Il Busto e la testa della classifica

di Luciano Pedullà

31/10/2011

Il Busto e la testa della classifica
Innanzitutto bisogna rendere onore a Busto Arsizio che dopo quattro giornate con pieno merito viaggia in testa alla classifica a punteggio pieno. Domenica ha battuto Chieri nelle cui file mancava la sola Hippe, che avrebbe comunque fatto comodo al tecnico Beltrami, torinesi che hanno affrontato i primi tre set con un atteggiamento sempre positivo per poi soccombere sotto la forza degli attaccanti varesini ma anche dei propri errori. Lloyd, debuttante palleggiatrice americana nella formazione di Parisi, ha impiegato un set a entrare nel giusto ritmo partita distribuendo in modo insufficiente verso la zona quattro, ma quando ha registrato il suo gioco e quello della squadra ha mostrato una buona velocità di palla soprattutto in zona due e il premio per Havlickova, Mvp a fine gara, lo dimostra. Complimenti a Busto, al suo allenatore, sempre molto riservato e al di fuori della cronaca ma che con grande serietà e forza lavora ha portato risultati positivi ovunque sia andato; brava anche la dirigenza che per una gara tra la prima e l’ultima è riuscita a portare più di 3700 spettatori in un palazzetto che ha una immagine brillante, completamente modificata dagli esordi delle varesine, allora Cislago, in serie A1. La squadra ha giocato una gara lineare riuscendo a capitalizzare l’ingresso dell’alzatrice ma anche quello di Giulia Pisani, classe 92, autrice in poco più di un set di 4 punti, 2 a muro e 2 in attacco ma con il 100% di efficienza. La giovane pisana ha impressionato per la risolutezza con la quale ha affrontato la parte di gara concessale dall’allenatore bustocco, decisa e dinamica su ogni pallone, arrabbiata per l’unico errore al servizio, insomma una veterana di 19 anni. La quarta giornata ha peraltro concesso a molte giovani italiane di calcare il campo di gioco: sono state alla fine dodici le under 19 osservate nel corso di queste partite, alcune risolutive altre hanno garantito prestazioni assolutamente positive, dimostrando la capacità del nostro movimento di fornire ancora grandi talenti, che chiedono fiducia e strada ad una dirigenza spesso disattenta ai progressi delle italiane, ma più accorta su quelle di oltre alpe anche se non sempre all’altezza della situazione. Sei campionesse del mondo in campo e tre giocatrici non ancora maggiorenni applaudite per il loro rendimento: è il caso anche di Elena Perinelli, e di Miriam Sylla prima, subentrata ad una spenta Barborkova che, si dirà, “deve ancora ambientarsi”. La giovane varesina, figli d’arte, ha realizzando il punto di chiusura della gara con Urbino, un incontro nato bene per il Villa Cortese ma che rischiava di mettersi male per il recupero e per l’entusiasmo delle marchigiane. Pregevoli le gare anche di Diouf e Melandri con Bergamo, di Barbieri e Degradi, quest’ultima appena 15enne, nel Pavia che è riuscita a portare a casa il suo primo punto del campionato in corso; buona la partita disputata da Camera in palleggio e Zardo in seconda linea nel Novara. Il libero vercellese, a parte uno scellerato secondo set, si è dimostrata all’altezza facendo fronte a quarantuno battute con le quali le pavesi hanno investito la giocatrice in ricezione. Tra le novaresi il ritorno in campo di Barun (al centro!) dopo appena sei mesi dall’intervento al ginocchio e, a dire del suo tecnico, non ancora in condizione per giocare una partita. Caprara al pari di Parisi e Abbondanza, altro tecnico italiano che raccoglie all’estero i frutti del suo ottimo lavoro in Italia, hanno aspramente criticato il fatto di aver disputato la quarta giornata in una data nella quale le formazioni di serie A1 non avrebbero potuto confrontarsi con le squadre al completo, indice di un malessere che esiste palesemente nonostante le note ironiche e inopportune emesse dalle Lega Femminile. Ora lo sguardo si rivolge alla World Cup che tra soli cinque giorni metterà di fronte dodici squadre e otto agguerrite avversarie, per soli tre posti verso le Olimpiadi di Londra. L’Italia si scontrerà immediatamente con il meglio che la pallavolo asiatica potrà esprimere e dovrà trovare subito la forza agonistica che ha contraddistinto la squadra di Barbolini nei successi più importanti delle ultimi anni: quelli dispari soprattutto, e il 2011 lo è. Buon lavoro ragazze, a presto su Sky!
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