Domani Italia-Russia semifinale mondiale

14/11/2006

SIMONA RINIERI
Oggi, Simona Rinieri, è la capitana azzurra, ma già quattro anni fa era una pedina fondamentale nella squadra che ha vinto il Mondiale: “Mi ricordo bene la vigilia della semifinale con la Cina, tutti ci davano per spacciate, ma noi giocammo una delle partite più belle e vincemmo. Anche oggi in molti di danno per battute con le russe, ma noi vogliamo raggiungere la finale. Scenderemo in campo con la stessa mentalità che ci ha accompagnato per tutto il Mondiale, affrontando un’avversaria alla volta, senza porci limiti: credo che sia la metalità migliore. Con la Russia quest’anno ci abbiamo giocato diverse volte e spesso abbiamo perso, ma sono state tutte partite strane con noi in vantaggio anche per due a zero e poi le loro rimonte. Credo che sarà una bella partita, siamo tranquille, ci crediamo.”

ELEONORA LO BIANCO
Dalle sue mani passeranno quasi tutti i palloni della partita, quattro anni fu una piacevole scoperta, quest’anno la più importante conferma: Eleonora Lo Bianco la regista azzurra ci ha raccontato cosa prova una giocatrice a ritrovarsi quattro anni dopo alla vigilia di una semifinale Mondiale. “Certamente c’è sempre stata la voglia di volerla rigiocare una partita così importante, ma non è stato un pensiero fisso. All’inizio pensi che quattro anni sono lunghi, che tante cose possono accadere, che la squadra cambia, che il valore del gruppo puó cambiare. Peró si continua a lavorare per ritornare al vertice e un giorno ti accorgi che certe situazioni possono ripetersi e che la squadra è competitiva e puó avere certe ambizioni, allora cominci a crederci e continui a lavorare. Quando devi giocare una semifinale, non c’è un avversaria migliore o peggiore, sai che davanti troverai una squadra forte. Del resto tra Brasile e Russia c’era poco da scegliere sono due squadre forti, molto forti.”

PAOLA PAGGI
Ancora in dubbio la presenza di Paola Paggi nella sfida contro la Russia, la centrale piemontese, non ha perso il suo sorriso e questo lascia ben sperare per un suo recupero: “Una cosa è certa affrontare il Giappone ai Mondiali non mi porta bene, anche nel 2002 mi feci male contro di loro ad un ginocchio ed in pratica il mio Mondiale finì lì. Ma la partita di domani la voglio giocare, per questo sto pregando il fisioterapista Nocentini di fare tutto quello che puó per consentirmi di scendere in campo. Io sino all’inizio delle estate ai Mondiali non ci pensavo per nulla, mi stavo preparando per una stagione di beach volley. Poi sono stata convocata per il Grand Prix e mi sono tornate in mente le emozioni e la gioia per la vittoria di Berlino, prima le avevo messe da parte. In queste ore la tensione sale, ma è giusto che sia così, perchè con il passar delle ore si trasforma nella giusta aggressività in partita.”

SIMONA ORTOLANI
Di poche parole, ma serena come il suo nome la piu’ giovane delle azzurre, la schiacciatrice Ortolani: “Speriamo che tutto vada per il meglio. In semifinale è logico che trovi sulla tua strada una squadra forte, ma noi siamo convinte di poter andare ancora avanti. Sino a questo momento non provo nessuna sensazione particolare, l’emozione c’è sempre ogni volta che indossi la maglietta dell’Italia.“

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