Gli ottavi di finale della Coppa Italia femminile di A2

12/11/2006

Le formazioni romane, evidentemente, risultato indigeste ad una Marche Metalli che vede il parquet del PalaOlimpia violato dalla Virtus Roma (3-1) così come era accaduto con la Siram Roma (3-2) nella prima fase della Coppa Italia Findomestic di A2. La Virtus compie un passo importante verso i quarti di finale della competizione e ringrazia la classe di Borrelli e l’incisività del muro (14 punti nel fondamentale, 7 della sola De Gennaro, contro i 4 delle padrone di casa) in una giornata in cui deve rinunciare all’apporto di Corjetanu e Giovannini Tanturli (schierata nel ruolo di opposto). La Marche Metalli parte meglio, sfrutta il gioco al centro e prende il largo con Fratoni e Negrini (recuperata all’ultimo dall’infortunio alla caviglia). Dal secondo set sale in cattedra Borrelli, ma sono i quattro muri di De Gennaro a scavare il solco (12-17). La Marche Metalli trova la forza per rientrare in gara: Fratoni pareggia (22-22), ma sono due attacchi di Borrelli a risultare determinanti. Sull’1-1 la squadra di Cristofani prende decisamente in mano il match, mentre la Marche Metalli infarcisce la sua gara di errori (ben 13 nel terzo set), non riuscendo più ad essere incisiva in attacco. Inutili gli accorgimenti di coach Moretti che chiama in causa la panchina (in campo Ortolani, Petrini e Pasquali) senza però riuscire ad invertire la tendenza. La Virtus continua a produrre punti a muro e a dare mandato a Borrelli di scavare il solco. Tra sette giorni il ritorno a Roma: alla Marche Metalli servirà una grande impresa.

E' stata una prestazione brillante e determinata, qualla che la Unicom Starker Kerakoll ha offerto al PalaPaganelli contro la Yamamay Busto Arsizio.
La partita è stata in equilibrio solo nel primo set quando la Yamamay ha provato ad allungare, riuscendo a prendere un vantaggio di tre punti. Poi la Unicom Starker Kerakoll ha trovato nel servizio il suo miglior alleato e si è portata sul 16-13. Da questo punto in poi le UniKe hanno giocato una pallavolo fatta di molta concretezza e pochissimi errori, alla quale la YamamaY Busto Arsizio, pressata tatticamente, non è riuscita a contrapporre con continuità soluzioni efficaci.
Continuità che invece alla Unicom Starker Kerakoll non ha fatto difetto, ad eccezione di alcuni passaggi a vuoto nei finali del secondo e terzo, quando però le UniKe avevano già messo in cassaforte un cospicuo margine.
Domenica prossima il ritorno a Busto per il quale in caso di parità di risultati e di quoziente set non varrà il quoziente punti, ma si giocherà un eventuale set di spareggio ai 15, immediatamente al termine della gara.