Giuliani, Grbic: vi ricordate quando....

di Adelio Pistelli

13/12/2014

Nikola Grbic e Alberto GiulianiNikola Grbic e Alberto Giuliani
Nikola Grbic e Alberto Giuliani
Ma sì, diciamolo, fa ancora un certo effetto. Dopo due mesi di Superlega, vedere Nikola Grbic in giacca e cravatta che, a bordo campo, guarda, consiglia e non palleggiarno a me. E' immagine inusuale che regala ancora particolari sensazioni. E sarà ancor più particolare nel pomeriggio di domani (sabato) quando Grbic andrà a salutare Alberto Giuliani prima di Treia-Perugia, sfida ad alta quota emotiva e spettacolare. Già, sarà una sorta di ritorno al passato considerato che le due formazioni sono state le grandi protagoniste dell'ultima finale scudetto. Ma in questa occasione, il guardare indietro è qualcosa di diverso, forse di più speciale, almeno per il nuovo tecnico di Perugia e, per chi allena e vince da quattro anni con la Lube. E si in quella stretta di mano, che per alcuni (raramente) è solo rituale formale prima di una partita, si nasconde un periodo ricco di soddisfazioni e, soprattutto di stima reciproca.
Insieme, Giuliani (coach) e Grbic (palleggiatore), nella tarda primavera del 2010, hanno vinto il primo storico scudetto a Cuneo; insieme, in Piemonte, hanno vinto poi una Cev, una Supercoppa, una coppa Italia, risultati che, forse in molti speravano ma in pochi credevano potessero arrivare. "C'era tanta curiosità quando Alberto arrivò sulla panchina di Cuneo - racconta Nikola -. Non era molto conosciuto, aveva fatto benissimo a Coregliano, bene a Verona ma era davanti al suo primo grande esame da tecnico". "Ricordo quei primi momenti - sorride Giuliani -. Sentivo decisamente le perplessità atto, ma avevo una grande determinazione e motivazioni eccellenti anche perché avrei guidato un grande club ricco di campioni".
"Era una scoperta, per almeno due mesi ho aspettato per capire e vedere - continua Gribc -. Le prime impressioni mi facevano pensare ad una scommessa ma, gradualmente, ho imparato a conoscerlo, ad apprezzarlo".
"Sapevo che non era facile - è ancora il tecnico Lube che parla -. Era una sfida vera, la prima. Ero consapevole di avere gli occhi addosso, allenavo gente molto forte, professionale e Nikola era uno dei simboli di questo gruppo".
"Poche settimane poi tutto è diventato più facile, per tutti - racconta il quarantunenne coach degli umbri -. Alberto ha fatto capire a tutti di saper gestire un gruppo e, posso dire tranquillamente, che è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto in carriera".
E solo guardando dove Nikola ha giocato in Italia (Milano, Piacenza, Trento, Treviso, Montichiari, Catania), l'annata in Kazan, le vittorie con la nazionale (su tutto l'oro olimpico di Sydney 2000) e altro ancora. Sì, Nikola ha avuto signori tecnici. Quindi...
"E diventerà qualcuno anche in giacca e cravatta - assicura il suo ex coach Giuliani -. Grande conoscitore di volley, talentuoso regista dalla grande mentalità, con lui ho vissuto veramente dei momenti straordinari. Si capiva benissimo che avrebbe allenato già il giorno dopo aver smesso di palleggiare". Improvvisamente, lo scorso maggio, smette e eccolo lì, magari un po' a sorpresa, sulla panchina di una squadra che cerca rivincite, già dal pomeriggio di domani (sabato) contro un avversario che, di contro, non vuole fare sconti e che intende confermare potenzialità e tecnica. E sia.
Prima una stretta di mano e una pacca sulle spalle tra Giuliani e Grbic e magari qualcuno dirà: vi ricordate quando...
Sigla.com - Internet Partner