E' in edicola Pallavolo Supervolley di Settembre 2008

16/09/2008

E' in edicola Pallavolo Supervolley di Settembre 2008
L’esultanza di Matteo Martino è l’immagine che Pallavolo Supervolley ha scelto per ricordare l’Olimpiade di Pechino. Perché anche senza medaglie, non tutto della spedizione azzurra è da buttare e da lì, dal quarto posto della nazionale maschile e dalla prima esperienza a cinque cerchi del giocatore che più di tutti in prospettiva rappresenta un patrimonio per il movimento italiano, si deve ripartire.
Il numero di settembre di Pallavolo Supervolley è in gran parte dedicato ai Giochi, attraverso un ampio reportage del direttore Stefano Michelini. In chiave azzurra l’analisi tocca tutte e tre le partecipazioni italiane. La nazionale maschile è tornata tra le prime quattro, andando a ricollocarsi nella posizione in cui era sempre stata, eccezion fatta per le ultime due annate. Non è arrivato il podio, d’accordo, e si è interrotta una striscia di tre medaglie consecutive, ma se si considera che la qualificazione era stata strappata solo all’ultima occasione e che, appunto, la nazionale non faceva risultato dal 2005, l’esito finale non è poi da cestinare. Ne abbiamo parlato con il Ct, Andrea Anastasi, che a freddo ha ammesso anche che la scelta di Mirko Corsano, in condizioni fisiche non perfette, alla fine si è rivelata un errore. Poi spazio al trionfo statunitense e a alla storia, drammatica e al tempo stesso incredibilmente bella, del tecnico McCutcheon, che in poche settimane ha pianto la morte del suocero ucciso da un folle proprio a Pechino, prima di conquistare ad appena 38 anni il terzo titolo olimpico della storia della nazionale americana.
Fra le ragazze la storia è quella di una delusione. Perché i presupposti per tornare con una medaglia al collo c’erano tutti e invece la squadra di Massimo Barbolini è rientrata con un quinto posto che eguaglia il risultato di Atene ma che non soddisfa nessuno, a cominciare dalle ragazze. “La lampadina del cervello di tutte si è spenta nella partita più importante”, dice Francesca Piccinini nella propria rubrica, mentre il Ct dà spiegazioni tecniche. Di certo l’assenza di Antonella Del Core e la vicenda di Tai Aguero non hanno facilitato il compito di una squadra che ha perso gli equilibri perfetti dello scorso anno. Chi invece ha avuto ingranaggi assolutamente perfetti è stato il Brasile di Zè Roberto, che ha accettato anche di indossare i panni di Invitato Speciale per raccontarci in prima persona la sua gioia per un trionfo che segue quello del 1992 con la nazionale maschile.
Non mancano tante foto e curiosità olimpiche, oltre all’analisi della spedizione azzurra nel beach volley, con tre sconfitte in altrettante partite per Lione-Amore e un futuro incerto tutto da costruire. Un applauso particolare va, invece, ai due fischietti italiani designati per Pechino. Menghini ha chiuso la carriera arbitrando da primo la finale del torneo di pallavolo femminile fra Brasile e Stati Uniti, Cesare ha fatto il bis di Atene e ha diretto la sua seconda sfida per l’oro olimpico, questa volta maschile.
L’Amarcord di Carlo Gobbi è dedicato a Fefè de Giorgi, che in Cina era presente nelle vesti di commentatore per la Rai e che è pronto ad affrontare, in panchina ovviamente, una nuova stagione alla guida di Macerata. E proprio al campionato maschile che sta per cominciare Pallavolo Supervolley dedica ampio spazio, con le previsioni di Lorenzo Bernardi e tutte le schede delle protagoniste. Immancabili, come ogni anno, le nostre valutazioni sulle squadre, così come uno sguardo attento va anche alla serie A2 e alla nuova realtà a 14 squadre del massimo campionato femminile. Una finestra sull’Italia assolutamente da non perdere. 
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