Il commento alla 25a giornata del campionato di A1 femminile

di Maurilio Anfuso

22/02/2021

BRESCIA SFIORA L’IMPRESA MA CONTINUA A SPERARE; DIMOSTRAZIONE DI FORZA DI CONEGLIANO; CHIERI RIDUCE IL DISTACCO PER IL QUARTO POSTO
In archivio anche la 25° giornata di campionato, che lascia aperta ancora la lotta salvezza e quella per il quarto posto, visto che Monza conferma matematicamente la terza posizione, con Novara seconda e l’inarrestabile Conegliano prima.
Proprio il big match tra Conegliano e Novara ha aperto la giornata, con una netta vittoria di Conegliano, che dunque può puntare a chiudere la stagione a punteggio pieno. A riposo De Kruijf e Fahr non al meglio e preservate in vista dell’impegno europeo, tocca alla coppa Folie-Butigan al centro. Buona prestazione per entrambe, con Folie, in crescita anche in vista delle Olimpiadi, che mette a segno 11 punti con il 73% di positività in attacco. Il muro di Conegliano si fa sentire (8 muri contro 1 solo per Novara). Lavarini dopo i primi due set decide di far rifiatare le titolari in vista della trasferta turca di Champions, con Washington che rimane in campo chiudendo come la migliore delle sue, con 11 punti ed un ottimo 82% di positività offensiva. Top scorer del match l’ex Paola Egonu con 16 punti e il 60% di positività in attacco. Con i 2 ace messi a segno invece, Hancock stabilisce un nuovo record per quanto riguarda i punti al servizio messi a segno in regular season raggiungendo quota 50, superando così un’altra ex mancina come Virginie De Carne che nella stagione 2002-2003 ne mise a segno 49 proprio con la maglia di Novara.
Nella serata di sabato, invece, Monza vince in trasferta contro Perugia e si assicura il terzo posto in classifica. Ritrovata Orro in palleggio, la squadra di Gaspari si riscatta dopo la sconfitta contro Busto. Perugia lotta per tre set ma nel quarto crolla sotto i colpi di Van Hecke (che con 18 punti risponde alle voci di mercato che volevano Monza alla ricerca di un nuovo opposto per la prossima stagione) e la solidità a muro della squadra brianzola, con Danesi a comandare grazie ai suoi 4 muri individuali che, sommati a quelli delle compagne, porta il totale a quota 14. Le ex Ortolani e Havelkova vengono sovraccaricate in attacco, con quest’ultima che riesce a chiudere comunque con 16 punti. Una delle chiavi della partita è stato sicuramente il servizio, con Monza che ha potuto contare sui turni di Squarcini dalla panchina e di Orthmann per prendersi i break necessari per portare a casa una tranquilla vittoria.
Sconfitta di Perugia che tiene aperto il discorso salvezza, con Brescia che sfiora l’impresa contro Scandicci andando avanti per 2 set a 1 ma perdendo poi al tie-break. Dopo un primo set che non faceva presagire nulla di buono per le ragazze di Micoli (11 errori in un set chiuso a 14), c’è stata la reazione delle leonesse messe spalle al muro. Con Nicoletti in giornata negativa (7% di efficienza offensiva), sono Cvetnic  (19 punti) e Jasper (17 punti) a guidare la rimonta delle bresciane, che possono contare anche sui muri di Berti (5 alla fine della partita). Per Scandicci non una grande prova, anche in vista del derby di Champions League contro Conegliano, con Stysiak che nonostante i 18 punti chiude con addirittura il 3% di efficienza in attacco. L’ingresso di Vasileva consente alle toscane di registrare percentuali migliori in attacco con i suoi 10 punti e il 45% di positività. Per Brescia comunque un punto che riduce la distanza da Perugia e tiene aperto il campionato fino alla fine.
Sorride anche Chieri, che guadagno un punto nella lotta al quarto posto proprio contro Scandicci, grazie al successo esterno su Bergamo. Le padrone di casa giocano una buona partita, che rende il match avvincente e bello da vedere. Turino schiera come opposto Johnson e la scelta da ragione al tecnico, con l’americana che gioca una grande partita in attacco con 25 punti messi a segno e il 57% di positività offensiva fatta registrare a fine partita. A fare la differenza la fase contrattacco di Chieri, che mette a segno 11 muri (4 di Alhassan), e la migliore distribuzione del gioco, con Bergamo che, oltre alla citata Johnson, porta la sola Loda in doppia cifra a quota 17 punti. Per Chieri invece sono addirittura 5 le giocatrici in doppia cifra, con Villani che entrando dalla panchina ne mette a segno 17, seguita dai 14 di Grobelna, i 13 di Alhassan e Frantti e i 10 di Mazzaro. Dato che premia dunque l’ennesima buona prestazione di Bosio, certificata anche dal 45% di positività in attacco di squadra per le piemontesi.
Continua invece a vincere Busto, che tra le mura amiche ha la meglio su Cuneo che vince il primo set, ma non riesce poi praticamente mai a stare in scia delle padrone di casa. La ripresa di Busto coincide con la ripresa di una migliore condizione da parte di Poulter che, dopo una prima parte di stagione a dir poco sfortunata tra infortuni e Covid, adesso ha preso con sicurezza le chiavi della regia della squadra del patron Pirola. Ad averne giovato è stato il rendimento di tutta la squadra, ma in particolare di una giocatrice: Alexa Gray. La canadese infatti sta facendo vedere per la prima volta da quando è arrivata in Italia tutto ciò che di buono aveva fatto vedere con la maglia della sua nazionale. Altissimo il potenziale offensivo come dimostrano ancora una volta i suoi 24 punti con il 54% di positività in attacco, nonostante ogni partita sia l’obiettivo dichiarato al servizio di tutte le squadre che affrontano Busto (e con Gennari e Leonardi a completare la linea di ricezione non potrebbe essere altrimenti). Ma anche in ricezione si vedono dei miglioramenti evidenti rispetto all’inizio della stagione, segno che dietro c’è del lavoro e, curiosamente, il merito potrebbe anche essere degli avversari. Mi spiego meglio: chiaramente ogni squadra come obiettivo al servizio ha quello di cercare la battuta più efficace, e i dati danno ragione alla scelta di battere sulla canadese, ma, con una media di 30-35 ricezioni a partita, Gray aumenta il numero di palloni “sulle braccia” che rendono anche la partita un processo di miglioramento del fondamentale. Per chiudere questa mia personalissima analisi, Gray non sarà mai quella giocatrice da 80% di ricezione positiva e 60% di perfetta, ma riuscire a migliorare la qualità del primo tocco darebbe ancora più valore al suo rendimento offensivo, che sarebbe meno oscurato dalle difficoltà in ricezione. 
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