Editoriali

Il futuro nebuloso dello sport italiano05/07/2020

Il futuro nebuloso dello sport italiano

Lo sport sta vivendo un momento davvero complicato e sta facendo riflessioni determinanti in vista della prossima stagione convito che il futuro sia una corsa a ostacoli. La ripresa sarà tutt’altro che semplice, con problemi di carattere economico, di pubblico negli impianti, di utilizzo delle palestre, di reperimento delle risorse e di reclutamento. Proprio per questo motivo i presidenti di tre importanti Federazioni come il volley, il basket e la pallamano hanno voluto rendere pubblico il proprio pensiero in una unica occasione condivisa, a conferma del fatto che i problemi sono comuni a tutti.  Ecco evidenziati alcuni dei passaggi più significati di Bruno Cattaneo, Gianni Petrucci e Pasquale Loria. Intanto però purtroppo dal Governo è arrivata una bella mazzata allo sport, e di conseguenza alla nostra amata pallavolo.
NIENTE CREDITO DI IMPOSTA. Era il provvedimento più atteso da tutto lo sport come ancora di salvataggio nel periodo post-covid e invece non c’è traccia del credito di imposta nel testo di conversione del “Decreto rilancio” presentato alla Commissione Bilancio della Camera. Di conseguenza amareggiato e condivisibile il commento del Comitato 4.0 costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Basket femminile, Lega Volley Maschile e Femminile, Lega volley maschile e Fidal Runcard che ha lavorato (invano?) a una azione di sensibilizzazione sia sulle forze politiche di maggioranza che di opposizione, nonché sul Governo. 
La nuova era della comunicazione01/06/2020

La nuova era della comunicazione

La settimana scorsa sono stato felice di poter moderare via web l’addio al volley giocato di Alessandro Fei, l’ultimo del campioni del mondo che ancora calcava i campi della nostra pallavolo, il recordman di punti messi a segno in campionato nella storia del nostro sport. Un grande, cui hanno tributato il giusto omaggio tantissimi amici collegati da ogni parte d’Italia: era visibilmente emozionato e ha annunciato il suo nuovo ruolo di team manager della squadra di Piacenza, di cui ha vestito la maglia quest’anno.
MONDO VIRTUALE. Questo modo di comunicare, obiettivamente sconosciuto prima del lockdown, ha aperto un mondo nuovo, accorciando le distanze e rendendo possibili tantissimi collegamenti in contemporanea senza costi eccessivi. Insomma, siamo davvero entrati in una nuova era. Ne abbiamo avuto l’ennesima conferma anche in occasione del “Fei day”, cui hanno preso parte tanti compagni di Fox, tanti suoi allenatori, il presidente della Federazione Bruno Cattaneo e il presidente della Lega maschile Massimo Righi, oltre ai giornalisti che alla fine hanno avuto la possibilità di fargli delle domande. Il risultato è stato il coinvolgimento non di una 10-20 persone come invece avrebbe potuto accadere nell’era re-covid: sono infatti stati oltre 6.000 i contatti che hanno caratterizzato le due ore di diretta su Facebook. Numeri a dir poco impressionanti, a conferma del fatto che il mondo è cambiato soprattutto in tema di comunicazione grazie a tecnologie sempre più sofisticate.
L'Italia sarà ancora il centro della pallavolo24/05/2020

L'Italia sarà ancora il centro della pallavolo

Mentre si sta facendo il countdown per il ritorno in palestra e anche la pallavolo freme per tornare all’attività, pur se solo limitatamente agli allenamenti, si stanno facendo attente riflessioni in vista della prossima stagione. Si ripartirà a porte chiuse? A questa domanda, molto importante in tema di incassi e di introiti legati agli abbonamenti, potrà rispondere solo l’evolversi della situazione sanitaria, in continua evoluzione. Intanto si stanno elaborando progetti e molte le società stanno facendo tantissime operazioni nel mercato: da quello che si sta verificando, mi pare di poter anticipare che il nostro campionato, sia quello maschile che quello femminile, manterrà invariata la propria competitività grazie all’elevato tasso tecnico dei suoi protagonisti. E questo ne garantirà un indiscutibile appeal anche a livello internazionale.
OVERTURE ALL’ARENA. E’ stata una serata davvero interessante quella che abbiamo condiviso in diretta Facebook per parlare del futuro di volley e basket con alcuni amici: insieme a Umberto Gandini, presidente della Lega basket, e a Stefano Tonut, azzurro campione d’Italia con la Reyer Venezia che hanno parlato delle ripartenza del mondo dei canestri, c’erano Chicco Blengini e Massimo Righi. Il ct della nazionale maschile si è ovviamente soffermato su questa esatte atipica che non vedrà mai gli azzurri in campo (e non accadeva dal lontano 1952) e sulla preparazione particolare in vista dell’Olimpiade di Tokyo rinviata al 2021.
La pallavolo deve guardare avanti19/05/2020

La pallavolo deve guardare avanti

Sarà una lunga estate senza pallavolo giocata, la prima e per fortuna unica dal lontano 1952 senza poter applaudire una sola partita della nazionale maschile e femminile. In nessuna manifestazione. Una bella tristezza, non c’è che dire. Così come del resto è una bella tristezza tutto quello che siamo costretti a vivere in questi ultimi lunghi, pesanti, difficili due mesi e mezzo a causa del Covid-119, nemico oscuro e vigliacco.
IL FUTURO DEL VOLLEY. C'era grandissima attesa per l'Olimpiade di Tokyo, in cui gli azzurri e le azzurre avrebbero potuto azzardare sogni di gloria a Cinque Cerchi. La pandemia che sta tormentando il mondo ha invece costretto il Cio a rinviarla al prossimo anno: in questo momento è calendariata dal 23 luglio all’8 agosto del 2021, e speriamo che questa data possa essere rispettata. Così come ci auguriamo che nei mesi estivi si possa giocare anche se a scartamento ridotto il campionato italiano di beach volley per regalare qualche sorriso e che poi la nuova stagione indoor possa riprendere più o meno regolarmente a fine settembre/inizio ottobre. Non importa se a porte chiuse: ormai questa eventualità è stata metabolizzata da tutti almeno psicologicamente come ha confermato lo scorso week end la Bundesliga, il primo torneo tornato in campo per cercare di ridare divertimento e svago a chi ama lo sport (con straordinari ascolti televisivi, come peraltro c’era da attendersi). E’ evidente che le società dovranno adeguare i budget alla nuova realtà che sono costretti ad affrontare, senza poter contare sui soldi relativi agli abbonamenti incassati d’estate e ricevendo probabilmente contributi dagli sponsor inferiori rispetto al recente passato. Questo è il nuovo ciclo della vita e dell’economia, e conseguentemente neppure lo sport può sfuggire a determinati adeguamenti. 
Tante le novità in arrivo nel volley11/05/2020

Tante le novità in arrivo nel volley

Con la Fase 2 pare che si inizi a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. I morti per Covid-19 per fortuna stanno calando giorno dopo giorno e gli effetti del lockdown si stanno vedendo. Speriamo che gli italiani continuino a comportarsi in maniera intelligente come hanno saputo fare in questi due mesi, andando almeno secondo me ben oltre ogni ottimistica previsione della vigilia. Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia perché il problema è tutt’altro che debellato, e anche perché non si è ancora deciso come tracciare gli italiani (come invece ad esempio hanno fatto da subito in Giappone e in Corea del Sud, con ottimi risultati) rendendo ancora enigmatico comprendere tutti quelli che si sono ammalati, chi è stato e chi è asintomatico, chi dovrebbe stare ancora in quarantena e chi potrebbe invece essere avvicinato senza che gli altri lo trattino come un appestato.
I PROBLEMI DEL VOLLEY. Il terrore per il contagio sta lasciando il posto alla paura legata alla situazione economica che riguarda tutti, e di riflesso inevitabilmente anche lo sport. In questo contesto di grandissima preoccupazione la pallavolo non può essere immune dalla crisi che sta attanagliando il Paese: non solo il presente ma pure le premesse per il domani sono tutt’altro che entusiasmanti, con l’ipotesi che una buona parte delle società non riesca a proseguire l’attività per l’impossibilità di reperire le risorse necessarie. Non voglio essere catastrofista perché non è nelle mie corde, però è inevitabile lanciare un grido d’allarme: bisogna industriarsi per partorire nuove idee, perché saranno queste a fare la differenza. Nella consapevolezza che tutto verrà comunque inevitabilmente ridimensionato dal punto di vista economico, a partire dal vertice della piramide, ovvero dalla serie A. 
Passato, presente e futuro06/05/2020

Passato, presente e futuro

Sono giorni davvero strani quelli che stiamo vivendo. Attenuata almeno in parte la grande paura che ha caratterizzato l’inizio dell’emergenza, si inizia a pensare cosa sarà del nostro presente ma soprattutto del nostro futuro. Ovviamente queste domande se le fa anche il mondo del volley, costretto inevitabilmente a un ridimensionamento economico in vista delle prossime stagioni, non solo di quella che verrà (che quasi certamente sarà giocata a porte chiuse almeno fino a Natale). Con tanti problemi di carattere economico in tema di mancati incassi, impossibilità di incamerare denaro fresco d’estate grazie alla campagna abbonamenti e probabile rinegoziazione al ribasso delle sponsorizzazioni. Si deve comunque guardare al futuro: se non con ottimismo, almeno con lucidità e intelligenza, cercando di progettare la ripartenza. Nei momenti di crisi, chi ha la testa ha sempre fatto la differenza. E sarà così anche questa volta.
54 VOLTE GRAZIE. Ho iniziato con tanta curiosità e alla fine è stata una bellissima parentesi che abbiamo condiviso con 54 amici con i quali ho chiacchierato in allegria di pallavolo e dintorni in diretta Instagram. Con tutti si è creato spontaneamente un rapporto molto confidenziale, e sono emersi aspetti a volte sconosciuti, affrontando anche temi delicati: Dragan Travica ci ha parlato della famosa nottata di Rio con la nazionale, Renan Dal Zotto ci ha spiegato cosa ha fatto con il pallone al Mondiale di Torino, Keba Phipps si è messa a piangere (!) ricordando i tempi italiani, Cristian Savani ha annunciato in anteprima il suo addio al volley giocato, Fabio Vullo ha approfondito il suo complicato rapporto con l’azzurro, Valerio Vermiglio ha messo a nudo il suo carattere, Francesca Piccinini e Maurizia Cacciatori hanno spiegato il loro ruolo di icone di questo sport, Ljubo Ganev ci ha fatto sbellicare dalla risate con le sue battute
La lezione dell'angelo biondo21/04/2020

La lezione dell'angelo biondo

Sono giorni complicati per tutti noi, in tutto il mondo. Siamo alle prese con il periodo più complicato che sta vivendo questa generazione e comprensibilmente siamo tormentati da mille dubbi relativi al presente e pure al futuro, nostro e dei nostri figli. Sfogliando una vecchia rivista di pallavolo ho ritrovato una poesia che ho letto tante volte. A scriverla è stata l'indimenticabile Kirk Kilgour, un formidabile giocatore statunitense che per amore del nostro sport ha passato gran parte della sua vita su una sedia a rotelle a causa di una tetraparesi irreversibile. Lui, l'angelo biondo che veniva dalla lontana California, arrivato all'Ariccia nel 1973, grande atleta e grande attaccante che ho avuto il piacere di vedere in campo una sola volta, ha visto cambiare la sua vita come d'incanto durante un allenamento con la nazionale italiana. Si era presentato per generosità: si sono rotti i tiranti della rete, i giocatori si sono messi a fare esercizi al cavallo e al termine di un volteggio Kirk è caduto violentemente a terra, forse tra materassini mal sistemati: il risultato è stato terribile, la lussazione della quinta vertebra cervicale con la lesione del midollo spinale e la paralisi totale di tutti gli arti. Penso che in tanti si sarebbero arresi e invece lui ha continuato a combattere, ha progettato la sua sedia a rotelle automatizzata, ha iniziato a scrivere, a contagiare tutti con la sua carica umana, con la sua forza d'animo. Lo ricordo con emozione infinita a Mestre in occasione dell'All Star Game del 1997, accolto dall'ovazione del pubblico. Era felice e sorridente, e la sua lezione è ancora ben viva dentro di me. Queste sono le parole che ha scritto: oggi sono di estrema attualità e devono essere uno stimolo incredibile per tutti noi.
Buona Pasqua a tutti11/04/2020

Buona Pasqua a tutti

Quest’anno siamo tutti costretti a vivere una Pasqua diversa, e sinceramente mai avremmo immaginato e mai avremmo voluto doverla condividerla in questo modo irreale con i nostri cari. Siamo tutti isolati, il mondo intero vive in isolamento, condizionato da questo terribile male che ha sconvolto le nostre vite. Però non dobbiamo mollare, dobbiamo guardare avanti, dobbiamo sforzarci di ritrovare un po’ di ottimismo. Mi rendo conto che è molto complicato, però dobbiamo fare ricorso a tutte le nostre energie mentali e fisiche per riuscirci. Lo dobbiamo alle nostre famiglie e in particolare ai nostri figli, che devono assolutamente riprendere a sognare per il loro domani dopo essere stati tormentati per troppi giorni dalle notizie terribili che caratterizzano la nostra quotidianità. Questi del resto sono anche gli insegnamenti che ha saputo darci il mondo dello sport che abbiamo sempre condiviso: le difficoltà si devono affrontare e cercare di risolvere con determinazione, coraggio, abnegazione e fantasia. I grandi risultati passano spesso da momenti complicati. Ne sto parlando anche con qualche amico con il quale dialogo su Instagram e tutti sottolineano questo sia necessario assumere questo atteggiamento. Lo ha fatto anche il grande Arrigo Sacchi parlando del suo mitico Milan, premiato come la più grande squadra di calcio di tutti i tempi, e della sua nazionale vicecampione del mondo negli Stati Uniti nel 1994, sconfitta solo ai rigori dal Brasile. Lo hanno fatto Fefé De Giorgi raccontandomi quello che ha saputo compire la sua Lube Civitanova quando è tornato in Italia per riprenderne la guida l’anno scorso e per portarla a collezionare una serie incredibile di successi.
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