From Budva with love...

di Marco Falaschi

25/10/2013

From Budva with love...
Dovevamo partire con una vittoria tra le mura amiche ed in poco più di un'ora abbiamo raggiunto il nostro obiettivo con il massimo risultato possibile: 3a0 contro la formazione del Ceske Budejovice.
Andiamo per ordine però perchè i giorni che hanno preceduto la gara non sono stati dei più semplici e sereni, tutt'altro. Gli ultimi allenamenti sono stati carichi di nervosismo vuoi per gli esercizi a punteggio che molto spesso terminavano con errori banali o vuoi per i continui “rimescolamenti” del sestetto designato o in ultimo ma non per importanza (per me era il primo problema, chi mi conosce sa quanto sia maniacale) lo studio statistico sulla squadra avversaria. Voglio approfondire quest'ultimo aspetto perchè arrivare a due giorni prima dell'esordio in Champions ad avere soltanto due gare da analizzare, di cui una ripresa praticamente dal parcheggio antistante il palazzetto in una giornata nebbiosa per quanto lontana e sfocata fosse la qualità delle immagini, non è sicuramente il modo per farmi stare tranquillo. Decido quindi una sera, armato di caschetto con luce annessa come i minatori, di provare a decifrare qualcosa di più sui nostri avversari. Dopo aver perso qualche diottria, mi scrivo qualche appunto e spero che questo basti per arginare la squadra Ceca. Sapete come è andata quindi direi che il primo scoglio è stato ampiamente superato con una buona prova di squadra e questo credo sia stato un fattore determinante: ci siamo “arrangiati” su alcune situazioni difficili ed abbiamo nascosto i nostri difetti in attesa di eliminarli giorno dopo giorno.
Oggi quindi appena alzato con 26° ed un sole splendente, decido di fare qualche chilometro con la mia Toyota Yaris rossa fiammante per godermi una mattinata di relax prima di rituffarmi nelle statistiche. Faccio il pieno, me lo posso permettere visti i prezzi (la foto testimonia il tutto), ed inizio a vagare per il lungomare montenegrino baciato dalla brezza marina e da una temperatura che certo non fa presagire ad un autunno imminente. Faccio una piccola passeggiata in riva al mare, mi fermo a prendere un caffè tanto qui come ricorderete siamo ben coperti sotto questo aspetto, e decido di chiamare un amico prima che un ex compagno di squadra che ieri ha subito un infortunio al ginocchio nella gara di Champions League contro Resovia: Goran Maric. Come ogni nostra chiamata le prime parole sono frasi irripetibili in Serbo (adesso capisco!!!), poi iniziamo a parlare sulle rispettive partite e chiaramente sull'accaduto di ieri. Riesce sempre a farmi sorridere nonostante tutto, mi rincuora affermando che farà di tutto per essere dall'altra parte della rete quando saremo avversari tra due settimane nella sua Parigi.
Sollevato dalle sue parole, faccio un pranzo veloce e mi dirigo verso casa dove mi aspettano fogli, partite da guardare e studiare ed il mio computer pronto per assistermi in tutto questo. Mercoledì 30 sfidiamo i campioni polacchi dell'Asseco Resovia, una formazione che non ha bisogno di presentazioni e che reputo sia la migliore del nostro girone; sarà bello confrontarsi con quel livello in un palazzetto dall'ambiente elettrizzante e stimolamte.
Ci rivedremo al ritorno dalla Polonia nella speranza di poter condividere e commentare con voi una gara altrettanto positiva come quella di ieri...sarà dura ma ce la metteremo tutta!!!

Fala
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