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Giovanni Guidetti inserito nella commissione Fivb degli allenatori
Giovanni Guidetti inserito nella commissione Fivb degli allenatori
di Lanfranco Dallari
24/11/2012
Giovanni Guidetti
Giovanni Guidetti
Giovanni Guidetti
è indiscutibilmente uno dei migliori allenatori italiani e non solo, nessuno dico nessuno può pensare il contrario. Giovane, bravo, tenace, solito a preparare le partite con una attenzione straordinaria per ogni minimo particolare quasi tendente al maniacale, mostruoso in palestra, i suoi allenamenti dovrebbero essere presi ad esempio da tutti gli allenatori non solo per intensità e ritmo ma anche per gli esercizi spesso innovativi ad obiettivi che è solito far svolgere alle sue atlete, sia della nazionale tedesca (che allena dal 2006 portandola a conquistare la medaglia d’argento ai Campionati Europei 2011) che del club del Vakifbank Istanbul (col quale ha vinto la Champions League nel 2011). Tutti pensano che lui sarebbe il sostituto ideale di Massimo Barbolini alla guida della nazionale azzurra femminile, il suo nome incredibilmente però non sembra quello più accreditato a ricoprire questo ruolo, nonostante tecnici, giocatrici e tifosi si chiedano ripetutamente… perché Guidetti no? Giovanni Guidetti è davvero apprezzatissimo in Italia e all’estero, a ulteriore conferma del suo valore in questi giorni è stato addirittura inserito nella
commissione Fivb degli allenatori
...un riconoscimento prestigioso che premia il suo grande grandissimo lavoro di qualità svolto in tutti questi anni. Non male vero Bomber? “
Devo sinceramente ammettere che mi fa molto piacere essere stato inserito in questa prestigiosa commissione! Ho dedicato tutta la mia vita alla pallavolo e poter dare anche solo un piccolo contribuire allo sviluppo di essa entrando in Fivb mi sembra una gran cosa”.
2) Da pochi giorni hai compiuto 40 anni… Avresti mai immaginato di far parte di questa prestigiosa commissione alla tua tenera età?
“Probabilmente sarò il più giovane della commissione, al momento non so ancora chi saranno i miei colleghi. Ci troveremo per la prima volta a fine gennaio! Non ci avevo mai pensato ma ho sempre desiderato poter contribuire allo sviluppo del nostro amato sport”.
Il campionato turco vi sta dando già grandi soddisfazioni.... iniziano ad esserci tanti impegni agonistici tra campionato e Champions League, come riesci a preparare più eventi? Se tu potessi scegliere...cosa vorresti vincere? “
Per ora abbiamo sempre vinto. Ho una squadra molto forte e anche molto bella da gestire ed estremamente motivata! Ho grandi talenti con una grande voglia di lavorare e vincere! Cosa vorrei vincere??? Con una squadra come quella messami a disposizione dal Vakifbank voglio provare a vincere tutto”.
Il livello del campionato turco sta sempre migliorando? Stanno arrivando anche diverse atlete italiane... “
Il boom economico turco, la crescita della nazionale, e il grande interesse dei media ha collocato ora la pallavolo al primo posto dopo il calcio, e sicuramente al primo posto negli sport al femminile. Tanti, tantissimi campioni e campionesse italiani e non, e grandi allenatori, stanno elevando sempre di più il livello del campionato che per quanto riguarda le squadre di vertice rimane superiore a quello italiano, mentre nelle squadre di seconda fascia il campionato italiano rimane superiore per la qualità tecnica delle giocatrici e degli allenatori italiani presenti”.
Come giudichi l'arrivo di Barbolini al Galatasarai? “
Un piacere. Mi vedo e sento con Massimo quasi tutti i giorni. La nostra amicizia sicuramente si sta rafforzando e vista la stima che ho di lui questo mi fa molto molto picere! Pallavolisticamente è anche molto stimolante perchè ora, con Massimo, anche il Galatasray è cresciuto molto!!
Cosa ti auguri da questa stagione agonistica col tuo club turco? “Di continuare a divertirmi lavorando tutti i giorni in palestra e di far crescere le mie atlete e la mia squadra. Poi, ovviamente, di vincere per ripagare il mio club per tutti gli sforzi fatti!”.
Oltre alla tua squadra di club il tuo pensiero e lavoro è sempre rivolto alla nazionale tedesca.... quali obiettivi ti sei posto con le teutoniche?
“A settembre c'è il campionato europeo in Germania!!! Non ho bisogno di aggiungere altro. Un appuntamento troppo importante per un gruppo che è cresciuto incredibilmente negli ultimi anni. La motivazione sarà altissima, vogliamo vincere una medaglia in casa nostra”.
Stai un pò seguendo il campionato italiano? Cosa vedi di interessante? “
Mi piace Bergamo, mi piace Villa Cortese e occhio a Busto Arsizio che alla fine non regalerà niente a nessuno. Penso sia evidente che il livello è molto uniforme, tutti possono vincere e perdere con tutti! Chiaro è che qualche stella se n'è andata ma, come dicevo prima, la grande qualità degli allenatori italiani renderà piacevole anche questo campionato. Ma attenzione cari club: si può risparmiare sugli atleti, si può a volte anche risparmiare sugli allenatori, ma risparmiare su entrambe non porterà a nulla. Il budget è diminuito? ok, allora servono allenatori bravi per fare giocare bene giocatrici senza ancora un grosso nome!”.
Guidetti non smette mai di stupire....eppure in Italia si stupiscono sul fatto che tu non venga chiamato alla guida della nazionale italiana femminile....tu cosa rispondi? “
No comment è la mia risposta! Io mi alzo ogni mattina cercando di fare al meglio il mio lavoro, dovunque io mi trovi. E credo che questo sia apprezzato in varie parti del mondo.... In Italia ancora no? Ma sono ancora giovane dicevamo...:-)”.
Quando torni in Italia? Non iniziano a mancarti i tortellini, il gnocco fritto, la pizza di Modena...Puddu e Carro? “
Mi mancano papà, mamma, sorelle, cognati, nipoti, tortellini, tigelle, gnocco fritto, Puddu, Carro, Enri, Lanfra... ma questa è la mia vita! Ho imparato ad ambientarmi bene dovunque mi trovi, ma le radici quelle rimarranno sempre ancorate al suolo”.
Per vederti devo tornare in Turchia? in questo caso...parto subito...devo recuperare due magliette con la scritta "dai dai dai" che ho dimenticato!
“Dai dai dai e ancora dai dai dai... nel senso che non molliamo mai!”.
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