Editoriali

La nuova era della comunicazione01/06/2020

La nuova era della comunicazione

La settimana scorsa sono stato felice di poter moderare via web l’addio al volley giocato di Alessandro Fei, l’ultimo del campioni del mondo che ancora calcava i campi della nostra pallavolo, il recordman di punti messi a segno in campionato nella storia del nostro sport. Un grande, cui hanno tributato il giusto omaggio tantissimi amici collegati da ogni parte d’Italia: era visibilmente emozionato e ha annunciato il suo nuovo ruolo di team manager della squadra di Piacenza, di cui ha vestito la maglia quest’anno.
MONDO VIRTUALE. Questo modo di comunicare, obiettivamente sconosciuto prima del lockdown, ha aperto un mondo nuovo, accorciando le distanze e rendendo possibili tantissimi collegamenti in contemporanea senza costi eccessivi. Insomma, siamo davvero entrati in una nuova era. Ne abbiamo avuto l’ennesima conferma anche in occasione del “Fei day”, cui hanno preso parte tanti compagni di Fox, tanti suoi allenatori, il presidente della Federazione Bruno Cattaneo e il presidente della Lega maschile Massimo Righi, oltre ai giornalisti che alla fine hanno avuto la possibilità di fargli delle domande. Il risultato è stato il coinvolgimento non di una 10-20 persone come invece avrebbe potuto accadere nell’era re-covid: sono infatti stati oltre 6.000 i contatti che hanno caratterizzato le due ore di diretta su Facebook. Numeri a dir poco impressionanti, a conferma del fatto che il mondo è cambiato soprattutto in tema di comunicazione grazie a tecnologie sempre più sofisticate.
L'Italia sarà ancora il centro della pallavolo24/05/2020

L'Italia sarà ancora il centro della pallavolo

Mentre si sta facendo il countdown per il ritorno in palestra e anche la pallavolo freme per tornare all’attività, pur se solo limitatamente agli allenamenti, si stanno facendo attente riflessioni in vista della prossima stagione. Si ripartirà a porte chiuse? A questa domanda, molto importante in tema di incassi e di introiti legati agli abbonamenti, potrà rispondere solo l’evolversi della situazione sanitaria, in continua evoluzione. Intanto si stanno elaborando progetti e molte le società stanno facendo tantissime operazioni nel mercato: da quello che si sta verificando, mi pare di poter anticipare che il nostro campionato, sia quello maschile che quello femminile, manterrà invariata la propria competitività grazie all’elevato tasso tecnico dei suoi protagonisti. E questo ne garantirà un indiscutibile appeal anche a livello internazionale.
OVERTURE ALL’ARENA. E’ stata una serata davvero interessante quella che abbiamo condiviso in diretta Facebook per parlare del futuro di volley e basket con alcuni amici: insieme a Umberto Gandini, presidente della Lega basket, e a Stefano Tonut, azzurro campione d’Italia con la Reyer Venezia che hanno parlato delle ripartenza del mondo dei canestri, c’erano Chicco Blengini e Massimo Righi. Il ct della nazionale maschile si è ovviamente soffermato su questa esatte atipica che non vedrà mai gli azzurri in campo (e non accadeva dal lontano 1952) e sulla preparazione particolare in vista dell’Olimpiade di Tokyo rinviata al 2021.
La pallavolo deve guardare avanti19/05/2020

La pallavolo deve guardare avanti

Sarà una lunga estate senza pallavolo giocata, la prima e per fortuna unica dal lontano 1952 senza poter applaudire una sola partita della nazionale maschile e femminile. In nessuna manifestazione. Una bella tristezza, non c’è che dire. Così come del resto è una bella tristezza tutto quello che siamo costretti a vivere in questi ultimi lunghi, pesanti, difficili due mesi e mezzo a causa del Covid-119, nemico oscuro e vigliacco.
IL FUTURO DEL VOLLEY. C'era grandissima attesa per l'Olimpiade di Tokyo, in cui gli azzurri e le azzurre avrebbero potuto azzardare sogni di gloria a Cinque Cerchi. La pandemia che sta tormentando il mondo ha invece costretto il Cio a rinviarla al prossimo anno: in questo momento è calendariata dal 23 luglio all’8 agosto del 2021, e speriamo che questa data possa essere rispettata. Così come ci auguriamo che nei mesi estivi si possa giocare anche se a scartamento ridotto il campionato italiano di beach volley per regalare qualche sorriso e che poi la nuova stagione indoor possa riprendere più o meno regolarmente a fine settembre/inizio ottobre. Non importa se a porte chiuse: ormai questa eventualità è stata metabolizzata da tutti almeno psicologicamente come ha confermato lo scorso week end la Bundesliga, il primo torneo tornato in campo per cercare di ridare divertimento e svago a chi ama lo sport (con straordinari ascolti televisivi, come peraltro c’era da attendersi). E’ evidente che le società dovranno adeguare i budget alla nuova realtà che sono costretti ad affrontare, senza poter contare sui soldi relativi agli abbonamenti incassati d’estate e ricevendo probabilmente contributi dagli sponsor inferiori rispetto al recente passato. Questo è il nuovo ciclo della vita e dell’economia, e conseguentemente neppure lo sport può sfuggire a determinati adeguamenti. 
Tante le novità in arrivo nel volley11/05/2020

Tante le novità in arrivo nel volley

Con la Fase 2 pare che si inizi a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. I morti per Covid-19 per fortuna stanno calando giorno dopo giorno e gli effetti del lockdown si stanno vedendo. Speriamo che gli italiani continuino a comportarsi in maniera intelligente come hanno saputo fare in questi due mesi, andando almeno secondo me ben oltre ogni ottimistica previsione della vigilia. Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia perché il problema è tutt’altro che debellato, e anche perché non si è ancora deciso come tracciare gli italiani (come invece ad esempio hanno fatto da subito in Giappone e in Corea del Sud, con ottimi risultati) rendendo ancora enigmatico comprendere tutti quelli che si sono ammalati, chi è stato e chi è asintomatico, chi dovrebbe stare ancora in quarantena e chi potrebbe invece essere avvicinato senza che gli altri lo trattino come un appestato.
I PROBLEMI DEL VOLLEY. Il terrore per il contagio sta lasciando il posto alla paura legata alla situazione economica che riguarda tutti, e di riflesso inevitabilmente anche lo sport. In questo contesto di grandissima preoccupazione la pallavolo non può essere immune dalla crisi che sta attanagliando il Paese: non solo il presente ma pure le premesse per il domani sono tutt’altro che entusiasmanti, con l’ipotesi che una buona parte delle società non riesca a proseguire l’attività per l’impossibilità di reperire le risorse necessarie. Non voglio essere catastrofista perché non è nelle mie corde, però è inevitabile lanciare un grido d’allarme: bisogna industriarsi per partorire nuove idee, perché saranno queste a fare la differenza. Nella consapevolezza che tutto verrà comunque inevitabilmente ridimensionato dal punto di vista economico, a partire dal vertice della piramide, ovvero dalla serie A. 
Passato, presente e futuro06/05/2020

Passato, presente e futuro

Sono giorni davvero strani quelli che stiamo vivendo. Attenuata almeno in parte la grande paura che ha caratterizzato l’inizio dell’emergenza, si inizia a pensare cosa sarà del nostro presente ma soprattutto del nostro futuro. Ovviamente queste domande se le fa anche il mondo del volley, costretto inevitabilmente a un ridimensionamento economico in vista delle prossime stagioni, non solo di quella che verrà (che quasi certamente sarà giocata a porte chiuse almeno fino a Natale). Con tanti problemi di carattere economico in tema di mancati incassi, impossibilità di incamerare denaro fresco d’estate grazie alla campagna abbonamenti e probabile rinegoziazione al ribasso delle sponsorizzazioni. Si deve comunque guardare al futuro: se non con ottimismo, almeno con lucidità e intelligenza, cercando di progettare la ripartenza. Nei momenti di crisi, chi ha la testa ha sempre fatto la differenza. E sarà così anche questa volta.
54 VOLTE GRAZIE. Ho iniziato con tanta curiosità e alla fine è stata una bellissima parentesi che abbiamo condiviso con 54 amici con i quali ho chiacchierato in allegria di pallavolo e dintorni in diretta Instagram. Con tutti si è creato spontaneamente un rapporto molto confidenziale, e sono emersi aspetti a volte sconosciuti, affrontando anche temi delicati: Dragan Travica ci ha parlato della famosa nottata di Rio con la nazionale, Renan Dal Zotto ci ha spiegato cosa ha fatto con il pallone al Mondiale di Torino, Keba Phipps si è messa a piangere (!) ricordando i tempi italiani, Cristian Savani ha annunciato in anteprima il suo addio al volley giocato, Fabio Vullo ha approfondito il suo complicato rapporto con l’azzurro, Valerio Vermiglio ha messo a nudo il suo carattere, Francesca Piccinini e Maurizia Cacciatori hanno spiegato il loro ruolo di icone di questo sport, Ljubo Ganev ci ha fatto sbellicare dalla risate con le sue battute
La lezione dell'angelo biondo21/04/2020

La lezione dell'angelo biondo

Sono giorni complicati per tutti noi, in tutto il mondo. Siamo alle prese con il periodo più complicato che sta vivendo questa generazione e comprensibilmente siamo tormentati da mille dubbi relativi al presente e pure al futuro, nostro e dei nostri figli. Sfogliando una vecchia rivista di pallavolo ho ritrovato una poesia che ho letto tante volte. A scriverla è stata l'indimenticabile Kirk Kilgour, un formidabile giocatore statunitense che per amore del nostro sport ha passato gran parte della sua vita su una sedia a rotelle a causa di una tetraparesi irreversibile. Lui, l'angelo biondo che veniva dalla lontana California, arrivato all'Ariccia nel 1973, grande atleta e grande attaccante che ho avuto il piacere di vedere in campo una sola volta, ha visto cambiare la sua vita come d'incanto durante un allenamento con la nazionale italiana. Si era presentato per generosità: si sono rotti i tiranti della rete, i giocatori si sono messi a fare esercizi al cavallo e al termine di un volteggio Kirk è caduto violentemente a terra, forse tra materassini mal sistemati: il risultato è stato terribile, la lussazione della quinta vertebra cervicale con la lesione del midollo spinale e la paralisi totale di tutti gli arti. Penso che in tanti si sarebbero arresi e invece lui ha continuato a combattere, ha progettato la sua sedia a rotelle automatizzata, ha iniziato a scrivere, a contagiare tutti con la sua carica umana, con la sua forza d'animo. Lo ricordo con emozione infinita a Mestre in occasione dell'All Star Game del 1997, accolto dall'ovazione del pubblico. Era felice e sorridente, e la sua lezione è ancora ben viva dentro di me. Queste sono le parole che ha scritto: oggi sono di estrema attualità e devono essere uno stimolo incredibile per tutti noi.
Buona Pasqua a tutti11/04/2020

Buona Pasqua a tutti

Quest’anno siamo tutti costretti a vivere una Pasqua diversa, e sinceramente mai avremmo immaginato e mai avremmo voluto doverla condividerla in questo modo irreale con i nostri cari. Siamo tutti isolati, il mondo intero vive in isolamento, condizionato da questo terribile male che ha sconvolto le nostre vite. Però non dobbiamo mollare, dobbiamo guardare avanti, dobbiamo sforzarci di ritrovare un po’ di ottimismo. Mi rendo conto che è molto complicato, però dobbiamo fare ricorso a tutte le nostre energie mentali e fisiche per riuscirci. Lo dobbiamo alle nostre famiglie e in particolare ai nostri figli, che devono assolutamente riprendere a sognare per il loro domani dopo essere stati tormentati per troppi giorni dalle notizie terribili che caratterizzano la nostra quotidianità. Questi del resto sono anche gli insegnamenti che ha saputo darci il mondo dello sport che abbiamo sempre condiviso: le difficoltà si devono affrontare e cercare di risolvere con determinazione, coraggio, abnegazione e fantasia. I grandi risultati passano spesso da momenti complicati. Ne sto parlando anche con qualche amico con il quale dialogo su Instagram e tutti sottolineano questo sia necessario assumere questo atteggiamento. Lo ha fatto anche il grande Arrigo Sacchi parlando del suo mitico Milan, premiato come la più grande squadra di calcio di tutti i tempi, e della sua nazionale vicecampione del mondo negli Stati Uniti nel 1994, sconfitta solo ai rigori dal Brasile. Lo hanno fatto Fefé De Giorgi raccontandomi quello che ha saputo compire la sua Lube Civitanova quando è tornato in Italia per riprenderne la guida l’anno scorso e per portarla a collezionare una serie incredibile di successi.
Due chiacchiere con i campioni della pallavolo09/04/2020

Due chiacchiere con i campioni della pallavolo

Visto che siamo tutti costretti a stare relegati a stare in casa in questo periodo irreale che stiamo vivendo (ah, mi raccomando: state in casa!!!), ho pensato di organizzare un piccolo momento per scambiare due chiacchiere con qualche amico del mondo della pallavolo. Con il sorriso sulle labbra cercando di allentare un po’ la tensione, i dubbi e le paure che stanno caratterizzando le nostre vite.
Ci troviamo ogni giorno su Instagram alle 14.00: un appuntamento fisso subito dopo pranzo, facile da seguire. Basta collegarsi al mio account @dallarilorenzo e ci siamo. Il palinsesto è già molto ricco, segnatevelo in agenda. Iniziamo giovedì 9 aprile con Fefè de Giorgi, allenatore della Lube Civitanova campione del mondo. Poi venerdì 10 sarò con Fabio Vullo, uno dei più grandi alzatori di tutti i tempi. Sabato 11 con Giovanni Guidetti, allenatore del Vakifbank Ankara e della nazionale femminile turca. Domenica 12 festeggeremo la Pasqua con Andrea Anastasi, tecnico del Varsavia ex ex ct della nazionale italiana. Poi lunedì 13 chiacchiererò piacevolmente con Massimo Righi, amministratore delegato della Lega maschile. Martedì 14 con Lorenzo Bernardi, ovvero Mister Secolo. Mercoledì 15 con Alberto Cisolla, capitano della nazionale campione d’Europa nel 2005 (ultimo oro della storia azzurra). Giovedì 16 alle 14.00 con il libero azzurro Moky De Gennaro e il marito Daniele Santarelli, allenatore di Conegliano campione d'Italia in carica da 3 stagioni. Alle 14.30 sarà il turno dell'ex bomber azzurra Elisa Togut. Venerdì 17 con Franco Bertoli, mano di pietra. Sempre venerdì 17 alle 14.30 saremo in compagnia di Jack Sintini, il regista che ha vinto lo scudetto con Macerata e con Trento. Sabato 18 alle 14.00 con Davide Mazzanti, ct della nazionale femminile, alle ore 19.00 con Raul Quiroga, ex bomber della Panini, alle 19.30 con Pupo Dall'Olio, ex grande regista della nazionale. Domenica 19 con Chicco Blengini, ct della nazionale maschile. 
La pallavolo ha detto stop06/04/2020

La pallavolo ha detto stop

Mentre il mondo intero sta vivendo un’esperienza di dolore infinito, questa volta voglio tornare a parlare un po’ di sport. Di solito terreno riservato ai sorrisi, alla gioia e allo svago, ma purtroppo oggi tormentato a ogni latitudine a ogni longitudine. Rivolgendo prima un pensiero doveroso a tutti quelli che ci hanno lasciato per colpa di un male tanto oscuro quanto vigliacco. Che possano riposare in pace. Se me meritano davvero, visto che non hanno neppure potuto contare sull’affetto e sulla vicinanza dei propri cari nel momento conclusivo della loro esperienza terrena.
CIAO CIAO CAMPIONATO. “Si sono riunite oggi in tre distinte videoconferenze le Consulte di SuperLega, Serie A2 e Serie A3 Credem Banca con l’obiettivo di discutere sul prosieguo dei Campionati. Il Consiglio di Amministrazione ha recepito il parere espresso a larga maggioranza (11 su 13) dalla Consulta di SuperLega e all’unanimità dalle Consulte di Serie A2 ed A3 che hanno richiesto la sospensione definitiva delle tre Serie. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine delle Consulte, comunicherà la volontà espressa da quest’ultime alla Federazione, che ha la responsabilità dell’ordinamento dei Campionati, attendendo le sue determinazioni. È stato altresì conferito mandato ad una commissione composta dall’AD Massimo Righi e dagli avvocati Stefano Fanini (Consigliere) e Fabio Fistetto (consulente di Lega) di curare la gestione quadro delle trattative economiche con atleti e staff. 
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