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Giocare per non pensare: Sisley in Cev e Lube in Challenge
Giocare per non pensare: Sisley in Cev e Lube in Challenge
di Adelio Pistelli
21/02/2011
Paolo Montagnani
Paolo Montagnani
Giocare per non pensare a tutto ciò che accade lontano da una rete. Per esempio, Treviso. Dopo l’annuncio della
famiglia Benetton
di lasciare irreversibilmente il volley (e basket), non è difficile immaginare il clima che
circonda lo staff della Sisley. La squadra di
Roberto Piazza
, raggiunta dalla notizia mentre viaggiava mercoledì scorso verso Monza, ha subito pagato ‘dazio’ ricordate?. Però gli impegni a tamburo battente hanno aiutato il team veneto a guardare avanti pensando solo a giocare e vincere come è successo ieri nel derby con Verona.
E tra due giorni nuovo appuntamento: la semifinale di Coppa Cev. E allora, mentre sono tanti coloro che si interrogano su cosa potrà mai accadere nel dopo Benetton, la domanda farà sicuramente compagnia anche Sisley-band ma fortunatamente, per Fei e soci, apprensioni e incertezze da qui in avanti saranno spesso schiacciate dall’attualità. E quella nascosta dietro l’angolo è anche particolarmente impegnativa, tecnicamente, agonisticamente e, soprattutto mentalmente.
Treviso domani parte infatti per la Polonia, c’è gara uno di semifinali Cev a casa Resovia, del tecnico
Ljubo Travica
e dello schiacciatore,
Matej Cernic
. Impegno delicatissimo ma al quale la Sisley guarda con grande interesse dopo l’eliminazione dalla Champions e, se volete, meglio la prima sfida in trasferta per avere più importanti chanche (eventuale Golden set compreso) da giocare, la settimana prossima, davanti ai tifosi amici. Chiacchiere, programmi, intenzioni, velleità, determinazione per raggiungere gradualmente un obiettivo
che, servirebbe ad arricchire la suntuosa bacheca dei trofei veneti. Allora, scommettiamo? Nessuno, da qui alle prossime settimane avrà in testa i ‘come ed i perché’ della brutta svolta messa recentemente in atto dalla famiglia Benetton Giocare per non pensare a tutto ciò che potrà accadere prossimamente sugli schermi della Lube Macerata. Un esempio? L’allenatore che verrà. Il team marchigiano, intanto vola in Grecia (domani) per sfidare Petrasso nella prima gara la semifinale di Challenge Cup. In Grecia, il Paese che
Mauro Berruto
, attuale coach Lube, ha sempre individuato come uno dei suoi preferiti, per i trascorsi professionali e non solo. A Petrasso arriva una squadra motivata e tutto lascia credere che sarà grande protagonista di una semifinale decisamente alla sua portata. Ma in Grecia sbarcano inevitabilmente anche rebus legati alla condizione tecnica e fisica, alle solite incertezze su
Martino
(la società pare stia anche pensando ad uno straniero a gettone per il fine stagione), alla possibile (e nuova) rivoluzione tecnica in prospettiva. Macerata avrebbe già bloccato, per esempio, lo schiacciatore americano
Anderson
, uno dei migliori attaccanti del nostro campionato con la maglia del Vibo Valentia. Poi, per la panchina del
dopo Berruto
, come racconta il direttore nel suo editoriale, è sempre viva la voce
Velasco
e sono sempre d’attualità quelle che riguardano
Giuliani
, finito nel registro dei desideri proprio per la sua straordinaria escalation professionale. Da ieri c’è un nome nuovo che sarebbe finito in agenda Lube come imprevedibile alternativa a dispetto dello scontato:
Montagnani
.
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