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29/09/2024
Conegliano vince la Supercoppa femminile
Sono davvero onorato di aver ricevuto l’Harmony Award #StopViolence al Teatro Verdi di Monte San Savino. E’ stata una soddisfazione immensa, anche perché ho potuto parlare della mia quarantennale esperienza professionale e delle ultime opere realizzate da quando ho il privilegio di fare il direttore editoriale della Lega Calcio Serie A: il record nei social con oltre 41 milioni di subscrivers in 22 account e in 8 lingue, la realizzazione dell’innovativo IBC di Lissone, la creazione di Radio Tv Serie A con RDS e il bellissimo Festival della Serie A organizzato a giungo in quel di Parma. E’ stato un grandissimo piacere di condividere questo momento valoriale di rara intensità emotiva con grandi personaggi come una simpaticissima Carolina Kostner, un emozionato Stefano Tacconi, un bravissimo Filippo Galli, uno scatenato Fefè De Giorgi e una commossa Manuela Leggeri, che hanno tenuto alta la bandiera della pallavolo.
IL GRAFFIO DELLE PANTERE. Otto volte, e per ben sette volte di fila: Conegliano ha inanellato una serie incredibile di successi nella Supercoppa femminile battendo Milano per 3-2 davanti a 10.300 spettatori presenti al PalaEur di Roma. La squadra di Stefano Lavarini è stata condizionato dall’assenza di Paola Egonu, bloccata da un attacco di febbre, e nonostante la prestazione maiuscola di Myriam Sylla (autrice di 24 punti) non è riuscita ad arginare la forza delle venete di Daniele Lavarini. Miglior giocatrice è stata premiata Sarah Fahr: per la centrale dell’Imoco 17 punti con il 63% in attacco, per la Haak 20 punti (tra cui quello che ha firmato il 15-11 nel tie break) e per Gabi 16. La nuova stagione è partita come si è conclusa la precedente, ovvero con Conegliano in trionfo. Riuscirà Milano quest’anno a trovare la forza di vincere Coppa Italia o scudetto?
I VOTI AL CAMPIONATO. Nel week end ha preso il via la SuperLega e la prima giornata ha regalato già la prima sorpresa, con Taranto che ha battuto Milano con un perentorio 3-0. Quale è il volto di questo campionato? Favorita principale è senza dubbio Perugia campione d’Italia, ulteriormente rinforzata con il giapponese Ishikawa. Principale antagonista della squadra che ha già vinto la Supercoppa è Trento, rinforzata al centro dal brasiliano Flavio. A sognare in grande è anche Piacenza, che come al solito non ha badato a spese e ha portato alla corte di Anastasi due big come Kovacevic e Galassi: sarà la volta buona per vincere qualcosa di prestigioso? Le outsiders? Modena, molto rinnovata (in regia De Cecco, in diagonale con lui Buchegger), Verona (se Mozic starà bene) e Civitanova (affidata al giovane palleggiatore Mattia Boninfante).
22/09/2024
Perugia vince la Supercoppa maschile
Il primo trofeo della nuova stagione maschile è andato ad arricchire la bacheca di Perugia, che al Palazzo Wanny di Firenze ha conquistato la Supercoppa Maschile di SuperLega battendo in finale Trento per 15-9 al tie break. Per gli umbri si tratta del sesto successo in questa manifestazione, il terzo consecutivo. Davanti a quasi 4.000 spettatori che hanno fatto registrare il sold out nell’impianto toscano, la squadra di Angelo Lorenzetti (al quinto successo personale) a trovato il suo trascinatore nel giapponese Yuki Ishikawa, autore di 20 punti e premiato alla fine mvp. Nelle file trentine il più prolifico con 24 punti è stato invece Gabi Garcia, schierato da Fabio Soli al posto dell’indisponibile Kamil Rychlicki. Perugia e Trento hanno già confermato che saranno le squadre da battere nel campionato di SuperLega che scatta nel prossimo week end.
LE SOLITE PANTERE. La nuova stagione femminile è invece ripartita con l’ennesima vittoria di Conegliano, capace di aggiudicarsi la Courmayeur Cup: la formazione di Daniele Santarelli, pur priva di Isabelle Haak, ha piegato Milano per 15-13 al quinto set. Straordinario il debutto con la sua nuova maglia della brasiliana Gabi, capace di mettere a segno 27 punti (con 5 muri) e di fare pertanto meglio di Paola Egonu (per l’opposto azzurro 22 punti). Sabato 28 al Palazzetto dello Sport di Roma al sestetto di Stefano Lavarini, nuovo tecnico brianzolo, è offerta la possibilità di un pronto riscatto in occasione della Supercoppa.
WORK SHOP PER ALLENATORI. Davvero bellissima la tredicesima edizione del work shop per allenatori andata in scena domenica a Milano. Oltre 300 tecnici hanno gremito le gradinate del Centro Pavesi per assistere alle superlative a applauditissime lezioni di Massimo Barbolini e Rado Stoytchev assistiti dalle selezioni lombarde (la maschile ha vinto il Trofeo delle Regioni, la femminile è arrivata seconda): il tecnico modenese che il prossimo anno andrà a Houston per vivere una bellissima esperienza nella neonata Lega professionistica femminile statunitense ha parlato del “Contrattacco dopo la difesa” mentre il tecnico bulgaro della Rana Verona ha fatto un’accattivante lezione su “La distribuzione del palleggiatore”. A tutti i partecipanti verrà omaggiata una copia della Guida al Volley 2025 e la possibilità di assistere alla partita di Superlega Milano-Civitanova di domenica 6 ottobre. L’appuntamento è già per il prossimo anno.
GRAZIE PER IL PREMIO. Sono davvero onorato di poter ricevere venerdì sera l’Harmony Award #StopViolence al Teatro Verdi di Monte San Savino. Un’emozione incredibile e una soddisfazione immensa che avrò il piacere di condividere con grandi personaggi come Carolina Kostner, Stefano Tacconi, Filippo Galli, Fefè De Giorgi e Manuela Leggeri.
15/09/2024
Gli Oscar del beach volley al Fantini Club di Cervia
Bellissima serata al Fantini Club di Cervia, dove questo sport è nato in Italia nel 1984 e dove è andata in scena la prima edizione dell'Oscar del beach volley. Il momento della consegna dei premi è stato preceduto da un momento di confronto in cui si è parlato della situazione attuale e futura di questo bellissimo sport, significativamente in crescita anche dal punto di vista dei tesserati: con l’accento su un incremento esponenziale dei giovani che lascia ben sperare in prospettiva futura.
VITA DA OSCAR. Il riconoscimento di rookie dell’anno a Laurin Zoeschg e Matteo Iurisci, campioni d’Europa Under 18, quello di arbitro dell’anno a Davide Crescentini, figlio d’arte, quello di supervisore dell’anno a Pier Paolo Murgioni, quello di allenatore dell’anno a Caterina De Marinis e quelli di atleti dell’anno alla plurititolata Marta Menegatti e a Paolo Nicolai, vincitore di una indimenticabile medaglia d’argento olimpica a Rio nel 2016. Complimenti sinceri a tutti.
FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE. E’ stato un piacere aver potuto parlare di Radio TV Serie A con RDS di cui sono direttore al prestigioso Festival della Letteratura a Camogli. Di rilievo gli interventi di Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A che ha spiegato il progetto media company iniziato quattro anni fa con la realizzazione del futuribile IBC di Lissone e proseguito con l’innovativo progetto della radio in tv e della tv in radio. Serse Cosmi, brillante opinionista dell’emittente, ha deliziato tutti parlando della capacità comunicativa degli atleti e il professor Aldo Grasso, stimatissimo critico del Corriere della Sera, ha fatto un’approfondita disamina sulla radio e sulla potenzialità di diffusione dei nuovi mezzi che rappresentano una concreta alternativa alla tv tradizionale diffondendo highlights e prodotti sempre più moderni. La tecnologia ha indiscutibilmente sconvolto il nostro mondo, e Radio Tv Serie A con RDS (da un mesetto visibile anche sulla piattaforma di DAZN) ne è una conferma.
GRAZIE PROFESSORE. Dopo 33 anni ho avuto finalmente la possibilità di ringraziare personalmente il professor Grasso, che il 31 dicembre del 1991 aveva riservato parole di elogio nei miei confronti sul Corriere della Sera dando le pagelle ai migliori dell’anno in tv. “Lorenzo Dallari segue gli incontri di pallavolo per Tele+2; è competente e appassionato. Il suo è uno sport per platee civili, mal si addice la sguaiataggine. Anche se conosce tutti i protagonisti, non assume mai l’aria complice dei cronisti di calcio”. Ne sono ancora onorato.
MONDIALE MASCHILE. La FIVB ha reso noti i gironi della rassegna iridata che il prossimo anno si svolgerà nelle Filippine dal 12 al 28 settembre 2025: l’Italia, campione in carica, sarà testa di serie numero 1 nella Pool F in cui dovrà affrontare Ucraina, Belgio e Algeria.
05/09/2024
Aspettando il Mondiale 2025 Azzurrini sul tetto del mondo
La Federazione Internazionale ha ufficializzato le squadre maschili e femminili che prenderanno parte ai Campionati del Mondo 2025. La rassegna iridata, che per la prima volta vedrà competere 32 formazioni rispetto alle 24 delle precedenti edizioni, saranno rappresentati ben 43 paesi diversi: 6 dall’Africa, 8 dall’Asia, 19 dall’Europa, 6 dal Norceca e 4 dal Sud America.
MONDIALE MASCHILE. Oltre alle Filippine paese ospitante e all’Italia detentrice del trofeo, sono stati assegnati 15 posti in base ai risultati dei campionati continentali 2023: Egitto, Algeria e Libia per l’Africa; Giappone, Iran e Qatar per l’Asia; Polonia, Slovenia e Francia per l’Europa; Stati Uniti, Canada e Cuba per la Norceca; Argentina, Brasile e Colombia per il Sud America. I restanti 15 pass sono stati assegnati alle migliori nazionali non ancora qualificate del world ranking al 30 agosto 2024: Germania, Serbia, Olanda, Ucraina, Belgio, Turchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Portogallo, Finlandia, Tunisia, Cina, Romania, Cile e Corea del Sud. Il Mondiale maschile si svolgerà nelle Filippine dal 12 al 28 settembre 2025, mentre il sorteggio dei giorni avrà luogo a Manila il 14 settembre.
MONDIALE FEMMINILE. Il torneo femminile andrà invece in scena il prossimo anno Thailandia, e vi sono ammesse di diritto le padrone di casa e le campionesse in carica della Serbia. Dai campionati continentali hanno ottenuto il pass: Kenya, Egitto e Camerun per l’Africa; Cina, Giappone e Vietnam per l’Asia; Turchia, Olanda e Italia per l’Europa; Repubblica Dominicana, Stati Uniti e Canada per la Norceca; Brasile, Argentina e Colombia per il Sud America. I restanti 15 posti invece sono stati determinati con il World Ranking: Polonia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Porto Rico, Ucraina, Francia, Bulgaria, Cuba, Svezia, Messico, Slovenia, Slovacchia, Spagna e Grecia.
AZZURRINI IRIDATI. La nazionale maschile Under 17 si è laureata campione del mondo a Sofia in Bulgaria battendo in una combattutissima finale l’Argentina per 15-9 al tie break dopo essersi trovata sotto 2-0. Un successo meritatissimo per gli azzurrini diLeoni, che nella rassegna iridata hanno chiuso imbattuti collezionando 7 vittorie di fila. Al terzo posto Cina Taipei, vincitrice della Spagna per 15-12 al quinto set. Manuel Zlatanov, figlio dell’ex azzurro Hristo, è stato nominato MVP e miglior schiacciatore, mentre a Martino Bigozzi è andato il riconoscimento di miglior centrale, a Pietro Valgiovio di miglior palleggiatore e a Federico Argano di miglior opposto. Un risultato molto importante per la pallavolo maschile italiana in chiave futura.
OSCAR DEL BEACH VOLLEY. Venerdì 13 al Fantini Club di Cervia si terrà la prima edizione dell'Oscar del beach volley.
25/08/2024
Il futuro della pallavolo europea
La vita è fatta di corsi e ricorsi, e questo non l’ho certo pensato né scritto io. Però è bello quando si ripetono situazioni particolari e del tutto inaspettate. Come quella immortalata dalla fotografia che mi ritrae un giorno d’agosto insieme a Tommaso Rinaldi al Fantini Club di Cervia: in questo stesso campo da beach volley tanto tempo fa io e mio figlio Filippo abbiamo sfidato proprio Tommaso e suo papà (l’ex azzurro Pietro) in una combattutissima partita sulla sabbia (i genitori giocavano in ginocchio, con la rete abbassata per favorire i bimbi). Sono passati tanti anni, Tommaso è diventato un atleta di interesse azzurro (ha vinto l’argento nel 2023 con la maglia dell’Italia), è punto fermo a Modena (con cui ha festeggiato la Coppa Cev nel 2023) e sono certo che la carriera gli arriderà perché è un ragazzo intelligente oltre che molto bravo in campo (ma pure fuori dal campo, si è già laureato a luglio abbinando la carriera sportiva agli studi). Mi ha fatto piacere incontrarlo e parlare con lui anche di questo momento molto particolare che peraltro anche lui ricordava con affetto. La vita a volte è molto bella nella sua semplicità.
LA GOVERNANCE DELLA CEV. Non c’è neanche un italiano del nuovo Consiglio di Amministrazione della Federazione Europea. E a guardarci bene non c’è neanche un polacco o un turco, ovvero non sono stati eletti rappresentanti delle Federazioni che possono vantare i campionati continentali più importanti. In compenso sono stati eletti un irlandese, un portoghese e anche uno di Gibilterra (!), paesi in cui notoriamente la pallavolo è diffusissima… Il nuovo presidente è il croato Roko Sikiric, eletto con 36 voti, successore del serbo Aleksander Boricic (che lascia dopo 2 mandati per andare a tempo pieno in Fivb). Non ce l’ha fatta dunque il nostro Renato Arena, dato da tempo per favorito e invece fermatosi a quota 16 preferenze. Una sola preferenza invece per il danese Eric Adler e neanche una per il polacco Leszek Wencel. L’elezione avvenuta presso il Maschio Angioino di Napoli ha delineato il volto della nuova governance della Cev, che dovrà lavorare nel quadriennio 2024/2028: nel CdA figurano anche l’irlandese Clodagh Nic Canna, il serbo Ivan Knezevic e il portoghese Leonel Salgueiro. annunciati dal neo-presidente. Inoltre sono stati votati il bulgaro Ljubo Ganev, nostra vecchia conoscenza, Il belga Guy Juwet, il ceco Marek Pakosta, il francese Eric Tanguy, il lettone Arturs Vitkovskis e per l’appunto la rappresentante di Gibilterra Emma Labrador. Infine al secondo turno sono stati votati il danese Eric Adler, la lituana Alisa Cesnuleviciute, la scozzese Margeret Ann Fleming, l’azero Jalil Jafarov, il macedone Petar Jovanovski, lo slovacco Marek Rojko, lo sloveno Metod Ropret e la svedese Annika Sjoberg.
11/08/2024
Italia finalmente campione olimpica!
Il Grande Sogno finalmente si è realizzato! La pallavolo italiana ha atteso ben 32 anni prima di salire sul giardino più alto del podio all'Olimpiade ma finalmente a Parigi c'è riuscita: dopo che in diverse circostanze il traguardo era stato sfiorato dagli azzurri, a conquistare la medaglia d'oro a Cinque Cerchi alla prima vera opportunità che è stata offerta loro sono state le azzurre, straordinarie protagoniste di un torneo praticamente perfetto. Il destino a volte è strano, ma questo chi è esperto della vita anche sportiva lo sa bene... L'Italia ha concesso solamente un set alle proprie avversarie nella prima giornata contro la Repubblica Dominicana, poi hai infilato tutte vittorie per 3-0 meritando di abbandonarsi a una gioia immensa: nelle ultime tre sfide decisive ha regolato nei quarti di finale le campionesse del mondo della Serbia, in semifinale le campionesse d'Europa della Turchia e in finale le campionesse olimpiche degli Stati Uniti. Credo che ogni commento sia assolutamente superfluo… Le azzurre sono entrate nella storia grazie a un cambio di mentalità repentino rispetto allo scorso anno, frutto dello straordinario lavoro svolto da Julio Velasco non solo dal punto di vista tecnico-tattico ma anche da quello psicologico e motivazionale: in campo si è vista una formazione sempre molto concentrata, molto lucida e capace di metabolizzare in fretta i pochi errori commessi. L'Italia ha dimostrato di essere una squadra vera, non più esclusivamente dipendente dal rendimento di una pur eccellente Paolo Egonu, letteralmente trasformata rispetto a qualche mese fa (per lei 22 punti pesanti nel match decisivo). Tutte le azzurre hanno giocato con continuità e attenzione, disciplina tattica e qualità tecnica. Anche in finale contro le temibili statunitensi di Karch Kiraly hanno messo in luce grande qualità nel servizio (chiudendo con sette battute vincenti contro le tre delle proprie avversarie), lucidità in regia (bravissima davvero Alessia Orro) e un'incisività pazzesca a muro (ben 11 punti in questo fondamentale a fronte dello zero totalizzato dalla nazionale stelle e strisce). L'Italia ha dimostrato di possedere grande cuore meritandosi di entrare nella storia della pallavolo, sfruttando al meglio la prima opportunità di giocarsi la medaglia d'oro dopo che nelle precedenti sei edizioni dei Giochi cui aveva preso parte non si era mai neppure qualificata per le semifinali. Un risultato incredibile che sta a premiare la qualità espressa da un gruppo coeso, forte di eccellenti individualità messe però al servizio del collettivo: dalla capitana Danesi a una scatenata Sylla, dell'esperta Bosetti alla garanzia De Gennaro, dalla granitica Fahr all'Antropova, risultata spesso variante determinante.
09/08/2024
Azzurri solo quarti a Parigi 2024
L'Olimpiade di Parigi si è conclusa con tanta amarezza per la nazionale maschile: il quarto posto e l'esclusione dal podio non risponde certo alle ottimistiche attese della vigilia anche se purtroppo rispecchia quanto è successo nella parte conclusiva del torneo a Cinque Cerchi. Dopo aver dominato il proprio girone grazie a una pallavolo stellare, la squadra di Fefe' De Giorgi ha saputo realizzare un autentico miracolo nei quarti di finale contro il Giappone, annullando ben quattro palle match ai nipponici e imponendosi al tie-break dopo un lungo ed entusiasmante recupero che ha illuso tutti. Poi è arrivata la semifinale con la Francia, risultata impietoso giustiziere degli azzurri, sconfitti con un 3-0 molto pesante che sicuramente ha minato qualcosa nelle certezze e nei meccanismi del gioco. La finale per la medaglia di bronzo è stata probabilmente l'inevitabile conclusione per una squadra che alla fine si è dimostrata incapace di risolvere le situazioni più complicate commettendo decisamente troppi errori nelle fasi decisive. Contro gli Stati Uniti è finita 3-0, anche se soprattutto nel secondo set l'Italia ha combattuto a viso aperto contro un'avversaria secondo me molto forte, galvanizzata come sempre accade alla nazionale stelle e strisce quando si trova a giocare l'Olimpiade. Questa sconfitta è molto pesante e rispecchia quello che ha espresso il campo, bisogna essere obiettivi. Mi sono piaciuti gli azzurri? Mentirei se non dicessi di no. Bastava vedere la mia faccia in tv visto che mi hanno detto di essere stato inquadrato più volte essendo seduto proprio dietro una panchina. Hanno giocato bene? Mentirei se non dicessi di no. Perché si sono smarriti nel momento più importante dell'appuntamento parigino? Ovviamente questa è la domanda che si stanno facendo tutti e che necessiterà di molte riflessioni in un futuro non troppo lontano. Sono convinto che non sia opportuno parlare ora dei singoli e che non sia il tempo dei processi sommari, ma che occorra lasciar metabolizzare questo momento per comprendere cosa fare e come agire, nella consapevolezza comunque che il gruppo è infarcito di giocatori bravi e anche futuribili. Adesso piovono e pioveranno le critiche ed è inevitabile vista la delusione che sta provando tutto il movimento maschile, preoccupato per il suo futuro. Però occorre mantenere la lucidità e non bisogna dimenticare quanto di buono ha fatto l'Italia da quando De Giorgi siede sulla sua panchina: un oro e un argento agli Europei oltre a un titolo mondiale. Niente male, direi. Ok, l'Olimpiade è tutta un'altra cosa, di maggior prestigio, visibilità e notorietà. Cosa si deve fare? Innanzi tutto bisogna riflettere su queste sconfitte non facendo finta che vada tutto bene perché evidentemente di problemi ce ne sono visto come sono maturate.
09/08/2024
Azzurre in finale a Parigi 2024
La partita perfetta. La nazionale femminile ha centrato l'obiettivo della finale olimpica battendo la Turchia con un netto 3-0 e domenica se la vedrà per la conquista della medaglia d'oro con gli Stati Uniti campioni in carica, che nell'altra semifinale hanno invece faticato cinque, combattutissimi set prima di domare 15-11 al tie break la resistenza di un coriaceo Brasile.
Le azzurre hanno giocato a pallavolo eccellente e sognano giustamente il gradino più alto del podio giocando la prima finale a Cinque Cerchi della propria storia. Puntano invece a conquistare il bronzo gli azzurri, impegnati venerdì pomeriggio sempre contro la nazionale stelle e strisce: sfida complicata assai, sia dal punto di vista tecnico-tattico che psicologico, con l'obbligo per gli azzurri di recuperare in fretta morale e lucidità dopo la brutta sconfitta partita in semifinale contro la Francia per 3-0.
ITALIA DA SOGNO. La squadra di Julio Velasco sta senza dubbio mantenendo le attese della vigilia e finora ha concesso solamente un set alle avversarie nelle cinque partite finora disputate (alla Repubblica Dominicana nel match d'esordio a Parigi). Molto disciplinata, concentrata e continua nel rendimento, l'Italia contro la Turchia ha fatto un ulteriore salto di qualità rispetto a quanto aveva messo in luce contro la Serbia nei quarti di finale: sia contro le campionesse del mondo allenate ora da Giovanni Guidetti che contro le campionesse d'Europa guidate da Daniele Santarelli (i due tecnici italiani si sono scambiate le panchine lo scorso anno), le azzurre hanno saputo imporre il proprio gioco mantenendo la fluidità e l'efficacia della propria pallavolo, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche e risolvendo con caparbietà anche le situazioni più complicate. Contro la Turchia l'Italia ha murato molto bene, ha ricevuto con buone efficienza e ha attaccato sfruttando al meglio tutta la rete: molto attenta Paola Egonu, letteralmente trasformata rispetto allo scorso anno dalla cura-Velasco e autrice di 24 punti, grintosa e pungente Miriam Sylla (12 punti e un mare di difese), disciplinata tatticamente in regia Alessia Orro. Le azzurre fin dalla prima battuta hanno sempre dato l'impressione di poter controllare la partita e così è stato, nonostante qualche guizzo della sempre temibile Vargas (17 punti alla fine, bottino abbondantemente al di sotto delle sue prestazioni abituali). In complesso le turche sono state domate da un'Italia che ha decisamente meritato di conquistare la sua prima finale olimpica. E alla fine è stata festa grande, con tanti abbracci, tanti sorrisi e qualche lacrima di gioia, comprese quelle di Lorenzo Bernardi.
08/08/2024
Azzurri dura lezione dalla Francia. Le Azzurre sognano ancora
Il Grande Sogno, almeno quello degli azzurri, ancora una volta si è infranto. Questa volta a fare svanire come di incanto la loro possibilità di conquistare la medaglia d'oro olimpica è stata la Francia, protagonista di una partita pressoché perfetta in semifinale contro l'Italia: è finita 3-0 e i ragazzi di Fefe' De Giorgi non hanno sinceramente mai dato l'impressione di potere sovvertire l'inerzia di un match che fin dall'inizio ha visto il sestetto di Andrea Giani approcciare la semifinale a Cinque Cerchi in maniera perfetta e e poi applicare ogni variante tattica in maniera disarmante per i propri avversari. Adesso tutte le speranze di poter salire sul giardino più alto del podio sono affidate alle azzurre, impegnate in semifinale contro la temibilissima Turchia campione d'Europa guidata da un altro tecnico italiano, Daniele Santarelli.
ALLEZ LE BLUES. L'urlo ha rimbalzato continuo all'interno della South Paris Arena alimentato da uno speaker che in tutta sincerità avrebbe dovuto tenere toni diversi trattandosi dell'appuntamento olimpico e non di una partita di campionato. Era successo anche a Rio de Janeiro, si è ripetuto a Parigi: credo che la Federazione Internazionale debba intervenire perché appuntamenti così importanti devono essere vissuti senza questi condizionamenti. Non si tratta ovviamente di una giustificazione per la sconfitta dell'Italia, ma di una semplice considerazione personale visto che ho vissuto entrambi i momenti, prima in Brasile e poi nella capitale francese. Onore comunque hai campioni olimpici in carica, capaci di mettere in luce una pallavolo brillante e oltremodo redditizia: pressione in battuta, un'infinità di varianti tattiche e lucidità nel contrattacco, in cui ha brillato un eccellente Clevenot (miglior realizzatore con 17 punti). Senza dimenticare il lavoro straordinario svolto in seconda linea da Grebennikov, un libero stellare che contro l'Italia ha ricevuto benissimo e ha difeso ogni pallone. E gli azzurri? Non hanno mai dato l'impressione di poter competere in una sfida così delicata e alla fine si sono arresi: non hanno trovato continuità in nessun fondamentale, dalla battuta al muro, e hanno pagato anche una panchina interessante in prospettiva futura ma con giovani oggi ancora impossibilitati a dare la svolta nel momento del bisogno. E' risaputo che con i se e con i ma non si fa la storia, ma forse De Giorgi avrebbe dovuto fare scelte più radicali già a metà del secondo set, quando la situazione era abbastanza evidente e si era capito che l'Italia non sarebbe riuscita a contrastare i propri avversari. Proprio come ha fatto Nikola Grbic nell'altra semifinale, quando a inizio del quarto set ha cambiato il palleggiatore e questa mossa ha invertito l'inerzia della partita poi vinta al tie break dalla Polonia contro gli Stati Uniti, che fino a quel momento stavano dominando. Il miracolo compiuto contro il Giappone era pressoché impossibile da ripetere, anche per la valenza e la carica adrenalinica dell'avversario, e non si è ripetuto. Complimenti comunque alla Francia, con l'obbligo adesso di ritrovare in fretta morale e fiducia in vista della finale che assegna venerdì alle 16.00 la medaglia di bronzo: salire sul podio e' davvero molto importante per questa squadra e per l'intero movimento. Dall'altra parte della rete l'Italia troverà comunque gli Stati Uniti, forti ed esperti, nonché grandi conoscitori dei nostri giocatori avendo pressoché tutti militato nel nostro campionato. Sarà dura vincere, ma provarci è assolutamente d'obbligo.
08/08/2024
Azzurri e azzurre per la prima volta in semifinale all’Olimpiade
La pallavolo italiana sta sorridendo all'Olimpiade di Parigi. Dopo che la nazionale maschile è approdata in semifinale aggiudicandosi la sfida al cardiopalma con il Giappone 17-15 tie-break annullando ben 4 palle match ai nipponici, la nazionale femminile ha centrato per la prima volta nella storia l'obiettivo delle semifinali: le azzurre hanno dato un'autentica lezione alla Serbia, letteralmente annichilita con un pesante 3-0 in un'ora e mezza.
SOGNANDO UNA MEDAGLIA. La squadra di Giovanni Guidetti ha approcciato bene il match dei quarti di finale, poi è calata incredibilmente dopo che il servizio e la ricezione dell'Italia hanno iniziato a funzionare e il muro ha preso le misure sulla Boskovic: dopo essersi aggiudicato il primo set in rimonta 26-24, il sestetto di Julio Velasco ha letteralmente dilagato mettendo in luce un gioco lineare e concreto, una Orro lucida in regia e una Egonu molto concentrata (alle fine 19 punti per lei) e per le campionesse del mondo si è spenta la luce. Alla fine il gruppo si è comprensibilmente abbandonato agli abbracci e ai sorrisi ed è scattata la festa collettiva condivisa con i tanti tifosi presenti alla South Paris Arena (gigantesca ma obiettivamente brutta assai...) e con il presidente del Coni Giovanni Malagò, da sempre appassionato di pallavolo. Giovedì alle 20.00 l'avversario dell'Italia in semifinale si chiama Turchia, che ha dato vita ad un faccia a faccia entusiasmante con la Cina spuntandola con una grande forza di carattere per 15-12 al quinto set: contro le campionesse d'Europa non sarà facile, ma a questo punto nulla è precluso alle azzurre, con il morale comprensibilmente alle stelle. L'altra semifinale vede di fronte gli Stati Uniti, che si sono sbarazzati con estrema facilità della Polonia con il più classico dei 3-0, e il Brasile, facile vincitore della Repubblica Dominicana con il medesimo punteggio: le campionesse olimpiche in carica stelle e strisce partono con il fuori del pronostico grazie ad un organico obiettivamente infinito. All'Olimpiade però è risaputo che azzardare pronostici e pressoché è impossibile da sempre…
IMPRESA TITANICA. Sotto 2-0 e 24-21 nel terzo set, l’Italia ha trovato la forza e la lucidità di capovolgere la situazione annullando tre palle match ai nipponici, per poi piegarli nel tie break in cui ad un certo punto si sono trovati sotto 15-14: la sfida dei quarti di finale andata in scena alla South Paris Arena ha premiato una squadra vera, giovane e pimpante, ma nel contempo lucida e determinata, capace di aggiudicarsi tre parziali agli spareggi e di piegare un’avversaria trascinata dai 32 punti di un eccellente Ishikawa
05/08/2024
I magnifici Azzurri di Fefè in semifinale contro la Francia
“Per fare giocare la nazionale di volley basta una rete: le palle le portano loro”. Il messaggio che mi ha mandato un caro amico, attento osservatore dello sport italiano ma non certo addentro alle faccende pallavolistiche, credo fotografi alla perfezione quello che stanno facendo gli azzurri all’Olimpiade parigina: la vittoria al cardiopalma contro il Giappone è messa a fuoco alla perfezione da queste parole, e adesso per la squadra di Fefé De Giorgi, con il morale comprensibilmente alle stelle e protagonisti positivi dei tg della sera, nessun traguardo deve essere precluso.
IMPRESA TITANICA. Sotto 2-0 e 24-21 nel terzo set, l’Italia ha trovato la forza e la lucidità di capovolgere la situazione annullando tre palle match ai nipponici, per poi piegarli nel tie break in cui ad un certo punto si sono trovati sotto 15-14: la sfida dei quarti di finale andata in scena alla South Paris Arena ha premiato una squadra vera, giovane e pimpante, ma nel contempo lucida e determinata, capace di aggiudicarsi tre parziali agli spareggi e di piegare un’avversaria trascinata dai 32 punti di un eccellente Ishikawa con 32 e ottimamente messa in campo dal vecchio amico Philippe Blain, il tecnico che tre anni fa a Tokyo ha saputo guidare alla conquista della medaglia d’oro la Francia. E saranno proprio i Blues, allenati ora da Andrea Giani, gli avversari degli azzurri nella semifinale che andrà in scena mercoledì alle 20.00 e che vedrà gli azzurri impegnati per l’ottava volta in questo tipo di match nelle 13 edizioni dei Giochi finora disputate: i padroni di casa si sono infatti sbarazzati della Germania, anche se a fatica, e adesso contenderanno all’Italia il lasciapassare per la finale. Bella sfida, molto aperta, che mette di fronte due formazioni infarcite di giocatori che si conoscono a menadito, in grado di regalare pathos e spettacolo. La finale per la medaglia di bronzo si disputerà venerdì 9 alle ore 16.00, mentre quella per la medaglia d'oro è in programma sabato 10 alle ore 13.00. A questo punto giunti, sperare è d’obbligo…
ORA LA SERBIA. Partita da “dentro o fuori” per la nazionale femminile, che martedì sera alle 21.00 affronta la Serbia nei quarti di finale del torneo olimpico. Si tratta di una sfida apertissima di grande fascino e dagli infiniti significati, che negli ultimi anni ha caratterizzato appuntamenti di grande prestigio come i Mondiali e gli Europei. In questa stagione la squadra di Julio Velasco e quella di Giovanni Guidetti si sono affrontate due volte: nella fase a gironi della VNL a Fukuoka, dove a vincere sono state le azzurre per 3-1 e nell’ultima amichevole prima del torneo a Cinque Cerchi in quel di Firenze, con il successo che ha arriso alle serbe per 3-2. Chi la spunterà dovrà poi vedersela in semifinale giovedì con la vincente del confronto tra Cina e Turchia, mentre gli altri due quarti saranno Brasile-Repubblica Dominicana e Stati Uniti-Polonia. Adesso di parrà la nobilitate di queste grandi nazionali…
BEACHER SOGNO FINITO. Gli azzurri Paolo Nicolai e Samuele Cottafava sono stati eliminati dal torneo olimpico di beach volley dopo esser stati sconfitti 2-0 ad opera degli statunitensi Partain-Benesh. Un vero peccato.
03/08/2024
Italvolley ai quarti di finale olimpici
Nell’Olimpiade parigina della Senna inquinata, della cerimonia di apertura contestata per i alcuni dei concetti espressi, dell’Italia che sta pian piano arricchendo il medagliere e delle polemiche legate al sesso della pugile algerina Khelif, le nazionali di pallavolo hanno staccato entrambe il biglietto per i quarti di finale, come sempre l’ostacolo più ostico del torneo a Cinque Cerchi.
AZZURRI AI QUARTI. Mancano solo due partite da giocare nel torneo olimpico maschile, che pure ha già completato il quadro dei quarti di finale in programma lunedì 5 agosto: si tratta di Italia-Polonia delle ore 17 per la pool B (che sia l’anticipazione della prossima finale?) e di Serbia-Canada delle ore 21 per la pool A. Le otto nazionali già qualificate sono Slovenia e Francia nella pool A, Italia, Polonia e Brasile nella pool B, Stati Uniti, Germania e Giappone nella pool C. Brasile e Giappone avanzano come migliori terze, mentre salutano la competizione a Cinque Cerchi la Serbia, ilCanada, l’Egitto e l’Argentina. Le semifinali andranno poi in scena mercoledì 7 agosto alle 16.00 e alle 20.00. La finale per la medaglia di bronzo si disputerà venerdì 9 agosto alle ore 16.00, mentre quella per la medaglia d'oro è in programma sabato 10 agosto alle ore 13.00. La speranza di tutti gli appassionati di pallavolo è ovviamente quella di vedere i pimpanti giovani azzurri di Fefè De Giorgi, finora vincitori per 3-1 con il Brasile e per 3-0 con l’Egitto, in campo per il match conclusivo del torneo.
AZZURRE AI QUARTI. Battendo 3-0 l’Olanda nel secondo match dei Giochi, le azzurre hanno conquistato l’accesso ai quarti di finale del tabellone femminile. Con Antropova schierata al posto di Egonu, che in giornata aveva accusato un calo di pressione ed è stata tenuta precauzionalmente a riposo, la squadra di Julio Velasco ha meritato gli applausi anche della Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, presente in tribuna. L’ultimo impegno per l’Italia nella fase di qualificazione è domenica alle 9.00 con la Turchia campione d’Europa in carica. Poi mente e cuore nei quarti di finale, in programma martedì 6 agosto. Con l’obbligo di sognare in grande.
WORK SHOP PER ALLENATORI. Domenica 22 settembre torna il tradizionale appuntamento al Centro Pavesi con il work shop per allenatori. Quest’anno i due relatori d’eccezione saranno Massimo Barbolini e Rado Stoytchev: il tecnico modenese che il prossimo anno andrà negli States per vivere una bellissima esperienza nella neonata Lega professionistica femminile parlerà di “Contrattacco dopo la difesa” mentre il tecnico bulgaro della Rana Verona farà una lezione su “La distribuzione del palleggiatore”. Si inizierà alle ore 14.00 e ci sarà come è ormai consuetudine il prezioso contributo delle due selezioni lombarde grazie alle quali la parte pratica completerà quella teorica. Ci vediamo lì, numerosi come sempre.
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