Giampaolo Medei: un anno a Latina.... e la Lube

di Adelio Pistelli

30/11/2010

Giampaolo MedeiGiampaolo Medei
Giampaolo Medei
Giusto un anno fa, domani. “E’ uno scherzo del destino. Però sono molto felice di questa combinazione”. Giampaolo Medei festeggia domani i primi 365 giorni sulla panchina del Latina e lo fa giocando contro una squadra che conosce come le sue tasche e che lo conosce. Domani dalle parti del PalaBianchini arriva la Lube Macerata, ovvero il passato che ritorna, di Medei. “Sono cresciuto con loro, ho iniziato ad allenare a Macerata, sono nato ad una manciata di chilometri (a Treia, trentasette anni fa, ndr) e naturalmente quando parlo di Lube, succede sempre qualcosa dentro di me”. Poi il caso vuole, appunto, che la prima candelina da capo allenatore a Latina sarà spenta davanti agli amici e allora, ben venga questo infrasettimanale di campionato che Latina aspetta con la forza dei nervi distesi. “Assolutamente sì – sorride il suo giovane tecnico Medei -. Siamo nelle condizioni di giocare senza patemi, in assoluta tranquillità. Possiamo fare la nostra partita, sperando di continuare a divertirci. Sappiamo che sarà durissima ma il nostro miglior compagno di viaggio è proprio la felice condizione psicologica”. A ridosso delle grandi, con un cammino di inizio stagione tra i più sorprendenti, la formazione pontina ha guadagnato consensi e punti nel bel mezzo di una involuzione tecnico tattica che Medei definisce “straordinaria”. Ed il coach aggiunge: “Se solo penso che ci alleniamo da fine agosto, che mai e poi mai in palestra qualcuno ha frenato, mi sento ancora più orgoglioso di questo gruppo. Solo e sempre massimo impegno anche e soprattutto quando gli impegni erano lontani poi la svolta, graduale, con l’arrivo dei reduci dal mondiale come Starovic (alla sua prima avventura lontano dalla Serbia, ndr), Kovecevic e Popelka. Ma adesso dobbiamo solo insistere per continuare a portare fieno in cascina, indispensabile per una stagione lunga e difficile”.
Prime apparizioni con le giovanili della Lube, poi nello staff tecnico di Silvano Prandi in A1, quindi promozione a ’secondo’ di Roberto Masciarelli, coach dei maceratesi nell’anno della Champions League. “Vinta ad Opole, in Polonia e senza averla potuta festeggiare perché siamo ripartiti subito. Dovevamo giocare i quarti di finale play off scudetto, a Ferrara”. Per la cronaca, Lube eliminata. “Solo per la cronaca” ci scherza su Medei che
si è rifatto con lo storico scudetto marchigiano del 2006 per poi andare a Milano (con l’amico Ricci) e capire quanto era grande l’ambizione meneghina sottorete. Due anni di esperienza, la scelta (e la voglia) di andare da solo e ricominciare umilmente, dall’anonimato o quasi. Un campionato di B1 a Potenza Picena, a due passi da casa, per capire tante cose. Poi Daniele Ricci lo ha voluto ancora con lui, fedele secondo a Latina e giusto un anno fa, la promozione a capo allenatore dei pontini. Tutto giusto? “Tutto e sono state 52 settimane intense, pesanti ma professionalmente splendide. In A1 ci sono quattordici squadre e poter essere uno dei quattordici allenatori nel campionato, comunque, più bello e seguito al mondo, mi gratifica. Però, piedi a
terra, umiltà e costante applicazione al lavoro perché basta un niente per bruciare tutto ciò che è stato fatto”.
“Ce lo ripetiamo insieme, tutti i giorni – continua Medei -, insieme ad un gruppo dove sono pochi i giocatori capaci di portare sottorete tanta esperienza. Intorno a Vujevic, Sottile e Giombini, ragazzi carichi di entusiasmo e di voglia di fare bene, seguendo alla lettera ogni indicazione, ogni consiglio”.
E domani Medei e Latina contro Macerata: due partite in una… “Una delle grandi del campionato, per noi decisamente un bel test. Da giocare, ripeto, senza assilli e tensioni cercando magari di incrementare la classifica con un punticino. Poi, vedremo”. 
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