From Budva with love...

di Marco Falaschi

25/12/2013

Finalmente Natale, giorni diversi da tutti gli altri soprattutto per chi rimane sempre un pò bambino come me: l'albero luccicante, la settimana libera da impegni scolastici, i regali che accompagnano questo periodo, la speranza di veder cadere qualche fiocco di neve come nei migliori film natalizi, la famiglia che si riunisce sotto un unico tetto, un must televisivo della vigilia sulle reti Mediaset “Una poltrona per due”, la pubblicità della Bauli con il suo jingle impossibile da scordare insomma tutto ciò rende questo lasso di tempo unico.
Con gli anni chiaramente tante di queste cose, non per mia volontà, sono difficili da riproporre soprattutto se molto spesso nel giorno di Natale sei costretto a viaggiare per andare in trasferta o ad allenarti perchè il giorno successivo una partita importante avrebbe impegnato Santo Stefano. Non mi sono mai lamentato di tutto ciò perchè in fondo questo è il nostro lavoro e con il passare delle stagioni ci si abitua a tutto.
Il mio sarà un 25 dicembre differente solo per il luogo, ma per il resto tutto sarà esattamente come gli anni precedenti: teatro degli allenamenti tecnici sarà il palazzetto di Budva (Mediteranski Sportski Centar) e sempre qui svolgeremo le nostre sedute pesi per iniziare a preparare l'ottavo di finale di Champions League contro Belgorod.
Mi sono assentato per le ultime tre partite del girone non perchè non avessi voglia di aggiornarvi anzi, ma ammetto che è stato per semplice e pura scaramanzia in quanto sognavo di poter raccontarvi un lieto fine per la prima parte di stagione e così è stato, certo abbiamo scelto il percorso più impervio per ottenere la qualificazione al turno successivo, ma a noi le cose semplici non sono mai piaciute.
Proprio la prima partita in casa contro il Paris Volley ci ha complicato non poco la vita in quanto siamo stati sconfitti al tie break dopo una gara tesa e piena di pathos per la posta in palio, alla fine la classifica ci vedeva terzi con due gare da disputare con lo scontro diretto in casa contro i campioni polacchi del Resovia nel giro di pochi giorni. Non solo dovevamo vincere, ma dovevamo anche farlo nel miglior modo possibile sconfiggendo i nostri avversari per 3a0 o 3a1 per poter restare aggrappati a quel pass che ci avrebbe portato nelle migliori 12 formazioni d'Europa. Il 3a2 che ci vide vittoriosi in Polonia sembrava lontano anni luce, sapevamo che potevamo giocarcela ma vincere con il massimo scarto sembrava proprio un'impresa da film. Il palazzetto gremito fin dal riscaldamento, i nostri tifosi (Gusari Budva in foto) che non smettevano di cantare e sventolare le loro bandiere, un clima surreale ed un caos infernale per una partita dal sapore particolare; tutto questo ci ha dato una spinta in più per ottenere un risultato incredibile al cospetto di una delle migliori formazioni in circolazione. Una vittoria sofferta, giocata da parte nostra con molto cuore e quel pizzico di spregiudicatezza che serviva, 3 punti che ci hanno rimesso in corsa per l'obiettivo che adesso vedevamo a portata di mano, ultimo ostacolo sarebbe stata la formazione del Ceske Budejovice ancora ferma a quota 0 punti in classifica.
A livello logistico una trasferta non semplice: un'ora di pulman da Budva all'aeroporto di Podgorica, volo per Vienna che di minuto in minuto accumulava ritardo fino a raggiungerne 40 di attesa ulteriore prima dell'imbarco, infine dalla capitale austriaca di nuovo in pulman per arrivare nella località ceca distante 3 ore e mezza di viaggio. A conclusione della giornata (letteralmente a notte fonda), giusto per non farci mancare niente, abbiamo fatto un allenamento sul campo di gioco per poi rientrare in hotel e finalmente consumare la nostra cena intorno alle 23 e 30.
Il grande giorno era arrivato e noi avevamo ancora una volta un unico risultato possibile per poter essere certi di passare il turno: vincere di nuovo da 3 punti, oramai ci siamo abituati ad avere solo una possibilità disponibile. Loro si sono presentati con una squadra rimaneggiata per alcune assenze e questo ci ha messo non poco in difficoltà in quanto siamo stati costretti a cambiare in corsa gran parte della nostra tattica, la regia era affidata a Zapletal, un palleggiatore esperto che fino a quel momento non aveva disputato nessuna gara partendo da titolare in Champions e quindi le informazioni su di lui erano veramente ridotte al minimo. Il primo set va via abbastanza agilmente grazie al fondamentale del servizio che ci ha fatto scavare solchi importanti nel parziale. Alla ripresa del gioco però qualcosa sembra incepparsi e commettiamo qualche errore di troppo lasciando spazio agli avversari che non si fanno pregare ed incitati dai loro supporters sembrano rinati vincendo 25 a 22 portandosi così in parità. La partita era in bilico e molto dipendeva da noi e dal nostro atteggiamento, nel terzo set viene fuori la nostra rabbia e quel cuore che ci era sempre venuto in soccorso nei momenti difficili, 16 a 25 ed un solo piccolo passo da compiere per un risultato storico. L'ultimo parziale ci vede partire addirittura in svantaggio fino ad un massimo di 12a8, riusciamo a ribaltare il tutto e chiudere 18a25 e la festa può iniziare!!!
Una gioia immensa per il miglior risultato che questa società abbia mai ottenuto, all'orizzonte la corazzata Belgorod chissà se basterà il nostro cuore...
AUGURO UN FELICE NATALE A TUTTI DAL VOSTRO INVIATO ALL'ESTERO!!!
Fala