Esame di riparazione

di Luciano Pedullà

09/01/2012

Andrea LucchettaAndrea Lucchetta
Andrea Lucchetta
Si apre ufficialmente da oggi il mercato femminile di pallavolo. Chiamarlo in questo modo però non mi è mai piaciuto, è una parola che evoca maggiormente quello del bestiame e invece nel mondo della pallavolo femminile, che sta comunque attraversando un momento difficile, le giocatrici, che prendono parte alle gare e alle trattative, meriterebbero maggior rispetto piuttosto di quello che una situazione del genere sembra esplicare. Peraltro loro, le atlete, il loro impegno, la loro forza lavoro, la propria faccia in campo ed in allenamento la mettono sempre ma non sempre ripagate dalla considerazione dell’ambiente che paventa responsabilità di quelle che non avrebbero accettato di soprassedere alle loro spettanze e da qui il fallimento della società in cui giocavano, o che ascoltano commenti al limite dell’offensivo da chi in Rai dovrebbe limitarsi a spiegare al pubblico televisivo quello che succede in campo, piuttosto che districarsi con assonanze sui cognomi delle protagoniste, spesso dando effetti poco realistici delle giocatrici in questione. Ritengo Andrea Lucchetta una persona molto preparata, creativa e quindi intelligente, ma credo che dovrebbe limitarsi durante le trasmissioni ad un mero commento della gara piuttosto che ad un humor degno di Colorado ma poco sopportato da un pubblico preparato e attento come quello del volley femminile. Quindi nel rispetto delle giocatrici quello che inizia oggi preferisco chiamarlo esame di riparazione, cioè, ritornare a delineare la programmazione individuale e di squadra, da parte degli addetti al lavoro per concedere alla propria compagine di avere un assetto più equilibrato rispetto a quello pensato nei mesi estivi, e a chi a trovato poco spazio per esprimere le proprie capacità di gioco di averne maggiore anche se magari in altri tornei. Gli obbiettivi primari sembrerebbero le palleggiatrici, Ognenovic a Modena e Weiss a Chieri, o le schiacciatrici con l’arrivo di Richards a Piacenza che è intenzionata a rinforzare la propria squadra con un centrale, Malvestito in primis o Crozzolin. Ovviamente c’è chi sta a guardare, soddisfatto della propria rosa o del campionato fino a questo momento disputato magari ponendosi obbiettivi meno impegnativi per la stagione in corso e pensando a programmare l’impegno per la prossima. Non ha bisogno di riparare Busto, arrivato all’undicesima vittoria consecutiva dimostrando di avere agito con oculatezza anche sulle seconde linee. Non dimentichiamo infatti che la formazione allenata da Parisi ha iniziato la stagione con Caracuta in palleggio, ha alternato al centro oltre a Bauer, Dall’Ora e la giovane campionessa del mondo Pisani e può vantare nel ruolo di libero da affiancare a Leonardi, rediviva dopo un Campionato Europeo non da protagonista, un prodotto del vivaio locale come Bisconti. Insomma quello che serve per farsi trovare sempre all’altezza. Domenica le bustocche hanno faticato con Parma, ma probabilmente un fine stratega come Radogna, tecnico delle ducali, ha sempre qualche arma segreta per impantanare il gioco avversario; difficoltà che hanno comunque espresso anche le cugine rivali di Villa Cortese uscite vittoriose dalla partita con Piacenza squadra esperta ed ostica ottimamente messa in campo da Riccardo Marchesi. Fatica che, nel gioco, hanno espresso maggiormente Novara e Pesaro formazioni giovani che possono mettere alle corde qualunque avversario, lo dimostrano le vittorie con Bergamo e Villa Cortese per le piemontesi e con la stessa Bergamo e Piacenza a dicembre per le marchigiane, ma che poi spesso rimangono vittime dei propri errori e della disattenzione che essi portano. La classifica, così, parla di una grande lotta dal quarto all’ottavo posto con la sola Pavia che rimane al palo. Forse è proprio in quest’ottica che le squadre adesso vogliono modificare il proprio assetto cercando di accaparrarsi le giocatrici che meglio potrebbero far fare il salto di qualità al proprio organico. Ma poi, come al solito sarà il lavoro in palestra che dirà quali sono state le scelte migliori. Intanto ci rituffiamo nelle coppe, con le gare in Cev per Busto che rincontra la ex Fernandinha ora in Azerbaijan e Urbino e con le sfide decisive per Villa Cortese, Bergamo e Pesaro, quest’ultima già qualificata per il turno successivo ma che ha tutta l’intenzione di farlo nella più comoda posizione di classifica.
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