Emanuele Zanini e la Slovacchia: è feeling

di Adelio Pistelli

04/12/2012

Emanuele ZaniniEmanuele Zanini
Emanuele Zanini
La Slovacchia sta diventando la sua seconda Patria. “Mi trovo bene, si lavora bene”. Alla seconda esperienza slovacca Emanuele Zanini (è anche alla seconda edizione da tecnico lontano dall’Italia), dopo aver guidato la nazionale, adesso allena il club della capitale: Bratislava, marcata Unicef.
“Una grande cosa, una iniziativa straordinaria quella fatta dai miei dirigenti”. E’ tornato all’Est, Zanini, dopo l’ultima positiva ma dolorosa avventura con Monza che la scorsa stagione è arrivata i quarti play off prima di chiudere definitivamente la sua attività. Emanuele Zanini così era rimasto senza panchina. Per un pò si è guardato in giro, poi ha detto sì a chi lo voleva ancora in Slovacchia: stavolta in un club. E da qualche mese sta giocando il campionato, decisamente originale ma assolutamente coinvolgente e spettacolare. E’ il torneo ‘Mevza’ (Middle European Volleyball Zonal Association) che racchiude formazioni slovacche, slovene, austriache, croate e ungheresi. Una sorta di torneo internazionale con Lubiana (l’avversario dio domani sera in Champions League della Lube) in testa e dietro c’è proprio il team di Zanini che, soprattutto all’estero, riesce sempre (o quasi) a centrare risultati straordinari. A Innsbruck, durante la stagione 2004/2005 insieme ai giocatori italiani Bellini, Cicola e Bartoletti, vinse lo scudetto austriaco, adesso proverà sino in fondo a frenare la corsa degli sloveni. “Intanto diciamo subito che sono molto soddisfatto di quanto stiamo facendo, dei risultati ottenuti in poco tempo – dice -. Ho assemblato un team quasi nuovo che fa cose egregie, nel quale giocano tre stranieri (due americani e uno svedese, tutti nati nel 1989, ndr) alla loro prima esperienza lontano da casa. Il secondo posto è figlio di partite importanti, sempre disputate con massima determinazione e costante applicazione tecnico.tattica. E c’è stata anche una positiva anche se sfortunata esperienza in Challenger Cup: eliminati dal Galatasaray dei vari Nikolov, Janic, il libero della Bulgaria, Salparov. Decisamente un avversario più forte ma che ci ha sbattuto fuori dalla coppa solo al Golden set, perso 17-15. E’ stato molto bello, comunque”.
L’inglese aiuta Zanini (“è la lingua ufficiale”) nella sua giornaliera attività a Bratislava e magari ‘mastica’ un po’ di slovacco: <Al ristorante, un po’ nei momenti liberi ma è sempre meglio affidarsi alla lingua che conosco di più”. E comunque qualcosa di slovacco lo conosceva prima di arrivare a Bratislava perché il quarantasettenne tecnico residente a Poggio Rusco, nel mantovano proprio come il suo grande amico Andrea Anastasi, per quattro stagioni (sino alla fine del 2011) ha allenato la nazionale di Bratislava.
“E sono molto orgoglioso di quel periodo. Ho preso la squadra al 47^ posto del Ranking mondiale e l’ho lasciata al 26^, dopo due vittorie in European League ed il meraviglioso quinto posto agli Europei 2011. E’ un ricordo bellissimo, per tutta la pallavolo slovacca”. Protagonista per anni e tanti nel nostro campionato in diverse società, l’italica A1 è sempre e comunque nel mirino di Zanini lo slovacco (o quasi) e, tra le altre cose, ogni settimana commenta la giornata sportiva italiana proprio su questo sito. “ E mi diverto anche tanto” .
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