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05/07/2020
Il futuro nebuloso dello sport italiano
Lo sport sta vivendo un momento davvero complicato e sta facendo riflessioni determinanti in vista della prossima stagione convito che il futuro sia una corsa a ostacoli. La ripresa sarà tutt’altro che semplice, con problemi di carattere economico, di pubblico negli impianti, di utilizzo delle palestre, di reperimento delle risorse e di reclutamento. Proprio per questo motivo i presidenti di tre importanti Federazioni come il volley, il basket e la pallamano hanno voluto rendere pubblico il proprio pensiero in una unica occasione condivisa, a conferma del fatto che i problemi sono comuni a tutti. Ecco evidenziati alcuni dei passaggi più significati di Bruno Cattaneo, Gianni Petrucci e Pasquale Loria. Intanto però purtroppo dal Governo è arrivata una bella mazzata allo sport, e di conseguenza alla nostra amata pallavolo.
NIENTE CREDITO DI IMPOSTA. Era il provvedimento più atteso da tutto lo sport come ancora di salvataggio nel periodo post-covid e invece non c’è traccia del credito di imposta nel testo di conversione del “Decreto rilancio” presentato alla Commissione Bilancio della Camera. Di conseguenza amareggiato e condivisibile il commento del Comitato 4.0 costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Basket femminile, Lega Volley Maschile e Femminile, Lega volley maschile e Fidal Runcard che ha lavorato (invano?) a una azione di sensibilizzazione sia sulle forze politiche di maggioranza che di opposizione, nonché sul Governo.
28/06/2020
Al via l'AIP, con il protocollo che blocca le attività
Sempre che sia finita la fase-covid, visti i nuovi focolai che purtroppo stanno caratterizzando gli ultimi giorni da più parti e non solo in Italia, siamo alle prese con una fase post-covid che non pochi grattacapi sta riservando al mondo dello sport. E inevitabilmente anche alla pallavolo, con particolare riferimento alla disciplina principe dell’estate, vale a dire il beach volley. Non si può ancora praticarlo nonostante ci fosse la speranza che il 25 giugno venisse dato il via libera, con la decisione del Comitato Tecnico Scientifico rinviata al 5 luglio. Sarà la volta buona?
PROTESTE COLLETTIVE. In merito alla notizia del CTS di rinviare ulteriormente la ripartenza degli sport di contatto, tre Federazioni hanno deciso di far sentire la propria voce: si tratta della Federazione Pallavolo, della Federazione Pallacanestro e della Federazione Handball. All’unisono hanno espresso la delusione per un veto che ha bloccato la maggioranza dello sport italiano. Allo stesso tempo la Fipav, la Fip e la Figh hanno apprezzato il forte e deciso intervento del Ministro per lo sport Vincenzo Spadafora, favorevole alla ripartenza degli sport di contatto.
22/06/2020
Quando si tornerà a giocare a pallavolo?
La pallavolo giocata ha lasciato il posto agli appelli: c’è chi si è rivolto al Ministro dello Sport Spadafora per chiedere di riprendere pienamente l’attività del beach volley, c’è stata la Federazione che ha scritto una lettera al Presidente del Coni Malagò per sensibilizzarlo sul problema delle palestre scolastiche, essenziali per l’attività non solo di base, ci sono le società (quasi 200!) che hanno rivolto un accorato grido d’allarme alla Federazione per sensibilizzarla sulla situazione che stanno vivendo in tutta Italia. Insomma, tante chiacchiere e pochi fatti, visto che non si gioca sulle spiagge (in attesa del nuovo decreto ministeriale) e non ci si allena in palestra. E intanto il calcio ha ripreso a pieno regime con il campionato dopo aver assegnato il primo trofeo mondiale del post-covid, vale a dire la Coppa Italia vinta dal Napoli a Roma, e pensa di riportare presto almeno un po' di tifosi allo stadio.
14/06/2020
La ripartenza della pallavolo
Dopo tre mesi irreali caratterizzati dalla paura e dall’incertezza del nostro domani, stiamo finalmente tornando ad aver voglia di sorridere. E pertanto di possiamo anche dedicare pensieri positivi allo sport e alla pallavolo in particolare, per un lungo periodo passata inevitabilmente in secondo piano.
LE NOVITA’ DEL VOLLEY-MERCATO. C’è un fermento sottorete obiettivamente inimmaginabile fino a poche settimana: tutte le società si stanno muovendo fattivamente per migliorare i propri organici in vista della prossima stagione, con un’infinità di operazioni già definite (nell’apposita sezione su dallarivolley.com trovate tutte quelle di maggior rilievo). Ci sono campioni arrivati dall’estero (Lucarelli a Trento e Grozer a Piacenza ad esempio), ci sono campioni che continuano a giocare (Francesca Piccinini a Busto ad esempio) e ci sono società che tornano in serie A dopo aver acquisito il titolo (Taranto in A2 maschile ad esempio, con una campagna acquisti di tutto rispetto).
09/06/2020
Voglia di volley e di beach volley
Pian piano per fortuna la situazione nel nostro Paese sta migliorando: meno casi di positività, meno morti (era ora!) e anche meno paura tra la gente. Nella speranza che l’attenzione resti comunque alta e si tenga pertanto lontano il rischio di un contagio di ritorno.
VOLLEY-MERCATO FRIZZANTE. In questo contesto finalmente un po’ più sereno, le società si stanno muovendo attivamente per allestire gli organici in vista della prossima stagione, sia al maschile che al femminile. E a dire il vero non sembrano avvertire troppo la crisi di cui tutti parlano, viste le tante operazioni che sono state già definite e quelle che devono solo essere annunciate (nell’apposita sezione su dallarivolley.com trovate tutte le operazioni di maggior rilievo). Si prospetta dunque un campionato di nuovo oltremodo competitivo e spettacolare: qualche protagonista ha lasciato l’Italia (davvero pochi, in verità) e qualche nuovo campione è arrivato dall’estero per innalzare il tasso tecnico di un torneo che saprà entusiasmare gli appassionati. Ecco, questa è la vera domanda: quando potrà tornare il pubblico al palasport? E quanti tifosi verranno ammessi? Auguriamoci che da ottobre tutto possa tornare più o meno normale
01/06/2020
La nuova era della comunicazione
La settimana scorsa sono stato felice di poter moderare via web l’addio al volley giocato di Alessandro Fei, l’ultimo del campioni del mondo che ancora calcava i campi della nostra pallavolo, il recordman di punti messi a segno in campionato nella storia del nostro sport. Un grande, cui hanno tributato il giusto omaggio tantissimi amici collegati da ogni parte d’Italia: era visibilmente emozionato e ha annunciato il suo nuovo ruolo di team manager della squadra di Piacenza, di cui ha vestito la maglia quest’anno.
MONDO VIRTUALE. Questo modo di comunicare, obiettivamente sconosciuto prima del lockdown, ha aperto un mondo nuovo, accorciando le distanze e rendendo possibili tantissimi collegamenti in contemporanea senza costi eccessivi. Insomma, siamo davvero entrati in una nuova era. Ne abbiamo avuto l’ennesima conferma anche in occasione del “Fei day”, cui hanno preso parte tanti compagni di Fox, tanti suoi allenatori, il presidente della Federazione Bruno Cattaneo e il presidente della Lega maschile Massimo Righi, oltre ai giornalisti che alla fine hanno avuto la possibilità di fargli delle domande. Il risultato è stato il coinvolgimento non di una 10-20 persone come invece avrebbe potuto accadere nell’era re-covid: sono infatti stati oltre 6.000 i contatti che hanno caratterizzato le due ore di diretta su Facebook. Numeri a dir poco impressionanti, a conferma del fatto che il mondo è cambiato soprattutto in tema di comunicazione grazie a tecnologie sempre più sofisticate.
24/05/2020
L'Italia sarà ancora il centro della pallavolo
Mentre si sta facendo il countdown per il ritorno in palestra e anche la pallavolo freme per tornare all’attività, pur se solo limitatamente agli allenamenti, si stanno facendo attente riflessioni in vista della prossima stagione. Si ripartirà a porte chiuse? A questa domanda, molto importante in tema di incassi e di introiti legati agli abbonamenti, potrà rispondere solo l’evolversi della situazione sanitaria, in continua evoluzione. Intanto si stanno elaborando progetti e molte le società stanno facendo tantissime operazioni nel mercato: da quello che si sta verificando, mi pare di poter anticipare che il nostro campionato, sia quello maschile che quello femminile, manterrà invariata la propria competitività grazie all’elevato tasso tecnico dei suoi protagonisti. E questo ne garantirà un indiscutibile appeal anche a livello internazionale.
OVERTURE ALL’ARENA. E’ stata una serata davvero interessante quella che abbiamo condiviso in diretta Facebook per parlare del futuro di volley e basket con alcuni amici: insieme a Umberto Gandini, presidente della Lega basket, e a Stefano Tonut, azzurro campione d’Italia con la Reyer Venezia che hanno parlato delle ripartenza del mondo dei canestri, c’erano Chicco Blengini e Massimo Righi. Il ct della nazionale maschile si è ovviamente soffermato su questa esatte atipica che non vedrà mai gli azzurri in campo (e non accadeva dal lontano 1952) e sulla preparazione particolare in vista dell’Olimpiade di Tokyo rinviata al 2021.
19/05/2020
La pallavolo deve guardare avanti
Sarà una lunga estate senza pallavolo giocata, la prima e per fortuna unica dal lontano 1952 senza poter applaudire una sola partita della nazionale maschile e femminile. In nessuna manifestazione. Una bella tristezza, non c’è che dire. Così come del resto è una bella tristezza tutto quello che siamo costretti a vivere in questi ultimi lunghi, pesanti, difficili due mesi e mezzo a causa del Covid-119, nemico oscuro e vigliacco.
IL FUTURO DEL VOLLEY. C'era grandissima attesa per l'Olimpiade di Tokyo, in cui gli azzurri e le azzurre avrebbero potuto azzardare sogni di gloria a Cinque Cerchi. La pandemia che sta tormentando il mondo ha invece costretto il Cio a rinviarla al prossimo anno: in questo momento è calendariata dal 23 luglio all’8 agosto del 2021, e speriamo che questa data possa essere rispettata. Così come ci auguriamo che nei mesi estivi si possa giocare anche se a scartamento ridotto il campionato italiano di beach volley per regalare qualche sorriso e che poi la nuova stagione indoor possa riprendere più o meno regolarmente a fine settembre/inizio ottobre. Non importa se a porte chiuse: ormai questa eventualità è stata metabolizzata da tutti almeno psicologicamente come ha confermato lo scorso week end la Bundesliga, il primo torneo tornato in campo per cercare di ridare divertimento e svago a chi ama lo sport (con straordinari ascolti televisivi, come peraltro c’era da attendersi). E’ evidente che le società dovranno adeguare i budget alla nuova realtà che sono costretti ad affrontare, senza poter contare sui soldi relativi agli abbonamenti incassati d’estate e ricevendo probabilmente contributi dagli sponsor inferiori rispetto al recente passato. Questo è il nuovo ciclo della vita e dell’economia, e conseguentemente neppure lo sport può sfuggire a determinati adeguamenti.
11/05/2020
Tante le novità in arrivo nel volley
Con la Fase 2 pare che si inizi a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. I morti per Covid-19 per fortuna stanno calando giorno dopo giorno e gli effetti del lockdown si stanno vedendo. Speriamo che gli italiani continuino a comportarsi in maniera intelligente come hanno saputo fare in questi due mesi, andando almeno secondo me ben oltre ogni ottimistica previsione della vigilia. Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia perché il problema è tutt’altro che debellato, e anche perché non si è ancora deciso come tracciare gli italiani (come invece ad esempio hanno fatto da subito in Giappone e in Corea del Sud, con ottimi risultati) rendendo ancora enigmatico comprendere tutti quelli che si sono ammalati, chi è stato e chi è asintomatico, chi dovrebbe stare ancora in quarantena e chi potrebbe invece essere avvicinato senza che gli altri lo trattino come un appestato.
I PROBLEMI DEL VOLLEY. Il terrore per il contagio sta lasciando il posto alla paura legata alla situazione economica che riguarda tutti, e di riflesso inevitabilmente anche lo sport. In questo contesto di grandissima preoccupazione la pallavolo non può essere immune dalla crisi che sta attanagliando il Paese: non solo il presente ma pure le premesse per il domani sono tutt’altro che entusiasmanti, con l’ipotesi che una buona parte delle società non riesca a proseguire l’attività per l’impossibilità di reperire le risorse necessarie. Non voglio essere catastrofista perché non è nelle mie corde, però è inevitabile lanciare un grido d’allarme: bisogna industriarsi per partorire nuove idee, perché saranno queste a fare la differenza. Nella consapevolezza che tutto verrà comunque inevitabilmente ridimensionato dal punto di vista economico, a partire dal vertice della piramide, ovvero dalla serie A.
06/05/2020
Passato, presente e futuro
Sono giorni davvero strani quelli che stiamo vivendo. Attenuata almeno in parte la grande paura che ha caratterizzato l’inizio dell’emergenza, si inizia a pensare cosa sarà del nostro presente ma soprattutto del nostro futuro. Ovviamente queste domande se le fa anche il mondo del volley, costretto inevitabilmente a un ridimensionamento economico in vista delle prossime stagioni, non solo di quella che verrà (che quasi certamente sarà giocata a porte chiuse almeno fino a Natale). Con tanti problemi di carattere economico in tema di mancati incassi, impossibilità di incamerare denaro fresco d’estate grazie alla campagna abbonamenti e probabile rinegoziazione al ribasso delle sponsorizzazioni. Si deve comunque guardare al futuro: se non con ottimismo, almeno con lucidità e intelligenza, cercando di progettare la ripartenza. Nei momenti di crisi, chi ha la testa ha sempre fatto la differenza. E sarà così anche questa volta.
54 VOLTE GRAZIE. Ho iniziato con tanta curiosità e alla fine è stata una bellissima parentesi che abbiamo condiviso con 54 amici con i quali ho chiacchierato in allegria di pallavolo e dintorni in diretta Instagram. Con tutti si è creato spontaneamente un rapporto molto confidenziale, e sono emersi aspetti a volte sconosciuti, affrontando anche temi delicati: Dragan Travica ci ha parlato della famosa nottata di Rio con la nazionale, Renan Dal Zotto ci ha spiegato cosa ha fatto con il pallone al Mondiale di Torino, Keba Phipps si è messa a piangere (!) ricordando i tempi italiani, Cristian Savani ha annunciato in anteprima il suo addio al volley giocato, Fabio Vullo ha approfondito il suo complicato rapporto con l’azzurro, Valerio Vermiglio ha messo a nudo il suo carattere, Francesca Piccinini e Maurizia Cacciatori hanno spiegato il loro ruolo di icone di questo sport, Ljubo Ganev ci ha fatto sbellicare dalla risate con le sue battute
21/04/2020
La lezione dell'angelo biondo
Sono giorni complicati per tutti noi, in tutto il mondo. Siamo alle prese con il periodo più complicato che sta vivendo questa generazione e comprensibilmente siamo tormentati da mille dubbi relativi al presente e pure al futuro, nostro e dei nostri figli. Sfogliando una vecchia rivista di pallavolo ho ritrovato una poesia che ho letto tante volte. A scriverla è stata l'indimenticabile Kirk Kilgour, un formidabile giocatore statunitense che per amore del nostro sport ha passato gran parte della sua vita su una sedia a rotelle a causa di una tetraparesi irreversibile. Lui, l'angelo biondo che veniva dalla lontana California, arrivato all'Ariccia nel 1973, grande atleta e grande attaccante che ho avuto il piacere di vedere in campo una sola volta, ha visto cambiare la sua vita come d'incanto durante un allenamento con la nazionale italiana. Si era presentato per generosità: si sono rotti i tiranti della rete, i giocatori si sono messi a fare esercizi al cavallo e al termine di un volteggio Kirk è caduto violentemente a terra, forse tra materassini mal sistemati: il risultato è stato terribile, la lussazione della quinta vertebra cervicale con la lesione del midollo spinale e la paralisi totale di tutti gli arti. Penso che in tanti si sarebbero arresi e invece lui ha continuato a combattere, ha progettato la sua sedia a rotelle automatizzata, ha iniziato a scrivere, a contagiare tutti con la sua carica umana, con la sua forza d'animo. Lo ricordo con emozione infinita a Mestre in occasione dell'All Star Game del 1997, accolto dall'ovazione del pubblico. Era felice e sorridente, e la sua lezione è ancora ben viva dentro di me. Queste sono le parole che ha scritto: oggi sono di estrema attualità e devono essere uno stimolo incredibile per tutti noi.
11/04/2020
Buona Pasqua a tutti
Quest’anno siamo tutti costretti a vivere una Pasqua diversa, e sinceramente mai avremmo immaginato e mai avremmo voluto doverla condividerla in questo modo irreale con i nostri cari. Siamo tutti isolati, il mondo intero vive in isolamento, condizionato da questo terribile male che ha sconvolto le nostre vite. Però non dobbiamo mollare, dobbiamo guardare avanti, dobbiamo sforzarci di ritrovare un po’ di ottimismo. Mi rendo conto che è molto complicato, però dobbiamo fare ricorso a tutte le nostre energie mentali e fisiche per riuscirci. Lo dobbiamo alle nostre famiglie e in particolare ai nostri figli, che devono assolutamente riprendere a sognare per il loro domani dopo essere stati tormentati per troppi giorni dalle notizie terribili che caratterizzano la nostra quotidianità. Questi del resto sono anche gli insegnamenti che ha saputo darci il mondo dello sport che abbiamo sempre condiviso: le difficoltà si devono affrontare e cercare di risolvere con determinazione, coraggio, abnegazione e fantasia. I grandi risultati passano spesso da momenti complicati. Ne sto parlando anche con qualche amico con il quale dialogo su Instagram e tutti sottolineano questo sia necessario assumere questo atteggiamento. Lo ha fatto anche il grande Arrigo Sacchi parlando del suo mitico Milan, premiato come la più grande squadra di calcio di tutti i tempi, e della sua nazionale vicecampione del mondo negli Stati Uniti nel 1994, sconfitta solo ai rigori dal Brasile. Lo hanno fatto Fefé De Giorgi raccontandomi quello che ha saputo compire la sua Lube Civitanova quando è tornato in Italia per riprenderne la guida l’anno scorso e per portarla a collezionare una serie incredibile di successi.
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