Finale scudetto tra "gialli" e riforme

di Adelio Pistelli

26/04/2014

Finale scudetto tra "gialli" e riforme
Una considerazione del presidente di Perugia, Sirci: “Siamo una grande squadra anche perché abbiamo un grande pubblico” è la chiave per guardarsi indietro e capire quanto è accaduto un giorno fa. E, non solo sottorete. E’ partita la finale scudetto tra Macerata ed il team umbro e, dopo gara-uno si possono già stilare i primi consuntivi. Due squadre diverse, per un ‘faccia a faccia’ comunque ricco di adrenalina, con emozioni senza soluzione di continuità e spettacolo allo stato puro. E’ quello che hanno regalato Zaytsev,
Atanasijevic, Kurek, Petric
e tutta una banda di irrefrenabili giocatori, di Macerata e di Perugia, a caccia di uno scudetto. Che era e resta nel mirino della favorita Lube, ma con le giustificate eccezioni rilanciate dal team umbro. Il piacevolissimo antipasto di gara-uno, di fatto, autorizza a credere in un divertimento concreto sino a quando il tricolore non finirà sulle maglie di questa o quella squadra. Ci divertiremo anche con il pubblico, con centinaia e centinaia di tifosi che improvvisano cori, sventolano bandiere, cantano,
incitano, spingono la squadra del cuore verso un traguardo da raccontare ai nipotini. Il tutto nel pieno rispetto dei ruoli, senza mai travalicare i confini del buonsenso anche quando le cose non vanno come dovrebbero andare. Anzi, spesso è proprio in queste occasioni che il tifoso da il meglio di se, stando vicino a chi, sottorete, è in affanno. E’ quanto ha fatto la parte Lube mentre la Giuliani band arrancava sotto i colpi degli spensierati perugini; E’ quanto è accaduto da parte degli innamorati umbri proprio mentre la squadra di Kovac stava lentamente arrendendosi, pressata dal ritorno imperioso di Macerata. Ma prima, a proposito di un grande giorno, ricco di tutto un po’, era successo qualcosa di clamoroso. Nella mattinata, nella lunga vigilia di gara-uno, c’era stato un episodio tanto incomprensibile quanto assurdo, che avrebbe
potuto minare l’avvicinamento al primo match di finale. Un componente lo staff tecnico di Perugia sembra sia stato visto entrare in uno dei locali del palasport di Osimo per fotografare appunti tecnici della Lube. Un episodio, una volta ufficializzato, gestito però con grande signorilità e professionalità dai massimi vertici dello stesso Perugia (scuse ufficiali a Macerata). Episodio che è gradualmente sfumato lasciando spazio al divertimento e alle emozioni della sfida –uno. Alla quale hanno assistito non solo i tanti tifosi Lube, non solo i sostenitori della Sir, ma c’erano anche il presidente Fipav Carlo Magri, alcuni suoi collaboratori e diversi dirigenti di società. Insieme, avevano partecipato ad un nuovo incontro, con i massimi responsabili della Lega maschile sul tema riforme ai campionati. Ed è stato un incontro molto positivo in un hotel alla periferia di Osimo: la Super Lega sembra prendere consistenza. Le due parti si stanno avvicinando e nei prossimi giorni, si ritroveranno a Roma, Nel frattempo, la Fipav studierà nei dettagli le ultime novità presentate dal presidente della Lega, Mosna, che sembrano aver ottenuta
già i primi pareri positivi proprio da parte del presidente Magri. Tutto in un giorno, ed era solo il primo delle finali scudetto. Domenica si replica a Perugia, ma stavolta sarà solo vetrina per chi schiaccia e mura. E, per i tifosi e che la festa continui.
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