della polacca Patrycja Polak e della brasiliana Soraia Neudil Dos Santos gli hanno permesso di avere a disposizione una rosa più competitiva, e il lavoro del bravo tecnico alla fine ha permesso di coronare il sogno della società reggiana, una salvezza che equivale ad una promozione, ancora più bella visto quanto è stata sofferta. Da giocatore è stato un bravo palleggiatore, per anni in serie B2 compagno di squadra dell'amico Giovanni Guidetti al Cus Modena, formazione allenata dal papà di Giovanni, il mitico Prof. Adriano (che Davide sa imitare alla perfezione sia nella gestualità che nella voce, mettendo in scena fantastici siparietti a due quando si ritrovano!); validissimo tecnico (e non solo perchè ha ottenuto il Premio Luigi Razzoli quale Miglior Allenatore della serie A2 per la stagione 2008/09 e una promozione in A2 con Santa Croce nel 2009/10), persona correttissima, con le idee chiare e grande talento, ha esordito da giovanissimo come vice allenatore nella stagione 1998/99 in serie A1 alla Johnson Matthey Rubiera, poi varie stagioni in terra emiliana tra Modena e Reggio Emilia, dove ha esordito in serie A1 come primo allenatore nel 2004/05, poi ha allenato a Forlì, Piacenza, Santa Croce per tornare nella società reggiana del Pres. Crovegli, che allena da tre anni consecutivi. Annata questa che possiamo definire miracolosa Davide? "
Sicuramente è stata una salvezza miracolosa per quelle che erano le premesse iniziali e per tutto quello che ci è successo in questa stagione a partire dalla morte del presidente che era l'anima di questa squadra. Un risultato che ha premiato gli sforzi e i sacrifici che tutti abbiamo fatto, staff e atlete, e per questo dal sapore ancora più dolce".
Non hai mai avuto durante l'anno la paura di non riuscire a raggiungere l'obiettivo sperato della salvezza? "
Sapevo delle difficoltà che avremmo incontrato, che sarebbe stato un compito arduo, ma non ho mai pensato di mollare, ho sempre
solo
pensato a lavorare con questo pallino fisso di riuscire a salvarci anche per un dovere morale nei confronti di un presidente che mi ha sempre trattato con grande stima e affetto".
Su cosa avete costruito quest'anno la vostra rimonta in classifica?
"Il gruppo è stato sempre compatto anche nei momenti di difficoltà ed ha sempre lavorato remando nella stessa direzione; l'arrivo di Soraia e successivamente di Polak ha permesso un miglior rendimento al nostro attacco dando maggior sicurezza e tranquillità al resto della squadra".
Modenese d.o.c. ma reggiano d.o.c di adozione... "
Ebbene sì, da quando ho sposato Laura 7 anni fa vivo a Reggio dove mi trovo bene, abbiamo un figlio di 3 anni e mezzo, Edoardo, e un altro in arrivo.... la nostra famiglia reggiana si sta allargando!".
Davide Baraldi dopo questa ennesima stagione sportiva positiva potrebbe essere chiamato da diverse squadre.... lasceresti la società reggiana in caso di chiamata di club importanti?
"Alla Crovegli mi trovo benissimo e sono orgoglioso di farne parte, ovvio è che se arrivasse una chiamata importante sarebbe per me un motivo d'orgoglio e la valuterei con grande attenzione"
.
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