"Devo tutto a Cuneo"

di Matteo Pistolesi

20/06/2014

Matteo PistolesiMatteo Pistolesi
Matteo Pistolesi
Devo tutto a Cuneo. Devo tutto alla sua storia. I miei sogni che stanno resistendo, e sono ancora in piedi, sperando di poter essere realizzati, devono soltanto ringraziarla.
Sono qui affianco a me mentre scrivo, i miei sogni, mi guardano, loro hanno vissuto con me dal primo giorno che sono entrato in quella palestra, e continuano ad essere i miei principali compagni di vita.
Amo la pallavolo, la amo veramente con tutto il cuore, ho respirato pallavolo molto presto in casa, a due anni ero al palasport ruffini a vedere la Klippan Torino dove lavorava mio padre, scorrazzavo con un piccolo triciclo a volte andando a sbattere contro le vetrate che davano sul campo, poco dopo sono arrivato a Cuneo, insieme alla mia famiglia, e il triciclo ha lasciato posto alle mie gambe: correvo durante ogni partita dietro a un pallone giocando con i miei amici, tutti questi attimi sono scolpiti dentro i miei ricordi, e non spariranno mai.
Come non spariranno mai dalla mia memoria tutte i campioni che ho visto passare da quel palazzo, tutti diversi, ma ognuno di loro sono un esempio da imitare a suo modo.
Sono fiero di essere cresciuto in quell'ambiente, un ambiente pulito, che ha fatto crescere nel suo settore giovanile centinaia di ragazzi, qualcuno ce l'ha fatta, e' arrivato la', dove tutti sognano di arrivare quando si affacciano a questo sport, in serie A.
Qualcun altro non ce l'ha fatta, qualcuno ha preferito prendere altre strade, ma sono certo che ognuno porterà soltanto ricordi bellissimi di questa magnifica storia.
Il mio più grande sogno sarebbe stato quello di vestire la mia maglia numero 8, che ho indossato la prima volta a 12 anni, in prima squadra... Sentire i cori dei tifosi, respirare l'atmosfera che ho potuto soltanto assaggiare facendo il raccattapalle.
Ho avuto la fortuna di giocare insieme a grandissimi compagni e di essere allenato da validissimi allenatori, ho fatto parte di grandi gruppi molto forti che hanno vinto, ho imparato a volte ad accettare la sconfitta (anzi quello forse forse non ancora...) ma in ogni caso ritrovarsi ogni anno anno lì a giocarsi gli scudetti giovanili insieme a Macerata, Trento e Treviso ha rappresentato un sogno per noi ragazzi...
Una storia indimenticabile, culminata con lo scudetto del 2010, il primo storico scudetto, qualcosa di stupendo, 10.000 persone in campo a festeggiare non tanto una vittoria, ma un'intera bellissima storia, quella del volley a Cuneo.
Nemmeno Il grande Fedro avrebbe potuto scrivere una favola tanto bella, una favola di un leone che nonostante le cadute ha sempre saputo rialzarsi, ha vinto tanto ma ancora di più emozionato i cuori della gente che non riuscirà facilmente a dimenticare la passione che traspariva dagli occhi di tutti i protagonisti.
Grazie a tutti quelli che hanno vissuto questa parte di viaggio insieme a me.
Sono un sognatore, e i sognatori non mollano, il mio sogno continua a vivere, e io continuo a vivere di queste stupende emozioni...
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