Fefè De Giorgi e Lube, è stato un piacere

di Adelio Pistelli

23/05/2010

Fefè De Giorgi Fefè De Giorgi
Fefè De Giorgi
E' un grande personaggio e lui, anche se nega, sa di esserlo. E dunque, non lo dirà mai. Del resto Fefè De Giorgi è Fefè De Giorgi: unico. E' stato un grande giocatore, ha già fatto cose preziose da allenatore, è capace di trascinare la gente con quel suo modo di stare tra la gente. Però è una persona e come tale accompagnata da pregi (tanti) e difetti (il giusto) e diventa difficile capire il suo stato d'animo nel giorno in cui lascia la panchina della Lube Macerata. O meglio, forse è decifrabile psicologicamente ma il lustro passato nelle Marche ha sicuramente regalato quel qualcosa in più a chi ha tanto di suo. Era arrivato a Macerata dopo una felicissima esperienza di Perugia. Aveva vinto la Supercoppa, Coppa Italia, Coppa Confederale da tecnico e giocatore di Cuneo; ha disputato subito la finalissima scudetto (contro la Sisley) con l'emergente team umbro nel corso di tre stagioni che hanno decisamente consacrato Fefè allenatore. Ma evidentemente doveva essere l'esperienza Lube a definire il De Giorgi tecnico, a lanciare definitivamente Fefè da Squinzano nel pianeta degli allenatori di primo livello. E lo scudetto del 2006, il primo (al momento unico) di Macerata è la grande medaglia che De Giorgi si porta al petto anche se dietro quel meraviglioso trionfo per la gente Lube a volte (e troppo) sono maturate vicende delicate che fondamentalmente hanno, gradualmente, minato l'immagine del tecnico pugliese di Macerata. E l'ultima stagione (difficile e per lo più carica di amarezze) ha finito con il sentenziare un divorzio che forse - dicasi forse - magari doveva avvenire prima. Invece eccolo, in una giornata di fine maggio giusto quattro anni dopo lo scudetto. In giorno anonimo che Fefè magari non meritava ma lui, vero uomo di sport, prende nota, saluta e se na va, da grande personaggio. Avrete la conferma leggendo, più avanti il comunicato Lube che proprio il suo ex (ormai) coach ha scritto di suo pugno.

'La vita è l'"arte degli incontri" - ha scritto di suo pugno De Giorgi, per salutare la società ed i tifosi - ed io ho avuto il piacere di incontrare la Lube e Macerata. Insieme abbiamo percorso un viaggio lungo cinque anni, molto intensi e belli. Per me e la mia famiglia si è trattato di un'esperienza importante, che lascerà dei ricordi indelebili, ed è per questo che voglio ringraziare Giulianelli e Sileoni e tutti, proprio tutti coloro che hanno condiviso con me questo percorso sportivo e di vita. Un saluto ed un grazie particolare ai tifosi, che hanno sempre trasmesso energia, entusiasmo e forza. Auguro che il futuro vi regali sempre più grandi soddisfazioni. Orgoglioso di essere stato il vostro allenatore, con affetto Fefè".
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