Fluid replacement nei giovani atleti

Dott.ssa Boldrini Elena, Dott. Alessandro Cristani: Azienda ospedaliera-universitaria di Modena

18/11/2007

Fluid replacement nei giovani atleti
FLUID REPLACEMENT NEI GIOVANI ATLETI

Abbiamo visto che la nutrizione rappresenta la componente più importante di un buon allenamento in quanto svolge un ruolo chiave nell’interazione accrescimento-sviluppo-raggiungimento di perfomances ottimali, evitando inoltre danni e problemi che possono derivare da deficit nutrizionali.
Per quanto riguarda l’idratazione circa il 60 % del peso corporeo è rappresentato da acqua che durante l’esercizio fisico, nel giovane atleta, ha un turnover di circa 1.6-2 L/die (contro 2-3 L/die nell’adulto).
L’importanza di mantenere un adeguato bilancio idrico è in parte relativa alla prevenzione della disidratazione e in parte relativa al supporto delle funzioni cardiovascolare e di termoregolazione richieste per l’attività fisica1.

DEFINIZIONE DI IDRATAZIONE

„X EUIDRATAZIONE: stato di normale contenuto idrico corporeo
„X DISIDRATAZIONE: processo che determina perdita d’acqua corporea
„X IPOIDRATAZIONE: severità della perdita d’acqua (espresso in termini di perdita percentuale del peso corporeo iniziale)

Dal momento che il nostro corpo non è in grado di accumulare liquidi o elettroliti prima dell’esercizio fisico, risulta naturalmente predisposto alla disidratazione2. La gravità della disidratazione dipende sia dall’entità della sudorazione sia dalla difficoltà/incapacità, che i giovani atleti hanno, di ripristinare le perdite mediante l’assunzione di bevande/acqua 3.
Il giovane atleta non è un piccolo adulto: infatti l’esercizio fisico determina un incremento nella produzione di calore corporeo centrale (maggiore rispetto all’adulto) legato anche ad una ridotta capacità di sudorazione, che limita così la possibilità di disperdere calore mediante la sudorazione4. Il giovane atleta ha un rapporto maggiore tra area di superficie corporea e volume corporeo il che si traduce in una maggior difficoltà di termoregolazione, soprattutto in ambiente caldo e umido 5. Inoltre la capacità di trasferire il calore, mediante la circolazione ematica, dal centro del corpo alla cute è meno efficace, per una minor gettata cardiaca, e quindi il giovane atleta suda meno rispetto ad un adulto per il medesimo sforzo fisico 6. Infine nel giovane atleta lo stimolo della sete è inadeguato rispetto alla perdita idrica e ha comunque una soglia più alta (insorge tardivamente) tale per cui il meccanismo di ipoidratazione compare precocemente e lo stato può essere avanzato 7. Da ricordare che in ambienti caldi e umidi il giovane atleta impiega più tempo ad acclimatarsi (2 settimane vs 1 settimana dell’adulto).
Una condizione di ipoidratazione si verifica più facilmente in seguito ad un esercizio fisico aerobico prolungato rispetto ad uno anaerobico di alta intensità ma di breve durata.
Nel giovane atleta una ipoidratazione dell’1% è sufficiente per ridurre le performance atletiche aerobiche e per incrementare la temperatura corporea centrale, esponendolo così ad un rischio maggiore di stress da calore.
Mantenere un adeguato stato di idratazione quindi è di fondamentale importanza per mantenere una buona qualità di performances e per prevenire alterazioni dello stato di salute che possono essere anche molto gravi, in primis lo stress da calore.

MANIFESTAZIONI PRECOCI DEL COLPO DI CALORE
„X STANCHEZZA
„X DEBOLEZZA
„X MAL DI TESTA
„X CRAMPI MUSCOLARI
„X NAUSEA
„X CUTE ROSSA E BRILLANTE
„X ECCESSIVA SUDORAZIONE
„X PERDITA DI COSCIENZA

CONCLUSIONI

Il giovane atleta deve essere educato ed invitato a bere frequentemente per ripristinare la perdita di liquidi avvenuta con il sudore e ridurre l’incremento della temperatura corporea centrale, mantenere una buona performance e un buono stato di salute.
In particolare, l’assunzione di liquidi deve essere potenziata durante l’esercizio mediante bevande con aumentata palatabilità (gusti arancia, tropical, etc..) addizionate di cloruro di sodio, altri elettroliti e carboidrati: i cosiddetti sport drinks.
Numerosi studi hanno evidenziato come il consumo di tali bevande rispetto all’acqua induca non solo una maggior assunzione di liquidi durante e dopo l’attività fisica ma consenta anche di ridurre la temperatura corporea durante e immediatamente dopo l’esercizio fisico8.
Il modo migliore per quantificare l’ipoidratazione è pesare l’atleta prima e dopo l’esercizio fisico; l’entità della perdita di peso dovrebbe essere recuperata mediante l’assunzione di un egual volume di liquidi prima della successiva sessione sportiva1.
Ciò consente da un lato di ripristinare le perdite di liquidi sudorazione-indotte in breve tempo e quindi il normale peso corporeo e dall’altro di ridurre il rischio di stress da calore.

Tabella 1. Linee guida dell’Australia Sport Medicine per il fluid replacement nei giovani atleti. (Sports Medicine Australia, 1997)

ETA’ TEMPO (min) DOSE RACCOMANDATA
10 ANNI 45’ PRIMA DELL’ESERCIZIO

OGNI 20’ DURANTE L’ESERCIZIO

DOPO L’ESERCIZIO
150-200 CC

75-100 CC

LIBERO FINO ALLA MINZIONE

15 ANNI 45’ PRIMA DELL’ESERCIZIO

OGNI 20’ DURANTE L’ESERCIZIO

DOPO L’ESERCIZIO
300-400 CC

150-200 CC

LIBERO FINO ALLA MINZIONE



BIBLIOGRAFIA

1. Nutritional Concerns for the Child and Adolescent Competitor. HJ Petrie et al. Nutrition, Volume 20, Numbers 7/8, 2004.
2. Guidelines for optimal replacement beverages for different athletic events. Gisolfi CV, Duchman SM. Med Sci Sports Exer. 1992;24:679-687
3. Fluid and electrolyte loss during exercise: tha paediatric angle. Meyer F, Bar-Or O. Sports Med 1994;18:4-9.
4. American Academy of Pediatrics, Commettee on Spots Medicine and Fitness. Climatic heat stress and the exercising child and adolescent. Pediatrics, 2000;106:158-159
5. Drink composition, voluntary drinking and fluid balance in exercising, trained, heat acclimatized boys. Rivera-Brown AM, et al. JAppl Physiol. 1999;86:78-84.
6. Temperature regulation during exercise in children and adolescence. Bar-Or O in: Gisolfi CV, Lamb DR, eds. Perspective in Exercise Sciences and Sports Medicine II: Youht, Exercise and Sports. Indianapolis, IN: Benchmark Press; 1998:335-367.
7. O. Bar-Or, MD, McMaster Univerity and Chedoke Hospital, Hamilton, Ontario, Canada, verbal comunication, October 1, 2003.
8. Voluntary fluid intake and core temperature responses in adolescente tennis players: sports beverage versus water. Bergeron MF, Waller JL, Marinik EL. Br J Sports Med 2006;40:406-410.

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