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Final Six World League: l'Italia cede 3-2 alla Serbia, niente finale
Final Six World League: l'Italia cede 3-2 alla Serbia, niente finale
16/07/2016
Cracovia. L’Italia cede 3-2 (23-25, 25-21, 25-23, 18-25, 15-11) alla Serbia al termine di un match lungo, combattuto e spigoloso come spesso accade contro i balcanici e abbandona così la speranza di conquistare l’accesso alla Finale di World League, risultato che non centra dal 2004. C’è più di un rimpianto per la formazione tricolore che durante la gara ha sempre dato la sensazione di potersela giocare ad armi pari, anche se è sembrata smarrirsi sul più bello. Avanti 1-0 si era fatta rimontare (2-1) per poi impattare nuovamente la situazione prima di cedere al tie-break. Domani gli Azzurri – ore 17.30 RaiSport1 - avranno comunque la possibilità di giocare per una medaglia che comunque avrebbe la sua importanza in avvicinamento ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Quella di domani sarà la settima finale per il bronzo della sua storia (dopo quelle di San Paolo 1993, Milano 1998, Belo Horizonte 2002, Madrid 2003, Mar del Plata 2013 e Firenze 2014. Qui albo d’oro completo)
La gara è iniziata con Blengini che ha confermato la formazione scesa in campo contro gli Stati Uniti: Lanza assieme a Juantorena tra i martelli con la conseguente diagonale Giannelli-Zaytsev. Al centro i soliti Birarelli e Buti con Colaci libero.
Grbic ha scelto Jovovic palleggiatore, Luburic opposto, Kovacevic e Ivovic schiacciatori, Podrascanin e Lisinac centrali e Majstorovic libero.
Nel primo set la Serbia sembrava dare la sensazione di poter gestire la situazione riuscendo a mantenere minimi vantaggi che però non hanno impedito a Birarelli e compagni di continuare a giocare la loro pallavolo. Sul 16-16 gli uomini di Grbic hanno tentato un primo allungo (22-18), Blengini a quel punto è ricorso a Sottile in regia che ha contribuito al recupero azzurro (22-22 e 23-23). Proprio nel finale il sestetto tricolore ha piazzato il break decisivo (muro a due e attacco Zaytsev) che è valso l’1-0 (25-23)
Situazione ribaltata nel secondo parziale con le due squadre sempre a contatto, ma questa volta con l’Italia che sembrava poter allungare, anche se di un’inerzia, nei momenti che contavano (19-21 con un ace di Giannelli). Sul 21-21 però la Serbia aveva deciso che quello era il momento di dare un’accelerata e quando le squadre erano sul 23-21 Uros Kovacevic è salito in cattedra (doppio muro) regalando il set ball alla propria squadra concretizzato da un ace di Luburic.
Nel terzo l’Italia è sembrata un po’ smarrita con qualche errore di troppo in ricezione che ne hanno condizionato per lunghi tratti il gioco. Blengini nel corso del parziale ha effettuato qualche cambio (Sottile, Vettori, Rossini) ottenendo comunque una reazione che, seppur tardiva, aveva permesso agli Azzurri di agguantare la situazione di parità sul 23-23. Nel finale, però, un muro su Zaytsev e successivamente un attacco fuori di Buti hanno consegnato il parziale agli avversari.
Quarto set con Sottile e Piano in campo dall’inizio, con l’Italia apparsa più convinta e in grado di mettere di nuovo in difficoltà gli avversari (16-9, 21-16). I cambi effettuati (maggiore utilizzo anche di Rossini in difesa) hanno sortito il loro effetto e il CT ha ottenuto dalla squadra le risposte che si attendeva: 25-18 e squadre al tie-break dopo un primo set ball annullato.
Nel parziale conclusivo grande battaglia palla su palla con le due squadre intenzionate a non cedere. Sull’8-8 però la Serbia piazza un mini allungo (11-8) che poi si rivelerà decisivo: 15-11 e addio sogni di tornare a lottare per l’oro.
SERBIA-ITALIA 3-2 (23-25, 25-21, 25-23, 18-25, 15-11)
SERBIA: Kovacevic 20, Ivovic 17, Jovovic 2, Luburic 18, Podrascanin 4, Lisinac 12, Majstorovic (L), Brdjovic, Stankovic 3, Okolic 1, Katic 1, Dokic. N.e. Nikic, Rosic (L). All. Grbic.
ITALIA: Juantorena 18, Giannelli 3, Zaytsev 21, Lanza 14, Buti 2, Birarelli 4, Colaci (L), Sottile 2, Antonov 2, Piano 4, Vettori 1, Rossini (L). N.e. Cester, Maruotti. All. Blengini.
Arbitri: Shaaban (Egy) e Kraft (Ger).
Spettatori: 2870 Durata set: 30’, 31’, 37’, 25’, 19’. Serbia: bs 17 a 7 mv 9 et 31. Italia: bs 13 a 7 mv 14 et 27.
World League Final Six: I commenti dopo la sconfitta contro la Serbia
BLENGINI
:
“Chiaramente ci dispiace molto e chiaramente c’è del rammarico ancor più grande come tutte le volte che si perde al tie-break. Abbiamo avuto la possibilità di andare in finale dopo tanto tempo, ma non ce l’abbiamo fatta. Ci abbiamo provato con ogni forza ma non è bastato. Siamo stati in partita fino all’ultima palla, ma comunque non è servito a spuntarla e questo ovviamente aumenta il nostro rammarico. Nei finali di set abbiamo commesso qualche errore di troppo, fattore che ha abbiamo pagato a caro prezzo. Domani comunque abbiamo una gara che vale una medaglia. Ce la metteremo tutta, scenderemo in campo consci dell’importanza del match”.
PIANO
: “E’ stata un’occasione sprecata. Abbiamo sbagliato qualche pallone di troppo. Siamo stati un po’ ingenui noi. Avevamo voglia di lottare per una medaglia un po’ più importante. Della gara di stasera salvo il fatto che possiamo giocarcela con tutti e siamo consapevoli che avremmo anche potuto vincerlo quel tie-break”.
ROSSINI
: “E’ stato decisivo il secondo set, andare negli spogliatoi 2-0 ci avrebbe dato una consapevolezza diversa. Loro invece in questo modo sono tornati sotto e gli abbiamo dato la possibilità di rimanere aggrappati al match e con loro può essere sempre molto pericoloso. Dovremo trarne importanti insegnamenti per il futuro. Domani comunque abbiamo una partita che vale una medaglia e noi la vogliamo a tutti i costi”.
SOTTILE
: “E’ un peccato, dispiace per come sono andate le cose. Potevamo portarla a casa. Ci rimarrà del rammarico. Loro in alcuni momenti hanno avuto alti e bassi e noi non ne abbiamo approfittato fino in fondo anche se credo che la nostra sia stata una buona prova. Io ho provato a dare il mio contributo, faccio il mio lavoro e cerco di farlo nel migliore dei modi ma purtroppo non è bastato”.
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La Serbia ha vinto la World League 2016, Brasile secondo, Francia terza, Italia quarta
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