Greta e Marta allo specchio

di Simona Bastiani

27/03/2013

Greta Cicolari e Marta MenegattiGreta Cicolari e Marta Menegatti
Greta Cicolari e Marta Menegatti
Ad un mese dall’inizio del World Tour (Shangai, 30 Aprile-4 Maggio) abbiamo incontrato Marta Menegatti e Greta Cicolari, il duo azzurro di Beachvolley e in forza all’Aeronautica Militare (che ringraziamo per la disponibilità), mettendole quasi a nudo in una lunga intervista per conoscere, non solo le atlete, ma anche le persone.
1) Quando e perché hai deciso che il Beachvolley doveva diventare la tua vita?
M)Tutto è iniziato nell’estate del 2009 quando Lissandro, il mio allenatore, mi ha proposto di sposare il progetto “Londra 2012”. Per me, più che un obbiettivo, era un sogno: lo vedevo talmente lontano, ma mai una volta ho pensato fosse irraggiungibile.
G) Nel 2009 con il nuovo progetto federale. Ho deciso di lasciare la pallavolo con la consapevolezza che sarei potuta tornare sul taraflex in qualunque momento ma determinata a non tornarci. Normalmente quando mi prefiggo un’obbiettivo difficilmente lo mollo...e così è stato anche in questo caso... Siamo nel 2013 e non ho più giocato una partita indoor.

2) Quando hai iniziato ti sei posta dei traguardi da raggiungere o lo hai fatto solo perché ti piaceva? E quei traguardi, nel caso, sono stati centrati?
M) La prima volta che ho messo i piedi sulla sabbia è stato per puro divertimento, mai avrei pensato di poter entrare a far parte della Nazionale, all’inizio ero assolutamente scoordinata, inguardabile! Poi però, torneo dopo torneo, ho iniziato a prendere fiducia e a credere di poter arrivare in alto; anche perché quando mi metto in testa di fare una cosa, o la faccio come si deve o non la faccio proprio! E la sfida con me stessa ebbe inizio…
G)Ho iniziato perchè mi piaceva il beach volley e perchè mi è stato presentato un progetto per arrivare a Londra 2012. Il mio traguardo era quello di giocare le Olimpiadi londinesi, obbiettivo centrato con molti mesi di anticipo. Il traguardo lo avevo poi spostato ad una medaglia olimpica, obbiettivo purtroppo non centrato.


3) Tra gli allenatori che avete avuto a chi dovete dire di più “grazie”?
M) Da ciascun allenatore (parlo anche per quelli della pallavolo) ho imparato qualcosa, anche da quelli meno simpatici! Ma probabilmente l’allenatore a cui devo di più è Lis. Mi ha cresciuta, mi aiutato a diventare un’Atleta, a fare il salto di qualità.
G) Finora ho avuto la fortuna di avere un solo allenatore, Lissandro. Ringrazio lui e ovviamente tutti i suoi collaboratori!


4) Gattelli-Perrotta o Solazzi-Bruschini? Quale coppia (se) ti ha ispirato maggiormente e perché?
M) Quando io muovevo i miei primi passi sulla sabbia, Gattelli-Perrotta erano a fine carriera e prima di allora non mi ero mai interessata al beach volley quindi posso dire che nessuna delle 2 coppie mi ha particolarmente ispirata. Solo col tempo sono venuta a conoscenza dell’importante contributo che hanno dato al beach volley italiano.
G) Sinceramente non mi sono ispirata a nessuno. Ho ascoltato molto tutto quello che Lissandro mi insegnava e ho cercato di metterlo in pratica nel minor tempo possibile. Una giocatrice ho guardato più delle altre, più per il carattere che per il gioco. Larissa.


5) Giocatrice e giocatore attuale preferito.
M) Misty May è il mio idolo da sempre, mentre tra gli uomini, il giocatore che ammiro di più è Emanuel Rego.
G) Il giocatore che mi piace molto è Rosenthal, degli Usa. La giocatrice... Prenderei una cosa da diverse giocatrici, ma direi che una preferita non ce l’ho.


6) Come vi conciliate con la vita privata visto che vivete lontane dagli affetti?
M) Io sono legatissima alla mia famiglia ed è davvero difficile non poterli avere vicino a me fisicamente. Sono uscita di casa a 14 anni e devo dire che sia per me sia per loro non è stato semplice ad abituarsi ad una lontananza “continua”: solo 2 anni dopo ho iniziato, ogni estate, a girare con la nazionale giovanile, quindi d’inverno ero in palestra e d’estate, sulle spiagge del mondo. Col mio ragazzo invece, siamo insieme da 5 anni e proprio non riusciamo ad abituarci alla lontananza. E’ dura, ma se si decide di fare questa vita, dover sacrificare gli affetti, purtroppo è inevitabile.
G) Vivo con il mio fidanzato, abbiamo una casa tutta nostra che è la nostra base. Lui è un giocatore di basket quindi io d’inverno riesco a seguirlo e lui d’estate mi segue quando possibile in giro per il mondo... Quando c’è l’amore tutto è possibile!

7) Siete entrambe belle e richieste, non vi dà un pò fastidio l’idea di essere ammirate anche per avere dei fisici notevoli?
M) E perché mai??? Fa piacere, penso non ci sia niente di male nel fatto di venir apprezzate anche per il nostro lato estetico.
G) Assolutamente no, quando sono in costume per giocare non mi interessa proprio se mi guardano. E’ il mio lavoro.


8) I vostri fidanzati sono gelosi?
M) Un po’….anzi, molto!
G) All’inizio un pochino si, ma ora il giusto...


9) A che età pensate di smettere di giocare? (immagino vogliate metter su famiglia…)
M) Mi piacerebbe partecipare ad almeno altre 2 olimpiadi, e poi certamente avere una mia famiglia e della stabilità. Dopo una vita con la valigia in mano, non si desidera altro che della stabilità.
G) Non prevedo il futuro...Ora punto a una medaglia a Rio poi si vedrà.


10) Consigliereste ad una giovane di giocare a pallavolo (visto che entrambe venite da lì) oppure a Beachvolley?
M) In generale ai giovani consiglio di fare sport, che sia pallavolo, basket, nuoto, beach volley. Lo sport educa alla vita, oltre a far bene al proprio corpo e alla propria mente.
G) Ho amato tantissimo la Pallavolo e amo molto il Beach volley...Penso che siano due sport molto differenti. Quello che consiglierei è di provarli entrambi...ognuno è diverso e potrebbe apprezzare più uno o l’altro.


11) Cosa vuol dire per te Beachvolley?
M) Per me il beach volley è energia, è sacrificio, è darsi l’una all’altra, è lottare su ogni pallone, è non rinunciare mai, è mettersi in discussione in ogni momento, è compensarsi a vicenda, è fatica, sudore, è emozione vera.
G) In questo momento è la massima espressione della mia anima.


12) Parliamo di Londra: le lacrime di Marta hanno commosso un po’ tutti a casa, in quel momento, cosa vi siete dette?
M) Sinceramente non ricordo benissimo, ero talmente frastornata in quel momento e molto dispiaciuta. Ricordo solo che nello sconforto generale, Greta mi ha aperto gli occhi: “Da questo campo, devi uscire a testa alta. Devi farlo per te stessa e per noi 2.” Non so dove abbia trovato la lucidità per dirmi quelle cose ma mi è stata di grandissimo aiuto.
G) Non so di preciso le parole e anche se le ricordassi non le direi... Ricordo solo il dispiacere di vedere la mia compagna/amica/sorella in difficoltà nel momento più bello e celebrativo della nostra carriera e non ci stavo. Non era giusto che finisse con delle lacrime, ma con un sorriso perchè il nostro percorso meritava felicità nonostante quella sconfitta.


13) Come in una normale coppia di vita, anche in quella sulla sabbia capita di litigare, ma mentre nella vita si può uscire dalla porta, voi non potete farlo, perciò come affrontate le vostre incomprensioni?
M) Con sincerità e schiettezza. In un rapporto come il nostro si creano degli equilibri importantissimi sia fuori che dentro il campo ed è importante “lavorare” insieme per riuscire a mantenerli.
G) Dipende da quando accadono, da dove siamo e in che momento della stagione avvengono. Non c’è una regola, siamo comunque due persone molto mature che sanno ammettere quando sbagliano o esagerano e fanno un passo indietro.Ogni scontro che abbiamo avuto è stato comunque molto costruttivo e ha portato ad un miglioramento del gioco.


14) Qual è il torneo nel mondo a cui non rinuncereste mai?
M) Il torneo di Roma al Foro Italico, è stupendo!
G) Risposta scontata e banale... Roma.


15) Vivete nella stessa casa? Chi è più ordinata e chi più disordinata delle due?
M) Ma siamo matti!!! Almeno in Italia, per quel che riguarda il fuori campo, ognuna cerca di “farsi gli affari suoi”, altrimenti sarebbe impossibile! Stiamo talmente tanto tempo insieme che è giusto, quando è possibile, ritagliare degli spazi per noi stesse. Alla seconda domanda immagino che Greta abbia detto che sono affetta da disturbo ossessivo-compulsivo da ordine…in effetti sono abbastanza fissata, mi dà soddisfazione, che ci posso fare?
G) No no! Non si può giocare assieme e vivere assieme!!! Ognuna abita da sola, abbiamo abitudini e stili di vita differenti. Quando siamo in giro per il mondo andiamo molto daccordo in camera assieme, siamo tutte e due ordinate il giusto senza eccessi o manie.


16) Oramai sono anni che siete in pianta stabile a Falconara, quest’anno, vivete immerse nel verde del Conero, a Numana precisamente, che è una delle zone più belle d’Italia, che differenza c’è con quando vi allenavate a Roma?
M) Greta ha casa a Numana mentre io vivo a Falconara e vedo il campo d’allenamento dalla finestra; per capirci ci metto 5 minuti a piedi. E’ un posto molto tranquillo, niente a che vedere con Roma. Io e Greta abbiamo sempre vissuto nelle Marche da quando giochiamo assieme, nella capitale ci capitiamo ogni tanto, ma immagino che ci sia una sostanziale differenza tra Roma e Falconara Marittima, soprattutto dal punto di vista degli spostamenti.
G) Abito solo io a Numana...Adoro questo posto e ci ho comprato casa assieme al mio fidanzato. Mi da una pace e una tranquillità che mi aiutano molto a essere carica per gli allenamenti e le partenze. Sto in giro per il mondo molti mesi e quando rientro a Numana...vedo il verde, il mare azzurrissimo e le colline... Mi ridanno subito energia!!!

17) Inutile chiedervi gli obbiettivi, visto che ogni atleta che lavora per le Olimpiadi ha nel mirino Rio 2016, ma da qui a 4 anni, cosa vi augurate più di ogni altra cosa?
M) Di vincere il più possibile e di arrivare a Rio più unite che mai e far di tutto per non tornare a casa a mani vuote!
G) Vorrei fare medaglia ai 2 mondiali che precedono Rio. Ripetere la vittoria dell’Europeo e migliorare la nostra posizione del Ranking Mondiale ( attualmente siamo 5).

18) Tanti sportivi si sono sperimentati in tv, a fine carriera, vi piacerebbe fare un Reality? Se si, quale e perché?
M) Magari un reality di cucina, mi piace moltissimo cucinare, sperimentare, anche se il più delle volte non ottengo risultati proprio brillanti…ma è tutta questione di pratica no? Mettiamola così…. ;-)
G) Sinceramente sono pronta un pò a tutto... Non dico mai no a priori...ma ci penserei molto bene!!
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