European FenerbaChampions League

di Luciano Pedullà

26/03/2012

Fenerbahce Campione d’Europa!Fenerbahce Campione d’Europa!
Fenerbahce Campione d’Europa!
Fenerbahce Campione d’Europa! Così era scritto e così è successo. La vittoria della gloriosa società turca era già stata inavvertitamente pronosticata lo scorso anno, ma in semifinale la formazione guidata da Ze Roberto era scivolata sulla classica buccia di banana, in un tie break dominato dopo aver accumulato un vantaggio che ai più poteva sembrare incolmabile, ma la squadra di Istanbul aveva subito un’incredibile rimonta dalle concittadine condotte poi al titolo da Guidetti. Quest’anno dopo aver sconfitto le russe di Kazan nella qualificazione alla finale per il trofeo il Fenerbahce si è trovato di fronte il Cannes che aveva messo al tappeto nello spareggio per la Final Four di Baku le Campionesse d’Europa uscenti e in semifinale la rappresentante italiana, Villa Cortese. Un bel biglietto da visita per le francesi che nella gara d’entrata avevano mostrato un Antonijevic sempre molto precisa in regia e una Cardullo abile a dirigere la difesa (ennesimo meritato titolo Best Libero per Paola), nonostante qualche piccola disattenzione in ricezione. Neanche l’assenza della Spasojevic si era sentita, ben sostituita da Kozlova, ventottenne ucraina con un passato di non ricca esperienza. La mancanza di zone quattro di alto livello internazionale delle francesi ha però fatto in finale da contrasto con la prestazione autorevole di Kim Yeon-Koung che ha condotto la formazione turca a un facile successo dimostrandosi giustamente insuperabile regina europea. La schiacciatrice coreana, premiata meritatamente MVP della manifestazione, è stata leader incontrastata, nonostante che nella squadra turca siano presenti giocatrici come Tom, Fabiana e Shashkova che nel mondo con le loro nazionali hanno vinto tutto quanto era possibile; lo ha fatto con attacchi dalla seconda linea efficaci, battute in salto di grande potenza e sistemando a rete anche le alzate meno precise di Aydemir giovane talento turco. Alla World Cup in Giappone Kim era stata persino messa in panchina dal C.T. della nazionale registrando una prestazione opaca contro l’Italia, ma è sicuramente una stella di prima grandezza nel panorama palavolostico, che piacerebbe poter ammirare anche nel nostro campionato ma i prezzi che le formazioni straniere le offrono sembrano proibitivi. Di conseguenza il volley italico si deve accontentare d’interessanti talenti ma che non permettono più di essere padroni in Europa quando, appena tre anni fa dominavamo e vincevamo le più importanti manifestazioni. Se n’è accorta Villa Cortese che non è riuscita a essere competitiva in Azerbaijan nonostante che in Italia sia tra le capofila del campionato. La squadra lombarda è mancata in attacco, dove distribuzione ed efficacia tecnica non sono state sufficienti per sbarrare la strada alle francesi di Cannes, quest’anno vera bestia nera della formazione diretta da Abbondanza. Ora Villa Cortese può rituffarsi nei play off per cercare di contendere a Bergamo, in una sfida ormai interminabile, l’accesso alle finali che sembrerebbero destinate anche quest’anno a un altro derby lombardo. Busto, infatti, nonostante le assenza di Havelkova e Dall’Ora è riuscita a sconfiggere in casa propria Piacenza nella prima sfida per l’accesso al turno decisivo; la seconda gara si disputerà all’inizio di Aprile dopo che Busto avrà cercato di sbrigare un'altra pratica turca contendendo al Galatasaray, diretto da Lo Bianco, la vittoria in Coppa Cev. Una vera maratona per la squadra di Parisi.
Concludo dedicando il mio pensiero al triste epilogo di questo week end. Parlare di pallavolo in una settimana così triste è stato difficile: l’amore per lo sport ha portato via dalla sua famiglia Bovolenta, questa volta per sempre. A Federica che ho conosciuto fiera e combattiva sui campi di gara, e ai suoi figli va anche il mio abbraccio virtuale, in un momento così difficile: la vita è un attimo, buon viaggio Vigor!
Sigla.com - Internet Partner