Giovanni Guidetti, un Bomber da record

di Lanfranco Dallari

29/04/2013

Giovanni Guidetti, Mister EuropaGiovanni Guidetti, Mister Europa
Giovanni Guidetti, Mister Europa
Da oggi se si pensa ad un allenatore vincente nel volley è impossibile non pensare al modenese Giovanni Guidetti, che ha coronato una stagione stellare alla guida del Vakifbank Istanbul collezionando ben 47 vittorie consecutive senza neppure una sconfitta, affrontando squadre di primissimo livello, dominando nientemeno che il campionato turco, la Coppa di Turchia e la Champions League, ottenendo addirittura la seconda affermazione in soli 3 anni nella competizione europea più prestigiosa. Se qualcuno aveva qualche dubbio sul valore del tecnico emiliano e sulla sua capacità di pianificazione e leadership adesso è stato prontamente smentito: il Bomber non aveva a disposizione budget stellari di altre società militanti nel campionato turco ma ha saputo allestire una formazione che gioca un volley perfetto, senza sbavature, con un killer instinct nei momenti topici dei match, sinonimo di un’organizzazione meticolosa e perfetta che non lascia davvero nulla al caso. Bravo Giovanni, i risultati sono eloquenti, inequivocabili, anche gli scettici sono stati zittiti a suon di vittorie.
Facciamo un passo indietro Giò: se a settembre ti avessero preannunciato che avresti terminato la stagione agonistica del Vakifbank senza neppure una battuta d’arresto cosa avresti commentato?
"Avrei sicuramente riso e avrei detto che le stagioni perfette non esistono, o almeno esistono solo nei film! Ovviamente ero cosncio che la mia squadra era davvero forte e costruita bene, e ovviamente volevo puntare a tutte le finali! Ma pensare di vincerle tutte e ancor di più di non perdere neanche un match, beh quello neanche nei sogni lo immaginavo".
Come si costruisce questa mentalità vincente?
"Con un lavoro quotidiano vincente, spingendo singole atlete, staff e squadra a vincere contro i propri limiti ogni giorno in allenamento! Creando un ambiente dove ciascuno ha un ruolo chiaro ed è contento del ruolo che gli è stato dato! Una squadra è come un orchestra: c’è il solista, ci sono vari musicisti importanti, c’è quello che suona il triangolo una volta ogni tanto: ma se quello che suona il triangolo lo fa male e in un tempo sbagliato, il lavoro del solista e della banda sarà disastroso! Una squdra vincente è quella dove il solista è contento di fare il solista, e chi suona il triangolo è contento di suonare il tirangolo, e tutti devono farlo insieme e con la stessa motivazione!!! E poi ovviamente vincere crea una mentalità vincente e un pò di fortuna non guasta mai!".
Le tue giocatrici temevano di poter perdere o avevano sempre la convinzione di far parte di un sincronismo che le rendeva imbattibili?
"Non abbiamo mai avuto paura di perdere, ma abbiamo sempre pensato a come poter vincere! Dal mio primo discorso negli spogliatoi ho sempre ripetuto alle mie ragazze che secondo me erano la squadra più forte d’Europa e che avrebbero potuto vincere tutto".
Un’annata indimenticabile, una risposta sul campo a chi aveva detto che avevi fatto un miracolo irrepetibile vincendo la Champions League 2 anni fa….
"Vincere una volta può succedere non dico a tutti ma a tanti, ripetersi nel vincere significa aver intrapreso una strada giusta, significa aver creato qualcosa di importante e ovviamente mi rende molto più felice".
Alleni il Vakifbank e la nazionale tedesca, il doppio incarico non pare averti creato problemi, anzi….
"Una giocatrice senza nazionale non arriva pronta alla stagione successiva, non arriva preparata! E per l’allenatore è la stessa cosa! Bisogna tenersi allenati non solo a giocare ma anche ad allenare, è basilare a mio avviso, per non parlare del bagaglio di conoscenza sulle varie giocatrici e squadre, che si ha allenando per 12 mesi! Non c’è quasi una giocatrice che non conosco, e questo porta benifici a me al mio club e alla mia nazionale!".
A chi dedichi questi 3 importanti successi in 3 diverse manifestazioni nel corso di questa stagione?
"Senza ombra di dubbio al mio club! Iil mio primo anno qui al Vakifbank fallii clamorosamente! Buona squadra, prima in regular season, uscimmo al primo turno dei play off! Andai dal presidente a ringraziarlo per l’opportunità, a prendermi tutte le responsabilità per il fallimento e per salutarlo! Lui mi disse : ”Dove credi di andare? Abbiamo iniziato un progetto con te e andiamo avanti insieme, non importa se questo primo anno abbiamo fallito, vinceremo in futuro”!!! Quali altri presdienti o club avrebbero reagito cosi???".
Nel caso fosse arrivata una sconfitta come pensi che avrebbero reagito le tue giocatrici? Di solito quando si è imbattuti si pensa che se proprio deve arrivare una sconfitta è meglio che giunga il prima possibile in modo da poter lavorare su quanto non è andato per evitare problematiche che potrebbero dare insicurezze nel breve…e si sa che più si arriva a ridosso dei finali delle varie manifestazioni e più pesano…
"Bella domanda! Era il mio incubo quotidiano! Come reagirà la squadra alla prima sconfitta? Cosa posso dire dopo la prima sconfitta? Pensavo spesso a questa eventualità …ma grazie a Dio non è ancora arrivato il momento!!!".
La tua società ha sempre creduto in te e anche nel tuo programma anche quando i risultati, per infortuni e problemi vari, non vi avevano dato ragione (vedi qualche anno fa l’eliminazione beffarda in Champions ad opera di Cannes): frutto di lungimiranza e fiducia totale nel tuo valore.
"Ho già più o meno risposto a questa domanda ma aggiungo questo! Ogni anno al momento del mercato come ogni allenatore divento nervoso e inizio a fare pressione sul mio general manager per questa o quella giocatrice! E lui, tranquillo, ogni volta mi risponde: “Non avere paura, tanto la migliore arma l’abbiamo sempre noi, e sei tu la nostra arma”. Ovvio che di fronte a tutta questa fiducia do tutto me stesso e anche di più per questa squadra e questo club.
Pensi che in Italia si abbia poca pazienza/fiducia verso gli allenatori? Al primo problema sono i primi ad essere esonerati. Queste scelte di cosa sono frutto a tuo avviso? Di poca pazienza o di scarsa cultura sportiva da parte dei dirigenti?
"In Italia molti dirigenti si credono più bravi degli allenatori, si sentono allenatori e si sentono al di sopra degli allenatori! Il dirigente è solo un collega dell’allenatore, e insieme devono lavorare, non instaurare delle gerarchie o creare ambienti dove la dirigenza comanda l’allenatore! Il secondo problema sta nel prezzo: finchè gli allenatori in Italia si fanno pagare così poco diventa facile per il club cambiarli alla prima sconfitta!".
In Turchia hai vinto tutto, non sei uno che si accontenta e riposa… sei già proiettato col lavoro alla nazionale tedesca?
"La stagione del club è già finita da una settimana, oggi parto per la Germania dove devo finire di organizzare alcuni dettagli per iniziare la nuova stagione il 25 maggio! E non vedo l’ora di tornare in palestra! La pallavolo per me è una droga, non riesco a starne lontano e per questo mi sento un privilegiato, perché faccio della mia più grande passione il mio lavoro".
Un po’ di relax però potresti prendertelo….
"3 giorni al mare, una settimana a new York, e qualche giorno in Italia, ma sempre con telefono e computer sotto mano!!!".
Quando torni in Italia? Penso che dovresti organizzare una cena per festeggiare con i tuoi amici….
"Già organizzata e se non vieni ti tolgo il saluto!!!".
Queste vittorie cosa ti fanno pensare?
"Che ho voglia di vincere ancora!!! Ma come dissi alle ragazze nello spogliatoio prima dell’ultima partita di regular season...” prima di alzare la coppa, bisogna abbassare il sedere e lavorare duro!!!”
Molti, oggi più che mai, sostengono che Guidetti ci starebbe bene alla guida dell’Italia…con tutto il rispetto per Mencarelli. Tu cosa ne pensi?
"Mencarelli è un ottimo tecnico e ha fatto grandi cose per l’Italia e sono sicuro che farà bene anche con la seniores, pur essendo una novità per lui. Io sto bene in Turchia e sto bene in Germania, ma mi ritengo ancora abbastanza giovane; a chi non piacerebbe la nazionale della propria nazione?".
Dopo una stagione così vincente quali obiettivi ti poni? Fare meglio con un club è impossibile, ripetersi è il tuo obiettivo?
"Si può sempre fare meglio e ci sono sempre obiettivi nuovi. La fortuna di chi fa la nostra vita è che le motivazioni e gli stimoli nuovi non mancano mai, ci sono sempre! Una medaglia all’Europeo in Germania sarebbe un sogno, e poi c’è il Mondiale per club che manca ancora nella bacheca del Vakifbank".
Manda un saluto agli amici di dallarivolley.com…
"Un saluto e un abbraccio particolare a Lanfranco e Lorenzo, amici che ci sono sempre stati per me, quando perdevo e quando vincevo!!! E un saluto a tutti gli amici di dallarivolley.com che come me saranno malati di pallavolo!!!".
Sigla.com - Internet Partner