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ESCLUSIVA: Tutto su Gigi Mastrangelo
ESCLUSIVA: Tutto su Gigi Mastrangelo
di Adelio Pistelli
19/05/2012
Luigi Mastrangelo
Luigi Mastrangelo
“Vorrei finire la carriera a Cuneo ma, da quelle parti non sembrano essere d’accordo”.
Gigi Mastrangelo
mette subito i puntini al proprio posto. Per circa mezzora è rapito dalla tifoseria fiorentina. Foto, autografi, il suo nome che
rimbalza da un capo all’altro del pala Mandela. Poi, lasciato libero o quasi dall’entusiasmo e sollecitato da parte di chi scrive, decide di aprire la sua agenda e raccontare i tanti perché di una situazione che definire paradossale e riduttivo. Il centralone azzurro sembra senza squadra; Mastrangelo sarebbe sul mercato perché il nuovo contratto, meglio le richieste di Mastrangelo sarebbero troppo onerose; oppure sul mercato perché anagraficamente è ormai fuori lista e ancora: sarebbe giocatore ingestibile. E’, tutto ciò il cocktail di voci che da settimane viaggiano il nostro ambiente. Quale migliore occasione, allora, se non sentire l’interessato stasera solo spettatore nella prima serata di World League dell’Italia cocntro la Corea?
“Lo ripeto, a Cuneo sono e sarò sempre riconoscente per come si è comportato nei miei confronti tre anni fa dopo il mio ultimo campionato a Martina Franca. Ricordo che arrivai a Cuneo, negli uffici del presidente Lannutti e firmai un contratto in bianco
perché sapevo che sarei stato comunque accontentato. Ma poi tornavo in Piemonte, mi volevano nel team del rilancio ed ero solo contento. Poi, lo sapete, abbiamo vinto tutto o quasi. E’ stato bellissimo e ne sono stato felice soprattutto per il presidente, grande persona, l’unica vera della società”.
E dalla fine del campionato, circolano però solo e tante voci. Qual è la sua opinione? “
E’ presto detto. Dopo la prima settimana di ritiro azzurro a Monza, mentre tornavo a casa, mi telefona il general manager Pistolesi. Guarda, mi dice, Piazza
(il nuovo tecnico di Cuneo, ndr)
sta parlando con tutti, lo farà anche con te quanto prima. Ho dato io il tuo numero di telefono. Bene, sino ad ora non ho ricevuto nessuna chiamata e unica cosa che sento, le tante voci che mi riguardano. E dire che avevo chiesto, proprio a Pistolesi che qualsiasi eventuale possibilità professionale non avrei dovuta saperla dai giornali. Insomma: sono vecchio? Ci sono più forti di me? C’è un progetto giovani? Mi va bene tutto ma ditemelo in faccia, non devo saperlo da giornali e siti”.
“Non ho sentito mai nessuno, insomma e, nemmeno a Sofia –
continua Mastrangelo –
non sono stato mai avvicinato da Pistolesi, neanche un saluto. Solo l’ultima sera, perché eravamo nello stesso ristorante, è riuscito ad avvicinarmi. Gli avrei voluto dire che la sua e mia società stanno sbagliando nei miei confronti. Mi sento una bandiera, come lo è Wijsmans, forse anche di più. Invece pare che si stiano dimenticando del sottoscritto e rischio di finire la carriera in una nuova squadra italiano oppure addirittura all’estero. Se succedesse una cosa del genere sarei molto dispiaciuto”.
E su una presunta ingestibilità di Mastrangelo? Abbiamo sentito anche questa voce. “
Chi dice queste cose non è capace di gestire i giocatori. Io ingestibile? Sono tornato a Cuneo anche grazie alla volontà tecnica di Alberto Giuliani, allenatore con il quale poi abbiamo vinto davvero molto. Ecco chiedetelo allo stesso Giuliani se sono ingestibile. O magari qualcuno parli con il tecnico della nazionale, Berruto e si faccia raccontare il suo pensiero, gli si chieda se non riesce a gestirmi. E’ tutto semplicemente assurdo. Invece è solo una questione di rispetto nei miei confronti. Dovevo (devo) restare a Cuneo a prescindere dal numero degli stranieri oppure degli italiani in squadra. Invece sono qui ad aspettare la fine del mercato per capire come andrà a finire. Ripeto: è una questione di rispetto”.
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