Gabana al Giornale di Brescia: chiudo il volley a Montichiari

30/04/2009

Marcello GabanaMarcello Gabana
Marcello Gabana
Marcello Gabana, presidente dell'Acqua Paradiso Montichiari che ha recentemente sfiorato la semifinale dei play «Non me la sento di andare avanti in queste condizioni». Parole pesantissime. Anzi, un autentico macigno che si abbatte sullo sport bresciano. Sono quelle che il presidente dell'Acqua Paradiso Marcello Gabana ha pronunciato ieri nel suo ufficio di Calcinato.

Il patron della Gabeca è deluso e amareggiato, ma per la prima volta negli ultimi anni è apparso anche sfiduciato: quello che ha da dire è tanto semplice quanto drastico: «Ho dato disposizioni ai miei collaboratori di sospendere ogni attività. La squadra Gabeca Pallavolo è congelata e per come si sono messe le cose in questo periodo non ho intenzione di iscriverla al prossimo campionato. Così non vado avanti».

Un colpo durissimo, l'ennesimo di questi giorni per gli appassionati bresciani che stanno vedendo chiudersi una dopo l'altra realtà d'eccellenza dello sport di casa nostra. A determinare la scelta del presidente Gabana, principalmente è l'amarezza per «un rapporto con l'amministrazione comunale di Montichiari che è stato da sempre difficile e che negli ultimi anni è solo peggiorato. Il sindaco e la giunta hanno voluto mettere degli ostacoli alle attività del mio gruppo e anche alla stessa pallavolo». Entrando nei dettagli il presidente spiega il casus belli che lo ha portato a questo passo, chiarendo che si tratta soltanto dell'ultimo episodio di una lista lunga e circostanziata. «Per una serie di impedimenti posti dal comune di Montichiari al trasferimento di una delle nostre attività, mi trovo ad affrontare delle perdite consistenti e a dover licenziare del personale.

Ora come faccio a lasciare a casa della gente che ha famiglia quando spendiamo più di 2 milioni di euro nella pallavolo? È un comportamento che non fa assolutamente parte del mio modo di essere e di quello delle persone che lavorano per questo gruppo. Ci siamo riuniti con i collaboratori più stretti e abbiamo deciso di fermare tutto. In queste condizioni non ne vale la pena».
Un discorso economico ma anche politico.

Del passato recente Gabana ricorda «un accordo per la gestione del palazzetto affidata alla nostra società sportiva che avrebbe fatto risparmiare all'amministrazione circa 200mila euro all'anno. La quota che avrebbero dovuto versare a noi è arrivata in ritardo il primo anno e per questa stagione non ne è stata pagata che meno della metà».

Ma non è soltanto un discorso economico: «Né il sindaco né alcun assessore vengono al palazzetto a vedere le partite o partecipano alle serate e agli appuntamenti a cui regolarmente li invitiamo. Per qualche motivo che non riesco a spiegarmi questa amministrazione non vuole avere rapporti con la squadra Pallavolo Montichiari, a dispetto dei risultati brillanti in ogni campo che abbiamo ottenuto negli anni».

Tutto è fermo dunque per quel che riguarda la squadra del prossimo anno. È bastato un giro di telefonate nell'ambiente del volley per capire che qualcosa in casa Gabeca è cambiato. A fine campionato infatti gli emissari del team arancioblù erano i primi a muoversi sul mercato, decisi a battere sul tempo i rivali, potendo contare sul buon nome e sulla solidità della squadra. Oggi però tutto è fermo. E non solo per la situazione del campionato.

Nessun contratto rinnovato, nessun acquisto, nessuna cessione, nessuna trattativa «calda» di cui si abbia avuto notizia. Il direttore sportivo Enrico Marchioni ha ammesso che il presidente «non sta parlando con noi di giocatori nè di contratti. Ha altro per la testa in questo momento».

«La mia ultima speranza - spiega ancora Marcello Gabana - è nelle elezioni amministrative del 6 giugno. Se cambierà il governo della città di Montichiari potremo intavolare un discorso con chi amministrerà. Con questo gruppo però ormai è impossibile fare qualsiasi cosa». Classifica, bilanci e pubblico in attivo. Nelle prospettive del presidente, per la prima volta, è messa in discussione anche la continuità. «Non abbiamo ricevuto sostegno né dalla Provincia, se non per un anno, né dalla Regione, neppure uno stemma da mettere sulle maglie come invece accade nella altre squadre di A1. Eppure siamo l'unica realtà lombarda nel massimo campionato».

E la sintesi è chiara: «Se le cose non cambiano chiudo la squadra. Se ci saranno imprenditori che vorranno portare avanti il titolo sportivo o mettere in campo attività di livello al PalaGeorge tanto meglio, sarò il primo ad augurare buon lavoro, ma io e il gruppo Gabeca ne restiamo fuori. Almeno per un po'».

«E dire che abbiamo raggiunto risultati brillanti e non mi riferisco solo al sesto posto in campionato e alla buona prestazione nei play off. Abbiamo bilanci in attivo e possiamo vantare il pubblico più numeroso della serie A1». Lo dice Gabana, lo confermano i numeri.

Nel bilancio di esercizio 2007, riferito al 2006, la Gabeca Pallavolo Spa ha chiuso con un utile di 43.563 euro a cui vanno tolti 18.750 euro di tasse ma che lasciano un margine netto di 24.813 euro. L'anno successivo, ovvero gli ultimi dati disponibili, 28.475 euro di attivo, 15.695 di tasse e 12.7650 di margine. «Faccio tutto alla luce del sole. I giocatori hanno preso tutto quello che è stato pattuito, tutto fatturato e certificato. Non lascio conti aperti come altri club che sono apparsi e scomparsi dalla serie A1».

E poi ci sono i dati sull'affluenza di pubblico. Quelli stilati dalla Lega Volley. Il PalaGeorge è l'impianto che ha richiamato più appassionati: 3.864 presenze in media, 50.243 in totale, con un incremento rispetto allo scorso anno del 15,07%. E si sono disputate a Montichiari anche le tre gare più seguite della stagione: Paradiso-Sisley del 7 dicembre ha visto sugli spalti 6.145 spettatori e poi Paradiso-Lube che ha contato 5.249 paganti il 15 marzo e infine Paradiso-Trento del primo marzo con 4.594.

«Sono queste le mie soddisfazioni di questi anni, ma anche le uniche che mi sono potuto concedere. E senza sostegno, senza aiuto, non me la sento più di andare avanti».
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