Farina, passo e chiudo: applausi

di Adelio Pistelli

19/04/2014

Alessandro Farina in maglia azzurraAlessandro Farina in maglia azzurra
Alessandro Farina in maglia azzurra
Giusto una anno fa, parlando del suo improvviso 'dietrofront' e mentre spiegava i perchè di un addio al volley rimandato, Alessandro Farina evidenziava un solo piccolo grande rammarico: le poche presenze in nazionale. "Ho giocato con l'azzurro addosso - diceva-. Mi sono divertito, è stato sempre bellissimo ma era il periodo in cui, nel mio ruolo, era praticamente impossibile andare in campo con l'Italvolley per la presenza di Corsano, grande campione". Ci scherzava sù, però Farina, giusto un anno fa. Aveva da poco terminato la stagione con Vibo Valentia, aveva deciso di chiudere la sua straordinaria carriera per dare più spazio alla sua famiglia. Poi, imprevisti e necessità (soprattutto della Tonno Callipo) ed eccolo al dietrofront, appunto, e via andare: nuovo campionato, ancora a Vibo. Ma adesso... "Adesso basta davvero". Nato a Parma nel 1976, Alessandro Farina avrà qualcosa di importante da raccontare ai suoi nipotini. Tre le squadre dove ha giocato: la sua Parma (dove ha vinto tanto): Poi Sisley Treviso (dove ha vinto di più), quindi la sua indispensabile esperienza e tecnica al servizio di Vibo Valentia. Un palmares straordinario, quello di Alessandro che lascia il volley giocato dopo 19 campionati di A1 e due di A2, con cinque scudetti, coppe e supercoppe e, ancora, altre belle soddisfazioni in azzurro (esordio con Anastasi allenatore) a giugno del 1999, contro la Polonia che vincerà dopo cinque set. Aprile 2014: Farina, stavolta lascia davvero, dopo 597 partite che lo hanno visto sempre e dovunque protagonista. Complimenti e grazie, piccolo grande Alessandro.
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